Concetti Chiave
- Nel XIX secolo, la borghesia accumulò immense ricchezze, superando la nobiltà in termini di potere economico, culturale e politico.
- La borghesia ottocentesca era più diversificata rispetto a quella medievale e moderna, includendo nuove categorie professionali come medici, avvocati e giornalisti.
- L'alta e media borghesia comprendeva imprenditori, professionisti e una piccola élite che rappresentava meno del 5% della popolazione europea.
- La piccola borghesia, composta da artigiani e commercianti al minuto, si trovava in una posizione inferiore rispetto agli imprenditori in termini di ricchezza e potere.
- Impiegati e funzionari, in crescita nel XIX secolo, erano considerati parte della piccola borghesia o del ceto medio, condividendo valori comuni con la borghesia.
Borghesia
I grandi cambiamenti economici e demografici furono accompagnati da profonde trasformazioni della società.
In primo luogo vi fu un forte aumento della ricchezza in Europa e negli Stati Uniti: alcuni storici calcolano che nel 1750 il reddito medio nell’Europa occidentale fosse doppio rispetto ai Paesi che costituiscono oggi il Terzo Mondo (Asia, Africa, America centro-meridionale), mentre nel 1900 il rapporto era quattro ad uno.
Ad accumulare patrimoni immensi furono la borghesia, che nell’Ottocento finì per diventare la classe dominante, superando la nobiltà per ricchezza, influenza culturale ed infine anche per potere politico. La borghesia dell’Ottocento non era paragonabile alla borghesia che si affermò in epoca medievale e in epoca moderna. Essa iniziò anche a comprendere nuove categorie professionali.
Vi era un’alta e media borghesia che comprendeva i principali imprenditori (proprietari di industrie, di compagnie di assicurazioni, di imprese commerciali, di banche), i sionisti, come medici ed avvocati, ed i professionisti stipendiati, come i giornalisti, ingegneri, scienziati, professori universitari. Un'altra componente della classe borghese fu quella alta e ristretta: in tutti i Paesi europei essa formava meno del 5% della popolazione.
I piccoli artigiani, i commercianti al minuto ( che vendevano in piccole quantità, direttamente al consumatore), gli osti e le altre categorie, che un tempo formavano la maggioranza della borghesia cittadina, si ritrovarono in una posizione nettamente inferiore, per ricchezza e potere, rispetto agli imprenditori e ai dirigenti: essi costituivano perciò una classe sociale con problemi ed interessi diversi da quelli della borghesia vera e propria e vennero designati come piccola borghesia.
A loro volta gli impiegati ed i funzionari, in continuo aumento nella seconda metà del secolo, si trovavano in una posizione intermedia tra la borghesia e gli operai: essi venivano talvolta indicati come ceto medio, ma spesso erano considerati parte della piccola borghesia. Nonostante le differenze interne, la borghesia condivideva una serie di valori che furono propri dalle altre classi sociali.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali cambiamenti economici e sociali nel periodo descritto?
- Come si differenziava la borghesia dell'Ottocento rispetto a quella medievale e moderna?
- Qual era la posizione degli impiegati e funzionari nella società dell'Ottocento?
I grandi cambiamenti economici e demografici portarono a un aumento della ricchezza in Europa e negli Stati Uniti, con la borghesia che divenne la classe dominante, superando la nobiltà in ricchezza, influenza culturale e potere politico.
La borghesia dell'Ottocento comprendeva nuove categorie professionali e si divideva in alta e media borghesia, includendo imprenditori, professionisti come medici e avvocati, e stipendiati come giornalisti e ingegneri, mentre la piccola borghesia era composta da artigiani e commercianti al minuto.
Gli impiegati e funzionari si trovavano in una posizione intermedia tra la borghesia e gli operai, talvolta indicati come ceto medio, ma spesso considerati parte della piccola borghesia, condividendo comunque alcuni valori con la borghesia.