Concetti Chiave
- I Soviet, nati a Pietroburgo nel 1905, erano organismi elettivi russi che divennero il fondamento della democrazia di massa dell'URSS.
- Durante la Rivoluzione russa del 1917, i Soviet furono usati dai socialisti, specialmente dai bolscevichi, come alternativa al sistema zarista.
- Il congresso Pan-Russo dei Soviet, sotto Lenin, usò i Soviet come base del nuovo ordinamento statale, ma furono influenzati dal partito comunista.
- Vladimir Lenin, leader della Rivoluzione d'ottobre, fondò il primo stato socialista e promosse la centralità del partito bolscevico.
- Lenin, negli ultimi anni, riconobbe i limiti della sua politica, avvertendo dei pericoli dell'autoritarismo e della burocratizzazione sotto Stalin.
Indice
Origine e sviluppo dei soviet
I Soviet sono organismi elettivi (nati dal consiglio per elezione) propriamente russo e sono le cellule base della democrazia di massa su cui fu organizzata la struttura statale dell’URSS.
Ruolo dei soviet nella rivoluzione
Nati a Pietroburgo nel 1905, tuttavia, risorsero con la rivoluzione russa del 1917, quando gli operai unitamente a i soldati e ai contadini li interpretarono come mezzi di rivendicazione delle correnti socialiste.
I socialisti, infatti, soprattutto l’ala bolscevica fondarono il loro progetto insurrezionale su questi organismi, che rappresentarono l’alternativa all’apparato burocratico zarista e ai governi provvisori borghesi che si erano costituiti.Struttura e organizzazione dei soviet
Alla Rivoluzione d’Ottobre, il congresso Pan-Russo dei soviet (PA-RG), dichiarandosi depositari del sistema tradizionale e approvando il decreto sulla pace redatta da Lenin ne fece la base del nuovo ordinamento statale anche se svuotati di autonomia decisionale e condizionati dal partito comunista (politburo). Di conseguenza, proprio come il partito, si organizzò in forma piramidale, che partendo dal basso, prevedeva i soviet (consiglio) delle città, a quelli delle repubbliche (URSS. = unione delle repubbliche socialiste sovietiche) fino al soviet supremo del parlamento federale dell’URSS, cioè il partito vero e proprio.
Vladimir Lenin e il marxismo
Vladimir Lenin fu uno dei maggiori pensatori marxisti e promotore della corrente bolscevica. Fu l’animatore della Rivoluzione d’ottobre e fondatore del primo stato socialista nella storia. Si formò negli ambienti populisti, venendo a contatto con il marxismo attraverso i circoli di Pietroburgo. Costretto all’esilio politico fondò a Baviera il giornale ISCRA , schierandosi apertamente contro l’attendismo delle società social-democratiche europee. Si distingueva per la centralità del partito che dovendo guidare le masse, come avanguardia del problema operaio alla conquista del potere, alla prima guerra mondiale. Tutte le sue elaborazioni teoriche, trovarono proposta di conferma nella rivoluzione.
Critiche di Lenin al sistema
Tuttavia, negli ultimi anni della sua vita non esitò a misurarsi con i limiti della sua metodologia politica, segnalò i pericoli della burocratizzazione e dell’autoritarismo, ammonendo per questo Stalin.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il ruolo dei Soviet nella struttura statale dell'URSS?
- Qual è stato il contributo di Vladimir Lenin alla Rivoluzione d'Ottobre e alla formazione dello stato socialista?
- Quali erano le preoccupazioni di Lenin riguardo alla sua metodologia politica negli ultimi anni della sua vita?
I Soviet sono organismi elettivi nati a Pietroburgo nel 1905 e risorti con la rivoluzione russa del 1917. Rappresentavano la base della democrazia di massa e furono utilizzati dai socialisti, in particolare dai bolscevichi, come alternativa all'apparato zarista e ai governi provvisori borghesi.
Vladimir Lenin fu un pensatore marxista e promotore della corrente bolscevica, animatore della Rivoluzione d'Ottobre e fondatore del primo stato socialista. Si formò nel marxismo a Pietroburgo e fondò il giornale ISCRA in esilio, opponendosi all'attendismo delle società social-democratiche europee.
Negli ultimi anni della sua vita, Lenin si confrontò con i limiti della sua metodologia politica, segnalando i pericoli della burocratizzazione e dell'autoritarismo, e ammonì Stalin su questi rischi.