Concetti Chiave
- Mao Zedong took power in 1949, transforming China's socio-economic structure but resulting in millions of deaths under his dictatorship.
- Mao's economic plans aimed at rapid industrialization failed due to China's agricultural dependency, leading to severe famine and economic stagnation.
- The Cultural Revolution, initiated by Mao, intended to educate the largely illiterate population but led to chaotic and destructive consequences.
- Deng Xiaoping succeeded Mao, driving China's transformation into a global economic power with significant industrial and technological advancements.
- Despite economic progress, China's political system under Deng Xiaoping remained repressive, exemplified by the violent suppression of the Tiananmen Square protests in 1989.
Indice
L'ascesa di Mao Zedong
Nel 1949 sale al potere in Cina Mao Zedong, che regnerà per 30 anni. Grazie ad egli la Cina cambia radicalmente il suo assetto politico-socio ed economico: per secoli era stata una nazione sfruttata dai Paesi occidentali, e viveva su un’economia basata sull’agricoltura= in generale erano molto poveri.
Da Mao però iniziano questa serie di cambiamenti rivoluzionari, non sempre positivi: alla fine si tratta di un dittatore che uccise milioni di cinesi.
Cosa cambia? La Cina essendo un Paese comunista, vive fin da subito sotto il riflesso di Stalin e dell’URSS.
I rapporti con l'URSS
Mao aveva dei piani/progetti, ma inizialmente non aveva le risorse sufficienti per portarli a termine=> necessita quindi di un Paese affine al suo che lo aiuti in questa impresa di rinascita della Cina (anche se gli pesa chiedere aiuto, voleva emergere da solo, ma capisce che era necessario): si rivolge a Stalin.
Per questo i rapporti con l’URSS sono ottimi con Stalin, finché non arriva Chruščëv.
Chruščëv di fatto puntava alla destalinizzazione, e Mao non vide di buon occhio questa sua mossa volta a denunciare i crimini di Stalin--> era un punto di riferimento per Mao, e finché non è morto aveva cercato di copiare i progetti che già Stalin aveva intrapreso per l’URSS.
Il fallimento economico
Primo tra tutti: l’industrializzazione della Russia con i piani quinquennali: Mao voleva raggiungere lo stesso risultato, ma i problemi della Cina erano molto più gravi/ era in maggior difficoltà= era un Paese estremamente agricolo/contadino per poter raggiungere in soli 5 anni risultati notevoli. Ma Mao non si vuol dar per vinto e fa di tutto=addirittura molti contadini furono prelevati con la forza dai campi, e inseriti nelle industrie: senza una preparazione di alcun tipo e strutture adeguate, tanto che venivano chiamate ‘’ciminiere a cielo aperto’’- l’effetto dell’inquinamento fu devastante. In più, siccome mancavano le materie prime come l’acciaio, il materiale veniva preso da oggetti in disuso, come lavandini dismessi: venivano riutilizzati, ma quello che ne veniva fuori era contestabile. Alla fine non si vedono i passi da gigante che Mao avrebbe sperato.
Inquinamento+ pericolo nelle industrie+ carestie (nessuno coltivava i campi, milioni cinesi sono morti per questo) + crisi di identità della popolazione cinese=situazione di arretratezza come non mai.
Il piano di Mao si trasforma presto in qualcosa di più ambizioso: voleva fare questo gran balzo in avanti e portare la Cina ad essere un paese che poteva competere con qualsiasi altra potenza occidentale--> aumenta ancora di più la produzione, ma ciò non fa altro che amplificare la carestia e la povertà del popolo cinese. Inoltre, quelli che vengono deportati nelle industrie molto spesso venivano giustiziati se non facevano ciò che Mao ordinava---> dal punto di vista economico fu un fallimento.
La rivoluzione culturale
Vediamo la Rivoluzione giovanile (1965), avvenuta però con modalità ed esiti totalmente diversi da quella del 1968.
Mao aveva intrapreso una politica che voleva una rivoluzione culturale: denominata ‘’politica dei cento fiori’’. Nel suo discorso Mao di fatto afferma: "che cento fiori fioriscano, che cento scuole di pensiero gareggino/rinascano’’.
Nel suo ideale Mao riteneva che la Cina, per riuscire a competere con il mondo occidentale, era necessario ottenere una popolazione istruita, fino a quel momento per lo più analfabeta. I bambini vengono chiamati/riuniti nelle scuole=la rivoluzione statale comincia dalle elementari, per poi arrivare alle superiori e alle università.
Ma cosa succede alle superiori e alle università? I ragazzi incoraggiati da questa nuova atmosfera culturale pensano di poter avere voce in capitolo nella società cinese: portano dunque avanti una rivoluzione nelle loro istituzioni.
Tuttavia, le modalità di questa ribellione sono discutibili, e di certo non efficienti: i professori vengono legati alle sedie e presi a calci(non come il ‘68 in cui i giovani avevano obbiettivi sociali concreti) => per loro questo era un modo per riscattare il loro ruolo che fin ora era sempre stato di sottomissione alle istituzioni.
