Concetti Chiave
- Il Risorgimento fu un periodo di lotta per l'unità e l'indipendenza dell'Italia, caratterizzato da società segrete come la Carboneria, che miravano a liberare l'Italia dalle dominazioni straniere.
- Due schieramenti politici emersero durante il Risorgimento: i moderati, sostenitori di una monarchia costituzionale, e i democratici, che aspiravano a una repubblica con suffragio universale.
- Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Mazzini furono figure chiave del Risorgimento, rappresentando rispettivamente l'approccio moderato e repubblicano alla questione dell'unificazione italiana.
- Le tre guerre d'indipendenza furono cruciali per l'unificazione italiana, culminando nel 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia sotto Vittorio Emanuele II, anche se alcuni territori rimasero fuori dal nuovo regno.
- Il cattolicesimo liberale rappresentò una corrente politica che cercava di conciliare la religione cattolica con le idee di libertà e indipendenza, ma fu ostacolato dalla Chiesa cattolica di Roma.
Indice
- Definizione del Risorgimento, le società segrete e i due schieramenti politici
- I maggiori esponenti
- Le guerre d'indipendenza e l'unità d'Italia
- La prima guerra d'indipendenza
- La seconda guerra d'indipendenza e la spedizione dei Mille
- La terza guerra d'indipendenza e la Breccia di Porta Pia
- Il cattolicesimo liberale nel Risorgimento
Definizione del Risorgimento, le società segrete e i due schieramenti politici
È chiamato “Risorgimento” la serie di avvenimenti che portano l’Italia all’unità e all’indipendenza. L’Italia diventa per la prima volta un paese unito, libero da dominazioni straniere e indipendente, dopo le lunghe battaglie combattute, che hanno comportato la morte di migliaia di persone.All’inizio dell’Ottocento, non è possibile parlare liberamente contro la monarchia e a favore dell’indipendenza della propria nazione e, per questo motivo, nascono in Italia ed in altri Paesi europei, le società segrete.
In Italia, la società segreta più diffusa è la Carboneria e lo scopo dei carbonari ero quello di creare uno stato completamente indipendente.

Dopo il successo dei moti rivoluzionari spagnoli del 1820, alcuni ufficiali napoletani organizzano una rivolta, e iniziano ad insorgere successivamente anche moti in Sicilia e in Piemonte, ma sono destinati a non avere successo.
Con il fallimento dei moti del 1821 e del 1831, i carbonari e i membri delle altre società segrete capiscono che l’azione delle società segrete non dà i risultati previsti e perciò è necessario trovare altri modi per condurre la lotta di liberazione.
Due sono i partiti politici che si fronteggiano nel corso del Risorgimento e che propongono due idee diverse per l’unificazione italiana. I moderati sostengono l’idea di una monarchia costituzionale, cioè di una monarchia in cui il potere del re è limitato da una costituzione e da un parlamento.
I moderati inoltre vogliono limitare il diritto di voto ai cittadini proprietari di beni e con un livello minimo di istruzione. I sostenitori della repubblica sono invece democratici.
I democratici credono nell’uguaglianza dei cittadini. Secondo i repubblicani tutti possono votare e il capo dello stato deve essere un presidente scelto dal popolo.
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I maggiori esponenti
Ecco chi sono stati i principali esponenti del Risorgimento:Camillo Benso è il primo ministro del regno di Sardegna, è il più illustre rappresentante del partito moderato. I moderati si oppongono all’iniziativa rivoluzionaria dei democratici e vogliono attaccare l’Austria, che domina su gran parte dell’Italia del nord, con l’esercito del Regno di Sardegna e con l’aiuto di volontari provenienti dal resto d’Italia.
Giuseppe Mazzini è il maggior sostenitore della repubblica. Mazzini pensa ad un’Italia repubblicana e unita.
Nel 1831 Mazzini fonda una società segreta, la Giovane Italia e poi la Giovane Europa, egli però non è molto popolare per le sue idee: il popolo non capisce Mazzini e liberali, moderati, borghesi e aristocratici temono il suo programma.
Le guerre d'indipendenza e l'unità d'Italia
Ecco alcune informazioni dettagliate del Risorgimento che prendono in considerazione le guerre d'indipendenza e l'unità d'Italia.La prima guerra d'indipendenza
Ecco alcune informazioni sulla Prima guerra d'indipendenza durante il Risorgimento:Nel 1847 fu composto il Canto Nazionale degli Italiani, meglio noto come Inno di Mameli dal nome dell’autore Goffredo Mameli, che divenne immediatamente popolare durante le guerre di indipendenza.
Nel 1848 scoppiò la Prima Guerra d’Indipendenza, in quanto, dopo varie insurrezioni antiasburgiche nelle più importanti città del Lombardo-Veneto (Padova, Milano e Venezia), Carlo Alberto di Savoia si pose a capo di una coalizione di Stati italiani e dichiarò guerra all’Austria, per conquistare il Regno Lombardo-Veneto. Inizialmente vittorioso, Carlo Alberto venne in seguito sconfitto e fu costretto a consegnare il regno a suo figlio, Vittorio Emanuele II.
Nel 1852 Camillo Benso Conte di Cavour diventò primo ministro del Regno di Sardegna e iniziò a pianificare nuove strategie innovative per riuscire a unificare la penisola.
La seconda guerra d'indipendenza e la spedizione dei Mille
Ecco come si arrivò alla seconda guerra d'indipendenza e alla spedizione dei Mille nel corso del Risorgimento:Nel 1859 scoppiò la Seconda Guerra d’Indipendenza: il Regno di Sardegna, affiancato dalla Francia, riuscì a ottenere la Lombardia, evento che portò, in seguito, l’annessione al Regno di Sardegna anche di Toscana, Parma, Modena e della parte di Romagna governata dallo Stato Pontificio.
