Concetti Chiave
- La Rivoluzione Russa è iniziata con agitazioni operaie e militari che portarono alla dimissione di Nicola II.
- Il governo di Kerenskij, nonostante le difficoltà, tentò di continuare la guerra, ma fu obbligato a chiedere la pace nel 1918.
- Gli Stati Uniti giocarono un ruolo cruciale nel porre fine alla guerra in occidente, mentre in Russia cresceva l'insofferenza verso il conflitto.
- La società russa era caratterizzata da tensioni sociali ed economiche, con capitali bloccati e disparità tra contadini e proprietari terrieri.
- Sotto la guida di Lenin, il nuovo governo comunista nazionalizzò le terre e assegnò il controllo delle fabbriche agli operai, uscendo dalla guerra con il trattato di Brest-Litovsk.
Indice
La caduta di Nicola II
In Russia una serie di agitazioni operaie e militari, fecero dimettere Nicola II.
Il fallimento del governo Kerenskij
Il governo di Kerenskij si era illuso di continuare la guerra, ma le enormi difficoltà e agitazioni che erano presenti, fecero capitolare la situazione, tant' è che nel 1918 il nuovo governo comunista dovette richiedere la pace separata.
L'intervento degli USA
L'intervento degli USA fu provvidenziale per la conclusione della guerra in occidente. Fu provvidenziale tale intervento, proprio perchè in quel momento gli eserciti stavano sopprimendo e rendendo difficile la vita di disertori e reprimevano quei fenomeni di insofferenza alla guerra, diserzione militari e le rivolte.
Tensioni nella società russa
All'inizio della rivoluzione russa nella società ci furono tensioni. I capitali erano bloccati, e gli investimenti venivano dall'estero o da iniziative statali. La vita contadina dipendente dal padrone, veniva vissuta in maniera drammatica, a confronto con quella dei Kulaki e dei grandi proprietari terrieri.
La riforma agraria fallita
Con l'iniziativa di vendere terreni statali ai contadini, si rivelò un fallimento, perchè i contadini non se le potevano permettere, e chi se le poteva permettere erano i già ricchi possessori di terre quali borghesi e aristocratici. L'entrata in guerra della Russia si poteva evitare.
L'ascesa dei bolscevichi
Al governo si contrapposero i soviet che volevano rivoluzioni totali. A tali attacchi i bolscevichi contrapposero la mano armata e riconquistarono il potere, che venne affidato a Lenin. Il nuovo governo nazionalizzò le terre distribuendole ai contadini, diede il potere delle fabbriche agli operai, con la pace del 3 marzo del 1918 di Brast-Litovsk, la Russia uscì definitivamente dalla I° guerra mondiale.