Concetti Chiave
- L'attentato a Sarajevo da parte di Gavrilo Princip innescò la Prima guerra mondiale, attivando un sistema di alleanze tra Austria, Germania, Francia, Russia e Gran Bretagna.
- La guerra si trasformò in un conflitto di posizione, con trincee statiche e lunghi periodi senza avanzamenti significativi, mentre nuovi fronti si aprivano, come quello ottomano.
- L'Italia inizialmente rimase neutrale, ma con il Patto di Londra si unì agli Alleati nel 1915, promettendo territori in cambio della partecipazione al conflitto.
- La ritirata russa per motivi interni e l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917 furono svolte cruciali, portando alla sconfitta degli Imperi centrali.
- La conferenza di Parigi del 1919 sancì la punizione della Germania e la creazione della Società delle Nazioni, sebbene la sua debolezza non impedì future tensioni mondiali.
Indice
L'inizio del conflitto
L’evento che portò allo scoppio della Prima guerra mondiale fu l’attentato a Sarajevo da parte dello studente serbo Gavrilo Princip nei confronti dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria. Il governo austriaco impose un duro ultimatum alla Serbia, ma fu rifiutato.
L’Austria decise di dichiarare guerra alla Serbia e scattò un sistema di alleanze: la Germania si alleò con l’Austria, la Francia si schierò dalla parte di Russia e Serbia. L’esercito tedesco passò per il Belgio, che era neutrale, per attaccare la Francia, ciò provocò l’entrata in guerra anche della Gran Bretagna.La guerra di posizione
Il conflitto divenne una guerra di posizione, combattute dalle trincee, i soldati rimanevano fermi per mesi e mesi senza avanzare. L’Impero ottomano entrò in guerra a fianco dell’Austria e si aprì un nuovo fronte disastroso. Francia e Gran Bretagna cercarono di impedire agli avversari di appropriarsi delle risorse, la Germania rispose organizzando una guerra sottomarina.
L'Italia e il Patto di Londra
L’Italia decise di rimanere neutrale perché non era pronta militarmente ed economicamente per sostenere un conflitto di ampia portata. Inoltre, il patto stipulato dall’Italia con Germania e Austria (la Triplice Alleanza) era di tipo difensivo, dunque l’Italia non si sentiva in dovere di partecipare alla guerra e la riteneva una perdita di tempo e di risorse. Ci furono due schieramenti in Italia: interventisti e neutralisti. Da una parte, gli interventisti sostenevano che la guerra era utile e giusta, mentre i neutralisti la rifiutavano per motivi umanitari. Il governo italiano fece un accordo segreto con la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Russia e Francia): il Patto di Londra. In cambio della partecipazione in guerra, all’Italia sarebbero stati concessi degli importanti territori. Il 23 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria e si combatté una guerra di posizione. Il generale Cadorna cercò di adottare una tattica efficace per combattere i nemici, ma fallì.
Il fronte occidentale e la rivoluzione russa
L’anno successivo, i tedeschi aprirono un nuovo fronte a Occidente, ma vennero bloccati. Gli austriaci tentarono invano di invadere l’Italia. Nel frattempo, in Russia, era in atto un processo rivoluzionario dovuto alla crisi e all’arretratezza economica del paese. Ci fu l’abbattimento del regime zarista. I problemi interni costrinsero la Russia a ritirarsi dalla guerra e al suo posto entrarono gli Stati Uniti nel 1917. Quest’evento mise in seria difficoltà l’esercito italo-tedesco, che fu sconfitto dagli austriaci a Caporetto. Il generale Cadorna fu sostituito da Armando Diaz. I tedeschi e gli austriaci continuarono a cercare di invadere l’Italia, senza riuscirci.
La fine della guerra e le conseguenze
Inglesi, americani e francesi decisero di attaccare e riuscirono a sfondare le linee tedesche. L’Impero austro-ungarico divenne uno Stato federale e gli italiani sconfissero gli austriaci a Vittorio Veneto. Il 3 novembre finalmente fu firmato l’armistizio dall’Austria. In Germania ci fu il passaggio alla repubblica. Nel 1919 si tenne la conferenza di Parigi per decidere gli esiti della guerra, la Germania fu ritenuta la responsabile dello scoppio del conflitto. Fu costretta a perdere molti territori in Europa e del suo impero coloniale e a pagare i risarcimenti agli altri Paesi. La Polonia divenne autonoma, l’Impero austro-ungarico scomparve e rimase solamente la Turchia. Fu introdotta la Società delle Nazioni, ovvero un organismo che avrebbe dovuto garantire la pace, ma era troppo debole e inoltre le maggiori potenze furono escluse da questo patto. La sua fragilità portò a nuove tensioni, che causarono in futuro lo scoppio della Seconda guerra mondiale. L’Italia, alla fine, non ebbe i territori che le erano stati promessi dal Patto di Londra, perciò lo scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio la definì vittoria mutilata.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento scatenante della Prima guerra mondiale?
- Perché l'Italia inizialmente decise di rimanere neutrale?
- Quali furono le conseguenze della partecipazione degli Stati Uniti alla guerra?
- Cosa accadde all'Impero austro-ungarico dopo la guerra?
- Perché la Società delle Nazioni fu considerata debole?
L'attentato a Sarajevo da parte dello studente serbo Gavrilo Princip contro l'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria.
L'Italia non era pronta militarmente ed economicamente per un conflitto di ampia portata e il patto con Germania e Austria era difensivo.
L'ingresso degli Stati Uniti nel 1917 mise in difficoltà l'esercito italo-tedesco, contribuendo alla sconfitta a Caporetto.
L'Impero austro-ungarico scomparve, diventando uno Stato federale, e rimase solo la Turchia.
Era troppo debole e le maggiori potenze furono escluse, portando a nuove tensioni e alla Seconda guerra mondiale.