Nel 1860 Giuseppe Garibaldi, un generale, patriota e condottiero italiano, famoso sia in Europa che in America meridionale per le sue imprese che lo resero noto come “eroe dei due mondi”, con circa un migliaio di uomini al seguito, partì da Quarto, nei pressi di Genova, in nave e raggiunse Marsala, in Sicilia. Dalla Sicilia, combattendo contro l’esercito borbonico, i Mille conquistarono tutta l’isola e iniziarono a risalire la penisola, vittoria dopo vittoria, fino ad arrivare a Napoli.
Nel 1860, Vittorio Emanuele incontrò Giuseppe Garibaldi a Teano, vicino Caserta, riunendo così la penisola e l’anno seguente Vittorio Emanuele II dichiarò la nascita del Regno d’Italia con capitale Torino.
L’Italia era ormai riunificata. Il 17 marzo 1861, il parlamento nazionale riunito a Torino, capitale del regno di Sardegna, proclamò la nascita del Regno D’Italia e Vittorio Emanuele II fu il primo re. Rispetto a come è ora però, al Regno d’Italia mancavano ancora dei territori.

La terza guerra d'indipendenza e la Breccia di Porta Pia
Nel 1866 la neonata Italia combatté a fianco della Prussia nel comune intento di sconfiggere l’Austria. Grazie alla vittoria della Prussia sul fronte settentrionale e all’intervento diplomatico della Francia, l’Austria cedette il Veneto e parte del Friuli, che, con un plebiscito, furono annessi al Regno d’Italia.Nel 1870 i bersaglieri del re giunsero a Roma, dove si aprirono un varco nelle Mura ed entrarono in città (un evento che verrà ricordato come la Breccia di Porta Pia, mettendo fine al potere del Papa.
Nel 1871 Roma divenne la capitale del Regno d’Italia in questa fase importante del Risorgimento italiano.
Il cattolicesimo liberale nel Risorgimento
Si tratta di un ulteriore schieramento politico che vede come protagonisti i cattolici e in special modo coloro che ritenevano legittimo l’assolutismo che già era preesistente nell’alleanza tra il Trono (la politica) e l’Altare (la religione). D’altro canto, però, c’era in questi cattolici il rifiuto di strumentare la politica della religione stessa in chiave conservatrice. Nonostante essi facessero parte di una cerchia relativamente ristretta e rappresentassero una parte non così ampia della popolazione ebbero comunque un grande successo tanto che il cattolicesimo liberale entrò in contatto anche con le classi dirigenti più alte. Ciò ha portato anche al fermento letterario e storico da parte degli studiosi i quali compiono l’opera di rivalutare la storia dell’Italia sotto la nuova luce della concezione di indipendenza e libertà così da riportare in vita una religiosità autentica, vera e purificata dai tentativi degli oppressori e oppositori di inquinarla con i loro attacchi intellettuali. È giusto, inoltre, dire che si ritorna a fare riferimento al Medioevo in cui la Chiesa e il Papato avevano un ruolo essenziale nella società sia come guida civile dell’Europa sia come cardine dei valori religiosi della tradizione. In questo contesto, però, le linee moderniste del liberalismo cattolico vengono oppresse duramente dalla Chiesa cattolica di Roma inizialmente nel 1832 con la bolla di Papa Gregorio XVI “Mirari vos” e successivamente con il “Sillabo” del 1864 nonché con il “Non expedit” a seguito della presa di Roma, entrambe redatte da un Papa che all’apparenza sembrava aperto a queste nuove idee, Pio IX. Contro il cattolicesimo liberare si possono collocare anche le opere di Raffaello Lambruschini e Antonio Rosmini, una fra tutte il saggio “Delle cinque piaghe della santa Chiesa” datato 1832 in cui, riprendendo il teologo svizzero A.R. Vinet, sostiene che sia necessario mantenere separata la Chiesa dallo Stato. In effetti, nella cultura, era fortemente sentito il distacco tra cattolicesimo e liberalismo anche se si può citare come unica eccezione l’operato di Niccolò Tommasseo.Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Che cos'è il Risorgimento e quali furono le sue principali caratteristiche?
- Quali furono le principali società segrete durante il Risorgimento e qual era il loro scopo?
- Chi furono i maggiori esponenti del Risorgimento e quali erano le loro idee politiche?
- Quali furono le principali guerre d'indipendenza e i loro esiti?
- Qual era il ruolo del cattolicesimo liberale nel Risorgimento?
Il Risorgimento è il periodo storico che portò all'unità e all'indipendenza dell'Italia nel XIX secolo, caratterizzato da una serie di eventi e guerre d'indipendenza contro le dominazioni straniere.
La Carboneria fu la società segreta più diffusa, con l'obiettivo di creare uno stato italiano indipendente. Era attiva in diverse regioni italiane e coinvolgeva anche alcuni uomini di Chiesa.
Camillo Benso, sostenitore della monarchia costituzionale, e Giuseppe Mazzini, promotore della repubblica unita, furono tra i principali esponenti. Benso era un moderato, mentre Mazzini era un democratico.
Le tre guerre d'indipendenza furono cruciali per l'unificazione italiana. La prima guerra iniziò nel 1848, la seconda nel 1859 con la spedizione dei Mille, e la terza nel 1866, culminando con la Breccia di Porta Pia nel 1870.
Il cattolicesimo liberale rappresentava un movimento politico che cercava di conciliare la religione con le idee di indipendenza e libertà, ma fu osteggiato dalla Chiesa cattolica ufficiale.