Questa rivoluzione viene spinta dallo stesso Mao, e in occidente venne percepita come il più radicale tentativo di liberazione dell’uomo. Tuttavia, con il tempo i fatti hanno dimostrato che questa versione che si era affermata in Europa e negli stati uniti, non corrispondeva alla reale natura dell’evento: si tratta di un compromesso che Mao aveva raggiunto con gli avversari, in modo da non far sfociare il tutto in una guerra civile (opponevano guardie rosse a guardie rosse, esercito contro esercito). Sentendo questo pericolo decide di avviare una politica simile a quelle avviate negli anni '50 nel mondo (esattamente come fece Lincoln: abolì la schiavitù per far cessare le tensioni).
Questi giovani erano stati completamente indottrinati dal pensiero di Mao: ‘’per creare il nuovo era necessario distruggere il vecchio’’= i ragazzi lo prendono alla lettera e cercano di distruggere la cultura tradizionale, considerata vecchia (=di fatto non portavano avanti una vera e propria riforma dell’istruzione in questo modo).
Il libro rosso e l'indottrinamento
L’immagine di Mao era ovunque il Cina, su manifesti e non, e anche i suoi pensieri=viene creato un libro, detto ‘’libro rosso’’ che era la raccolta dei pensieri di Mao, nei quali i giovani si riconoscevano--> il libro rosso diventa come una bibbia, che tutti dovevano imparare a memoria e portare sempre con sé (addirittura viene prodotta una camicia apposita con un taschino delle dimensioni del libro rosso).
Questa rivoluzione che doveva rappresentare un segnale del cambiamento della Cina, alla fine non porta da nessuna parte. Anzi, la situazione peggiora (economicamente= sempre più povero, e socialmente) con la morte di Stalin nel 1953: la Cina si isola completamente, poiché Mao non accolse bene il modo di agire di Chruščëv.
Il riscatto post-Mao
Il riscatto della Cina si vedrà solo dopo la morte di Mao: quando prende il potere Deng Xiaoping. Egli, malgrado fosse stata una figura di spicco durante la dittatura trentennale di Mao, non si trovava d’accordo con lui sotto vari aspetti= di fatto apporta una rivoluzione industriale e tecnologica unica--> fu la figura fondamentale per portare la Cina al livello di potenza mondiale che è oggi.
La protesta di piazza Tienanmen
Xiaoping era un dittatore e un persecutore, come Mao o Hitler. Durante il suo mandato si assiste alla protesta di piazza Tienanmen nel giugno del 1989--> si tratta di una protesta portata avanti prima dai giovani e poi dai lavoratori (parteciparono in milioni).
Volevano le libertà fondamentali, che tutti nel mondo stavano conquistando dopo la caduta del muro di Berlino quello stesso anno: libertà di pensiero, stampa ecc. Tuttavia, queste proteste furono represse con il sangue (celebre è l’immagine dell’uomo, che con in mano delle bandierine bianche, tenta di fermare da solo i carrarmati).
La Cina moderna e le sue contraddizioni
Questo evento dimostra come la Cina, anche davanti a un progresso estremo che la porta ad essere a tutti gli effetti un Paese capitalista (malgrado si proclami comunista), rimane profondamente arretrata dal punto di vista sociale e politico: ancora oggi è una nazione piena di contraddizioni (campi di concentramento, isolazionismo riguardo alle pene capotali, ma allo stesso tempo potenza tecnologica).
La Cina tutt’oggi è considerata un modello alternativo: né capitalista, né comunista= ma si vuole sostituire all’America e all’URSS, per questo alternativo.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali cambiamenti apportati da Mao Zedong in Cina?
- Come influenzò l'URSS la politica economica di Mao?
- In cosa consisteva la Rivoluzione Culturale di Mao?
- Quali furono le conseguenze della leadership di Deng Xiaoping?
- Cosa rappresentò la protesta di piazza Tienanmen nel 1989?
Mao Zedong trasformò radicalmente la Cina dal punto di vista politico, sociale ed economico, cercando di industrializzare il paese e competere con le potenze occidentali, ma i suoi piani portarono a carestie e povertà.
Mao si ispirò ai piani quinquennali di Stalin per l'industrializzazione, ma la Cina affrontò gravi difficoltà a causa della sua economia prevalentemente agricola e della mancanza di risorse.
La Rivoluzione Culturale, nota come "politica dei cento fiori", mirava a creare una popolazione istruita, ma degenerò in ribellioni violente e indottrinamento, senza portare a un vero cambiamento educativo.
Deng Xiaoping, successore di Mao, avviò una rivoluzione industriale e tecnologica che trasformò la Cina in una potenza mondiale, pur mantenendo un regime autoritario.
La protesta di piazza Tienanmen fu un movimento per le libertà fondamentali represso violentemente, evidenziando le contraddizioni della Cina tra progresso economico e arretratezza politica e sociale.