Concetti Chiave
- La Primavera di Praga rappresentò un tentativo di rinnovamento del socialismo in Cecoslovacchia, caratterizzato dalla promozione delle libertà politiche e culturali sotto la guida di Alexander Dubcek.
- Nel 1968, l'invasione sovietica pose fine alla Primavera di Praga, interrompendo il processo di democratizzazione avviato nel paese.
- La Guerra del Vietnam iniziò con gli scontri tra la Francia e il Fronte nazionale di liberazione vietnamita, culminando nella sconfitta francese a Dien-Bien-Phu nel 1954.
- Gli Stati Uniti aumentarono il loro coinvolgimento militare in Vietnam negli anni '60, culminando in una guerra devastante che portò a forti proteste pacifiste in America.
- La guerra si concluse ufficialmente nel 1973 con la firma degli accordi di pace di Parigi, ma gli scontri continuarono fino al ritiro delle truppe americane nel 1975, segnando una significativa sconfitta per gli Stati Uniti.
Indice
La leadership di Breznev
Dopo la morte di Kruscev, Breznev diresse la Russia; quest’ultimo nonostante proseguisse la politica del disgelo, tuttavia aveva portato la Russia all’arretratezza: aveva attuato valide riforme agricole e industriali, ma non era riuscito a snellire la burocrazia in Russia, rappresentata da una classe dirigente troppo conservatrice.
La primavera di Praga
Fu lui a voler attaccare la Cecoslovacchia che con Dubcek invece attuava una politica di rinnovamento, un nuovo modo di intendere il socialismo (detto Primavera di Praga). Il Socialismo dal volto umano di Dubcek prevedeva il riconoscimento delle libertà politiche, culturali e sindacali, la separazione fra partito e governo, la parità fra le diverse componenti etniche del paese. La classe operaia fu coinvolta nel processo di democratizzazione attraverso la creazione di nuovi strumenti di democrazia di base.
La Primavera cecoslovacca poteva contare sull’appoggio del più forte Partito Comunista d’occidente, quello italiano.
Nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968 i carri armati sovietici entrano nella capitale cecoslovacca e mettono fine alla Primavera di Praga.
Conflitto in Indocina
Nel 1946, iniziarono gli scontri tra la Francia, supportata finanziariamente e logisticamente dagli Stati Uniti e il Fronte nazionale di liberazione (Fnl) vietnamita, aiutato dai Viet-minh, esercito del nord del Vietnam.
Gli scontri terminarono nel 1954. Fondamentale fu la battaglia di Dien-Bien-Phu, dove le truppe vietnamite, segnarono una pesantissima sconfitta alle truppe francesi.
Divisione del Vietnam
Lo stesso anno ci fu la Conferenza di Ginevra, in cui vennero stabili diversi accordi. L’Indocina, fu divisa in tre stati indipendenti: Laos, Cambogia e Vietnam. Quest’ultima, venne separata in due: Vietnam del nord, con capitale Hanoi, in cui viene riconosciuta una repubblica democratica sotto la guida di Ho Chin Minh, ed il Vietnam del sud, con capitale Saigon, guidata da Ngo Dinh Diem, ma sotto il controllo statunitense. Negli stessi accordi venne stabilito che entro la metà del 1956, si tenessero delle libere elezioni per la completa riunificazione del paese. Tutto ciò non avvenne mai. Le future elezioni vietnamite, avrebbero visto una sicura vittoria del partito comunista e quindi la perdita del controllo nel sud del paese. Il clima politico in Vietnam si surriscaldò, così gli Stati Uniti decisero di far sorgere una dittatura militare filo americana, finanziandola economicamente e militarmente, con l’obiettivo di neutralizzare la guerriglia dei vietcong (vietnamiti rossi), filo comunisti sudvietnamiti, garantiti dal sostegno dell’Unione Sovietica e della Repubblica Popolare Cinese, nonché del Vietnam del nord.
