Concetti Chiave
- Le città dell'Ottocento si espandono e richiedono una rete di trasporti pubblici, come omnibus e tram a cavalli, con le prime metropolitane costruite in Europa.
- La struttura sociale urbana passa da una divisione verticale a una orizzontale, con le classi sociali distribuite in quartieri separati.
- I quartieri si specializzano per funzione, distinguendosi in residenziali, degli affari e industriali, rendendo le città più funzionali.
- Importanti interventi urbanistici, come quelli di Haussmann a Parigi, trasformano le città in spazi più grandiosi e controllabili, eliminando vie strette e pericolose.
- Le città si dotano di infrastrutture essenziali, come reti di distribuzione del gas, fognature migliorate e illuminazione pubblica a gas ed elettrica.
Ottocento - La vita in città
Le grandi dimensioni raggiunte da molte città richiedevano una rete di trasporti pubblici, poiché le famiglie in larghissima maggioranza non possedevano un mezzo di trasporto privato. Vennero perciò istituiti servizi di omnibus (carrozze pubbliche) e tram a cavalli e vennero costruite le prime metropolitane (Londra, 1863; Berlino, 1882; Parigi, 1898).
Fino al Settecento all’interno delle città prevaleva una divisione sociale verticale, in quanto all’interno di uno stesso palazzo abitavano classi sociali diverse: i nobili al primo piano; le classi sociali inferiori ai piani superiori, fino alla servitù, spesso ospitata nel sottotetto. Nel corso dell’Ottocento cominciò a prevalere una divisione orizzontale: le diverse classi sociali abitavano in isolati e quartieri diversi.
Alla separazione tra le classi sociali si aggiunse anche quella tra funzioni: vi erano quartieri residenziali, dove si trovavano le abitazioni; quartieri degli affari, dove si concentravano banche ed uffici, grandi magazzini e negozi; quartieri industriali, dove avevano sede le industrie.
Nelle città vennero realizzate grandi interventi urbanistici, come fece a Parigi l’architetto Haussman tra il 1853 ed il 1870: vennero abbattute le mura urbane ed al loro posto sorsero grandi viali; grandi corsi vennero creati anche abbattendo vecchi isolati; vennero costruiti edifici di prestigio sui nuovi corsi e progettati nuovi quartieri. Questi interventi rispondevano ad una doppia esigenza, di abbellimento e di controllo: permettevano di dare alla città un aspetto più grandioso ed elegante, ma anche di eliminare le strette vie in cui era più facile alzare barricate durante le insurrezioni popolari. Queste operazioni edilizie un’occasione di grandi guadagni per i gruppi di costruttori legati ai governi.
La crescita delle città richiese la realizzazione di grandi opere pubbliche per fornire i servizi necessari: reti di distribuzione del gas; potenziamento delle reti fognarie già esistenti (88 km costruiti a Parigi in 16 anni, 1853-1869); impianti di depurazione delle acque. Progressivamente le città vennero anche dotate di illuminazione pubbliche, prima a gas, poi elettrica.
Camille Pissaro, Boulevard Montmartre. Sole pomeridiano, 1897. San Pietroburgo, Musseo dell’Ermitage
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali innovazioni nei trasporti pubblici nelle città dell'Ottocento?
- Come cambiò la divisione sociale all'interno delle città nel corso dell'Ottocento?
- Quali furono gli obiettivi degli interventi urbanistici realizzati nelle città dell'Ottocento?
Durante l'Ottocento, molte città istituirono servizi di omnibus e tram a cavalli e costruirono le prime metropolitane, come a Londra nel 1863, Berlino nel 1882 e Parigi nel 1898.
La divisione sociale passò da verticale a orizzontale, con le diverse classi sociali che iniziarono ad abitare in isolati e quartieri distinti, separando anche le funzioni tra quartieri residenziali, degli affari e industriali.
Gli interventi urbanistici, come quelli di Haussman a Parigi, miravano a dare un aspetto più grandioso ed elegante alle città e a facilitare il controllo eliminando le strette vie, oltre a rappresentare un'opportunità di guadagno per i costruttori legati ai governi.