Escalation della guerra del Vietnam
Nel 1962, l’allora presidente americano J.F. Kennedy, aumentò l’impegno militare nel Vietnam, ma senza risultati. Quando Kennedy viene assassinato e L.B. Johnson lo sostituisce confermando l’appoggio militare ed economico al Vietnam del sud.
Nel 1964 gli Usa iniziano i bombardamenti aerei sul Vietnam del nord dando il via alla guerra.
Migliaia e migliaia di ragazzi americani nati tra gli anni 40 e 50, ricevettero la chiamata alle armi, cui si aggiunsero i volontari (la maggior parte di loro erano studenti universitari) e 1/3 delle forze militari statunitense vennero mandate in Vietnam.
In occasione del capodanno tra il ‘68 e il ‘69, le forze nordvietnamite lanciarono un feroce attacco, infiltrandosi nelle campagne e nelle città, tra cui anche la capitale Saigon. I morti da parte americana aumentavano sempre di più e nel 1969 i più accesi movimenti pacifisti, pressavano il proprio paese per l’immediato ritiro delle forze armate dal Vietnam. Lo stesso anno, l’attuale presidente R. Nixon avviò le prime trattative di pace a Parigi.
Molte furono le battaglie in quel periodo.
Tra il 1970 e il 1972, Nixon decise di aumentare in modo consistente la presenza delle forze aeree a differenza di quelle terrestri. Gli scontri si allargarono fino ai confini con la Cambogia e Laos, ma senza successo. Nel 1972 ripetuti errori strategici inducono gli americani a continui fallimenti.
Ritiro e conseguenze della guerra
Nel 1973 Nixon è costretto alla firma, la pace di Parigi è fatta, ma la guerra non è ancora finita.
Per altri due anni l’esercito americano mantenne la sua occupazione a Saigon. Ancora due anni di scontri sanguinosi, fin quando le forze nord vietnamite e quelle vietcong conquistarono la città (ribattezzata poi Ho Chi-Min).
Nel 1975 tutte le truppe americane vennero ritirate dal Vietnam, segnando così la prima sconfitta militare per gli Stati Uniti d’America. Nixon aveva l’obbligo di pagare 4 milioni di dollari al Vietnam per i danni provocati, pagamento che non avvenne mai, così i vietnamiti si tennero tutti i prigionieri americani.
Le conseguenze in Vietnam furono disastrose. L’economia fu duramente colpita dal conflitto e ancora oggi stenta a riprendersi. Alla fine della guerra, il paese conta più di sette milioni tra morti e feriti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme attuate durante la Primavera di Praga?
- Come si concluse la Primavera di Praga?
- Quali furono le cause principali della Guerra del Vietnam?
- Quali furono le conseguenze della Guerra del Vietnam per gli Stati Uniti?
- Quali furono le conseguenze della Guerra del Vietnam per il Vietnam stesso?
Durante la Primavera di Praga, Dubcek implementò il "Socialismo dal volto umano", che includeva il riconoscimento delle libertà politiche, culturali e sindacali, la separazione tra partito e governo, e la parità tra le diverse componenti etniche del paese.
La Primavera di Praga terminò nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1968, quando i carri armati sovietici entrarono nella capitale cecoslovacca, ponendo fine al movimento di rinnovamento.
La Guerra del Vietnam fu causata dalla divisione del Vietnam in due stati dopo la Conferenza di Ginevra del 1954, con il Nord comunista e il Sud sotto controllo statunitense, e il mancato svolgimento delle elezioni per la riunificazione del paese.
Gli Stati Uniti subirono la loro prima sconfitta militare, con il ritiro delle truppe nel 1975 e l'obbligo di pagare 4 milioni di dollari al Vietnam per i danni, pagamento che non avvenne mai.
Il Vietnam subì gravi conseguenze economiche e sociali, con più di sette milioni tra morti e feriti, e un'economia duramente colpita dal conflitto che ancora oggi fatica a riprendersi.