Concetti Chiave
- La divisione della Germania e di Berlino dopo la Seconda Guerra Mondiale è avvenuta durante le conferenze di Yalta e Potsdam del 1945, risultando in un paese diviso tra potenze occidentali e sovietiche.
- Il "Wirtschaftswunder" degli anni '50 ha visto la Germania occidentale prosperare economicamente, mentre la Germania orientale faticava a riprendersi, spingendo molti a fuggire verso ovest.
- Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, la Germania dell'Est ha iniziato la costruzione del Muro di Berlino per fermare l'emigrazione, trasformandolo in un sistema di ostacoli letali.
- La pressione internazionale e le riforme di Gorbaciov hanno contribuito al crollo del Muro, culminando con le manifestazioni di massa a Berlino alla fine del 1989.
- Il 9 novembre 1989, il Muro di Berlino è stato pacificamente abbattuto dai berlinesi, segnando l'inizio del processo di riunificazione della Germania, conclusosi ufficialmente il 3 ottobre 1990.

Indice
Antefatti che portarono alla costruzione del Muro di Berlino
Con le conferenze di Yalta e Potsdam (1945), al termine della Seconda Guerra Mondiale, la Germania sconfitta era stata divisa in quattro zone di occupazione, spartite tra Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna ed Unione Sovietica.
La Germania non aveva alcun potere negoziale e il suo destino veniva deciso dalle potenze che erano emerse vincitrici dal conflitto. Berlino si trovava proprio in mezzo alla zona di influenza sovietica perciò, data la sua importanza, di decise di dividerla a sua volta in quattro zone; vi fu inoltre collocata la sede un Consiglio di Controllo, nel quale le potenze vincitrici avrebbero potuto deliberare sulle questioni che riguardano tutto il Paese, mentre ognuno avrebbe amministrato autonomamente le porzioni di territorio di rispettiva competenza. Come era prevedibile, tuttavia, questa alleanza sbilanciata si sfaldò in poco tempo. Il confine fra le zone britanniche e americane da un lato e la zona sovietica dall’altro rappresentava sempre più la demarcazione fra due visioni incompatibili del mondo. Sembrava calata sull’Europa una barriera, l’inizio di quello che diverrà la “cortina di ferro”.
La divisione di Berlino e della Germania doveva essere temporanea, ma alcuni eventi di politica internazionale la resero definitiva. Berlino ovest era in pratica un piccolo avamposto occidentale in piena zona sovietica. Quando le potenze occidentali tentarono di liberalizzare le economie delle rispettive zone di influenza in Germania, i sovietici risposero con il blocco di Berlino (1948-1949): tutti gli accessi alla capitale vennero bloccati, nel tentativo di spingere le potenze occidentali ad abbandonare la città. Gli americani reagirono utilizzando un ‘ponte aereo’ per trasportare merci e persone. Il blocco rientrò e nel 1949 le zone della Germania sotto l’influenza di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti si riunirono nella Repubblica federale tedesca, mentre ad est si costituì la Repubblica democratica tedesca.
- La "BRD" ("Bundesrepublik Deutschland" - Repubblica Federale della Germania) all'ovest, sotto l'influenza degli Stati Uniti, con capitale Bonn.
- La "DDR" (Deutsche Demokratische Republik" - Repubblica Democratica Tedesca) all'est sotto l'influenza dell'Unione Sovietica.
La Germania, nel cuore dell’Europa, era diventata definitivamente un paese diviso, così come l’Europa stessa era divisa in due blocchi. La città di Berlino continuava quindi ad essere un avamposto occidentale nel blocco sovietico.
Sul piano economico la Germania occidentale ebbe negli anni ‘50 un fortissimo boom, erano gli anni del cosiddetto "Wirtschaftswunder" (miracolo economico). Aiutata all'inizio dai finanziamenti americani, la Germania Federale riuscì in breve tempo a diventare nuovamente una nazione economicamente assai forte. Invece, la parte orientale stentava a riprendersi: era svantaggiata all'inizio per le pesanti richieste economiche fatte dall'Unione Sovietica per riparare i danni di guerra e per la mancanza di aiuti paragonabili a quelli che riceveva la parte occidentale. In quegli anni, il confine tra est e ovest non era ancora insuperabile, e si calcola che tra il 1949 e il 1961 circa 2,5 milioni di persone sono fuggite dall'est all'ovest; per la maggior parte erano giovani con meno di 30 anni e spesso persone con una buona formazione professionale, laureati, operai specializzati e artigiani, che all'ovest si aspettavano un futuro più redditizio e più libero e soprattutto con maggiore libertà politica ed economica. Questo continuo esodo stava diventando un serio pericolo per la Germania dell'est e costituiva un'ulteriore causa del grave deficit economico per lo Stato. Fu per questo motivo che il leader del RDT, Ulbricht ottenne dal V congresso dei partiti comunisti di chiudere il confine fra Berlino Est e Berlino Ovest.
Per approfondimenti sulla Guerra Fredda vedi qua
La costruzione del Muro
Nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961 l’esercito della Germania dell'Est interruppe tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest, e iniziò a costruire un muro invalicabile – lungo quasi 155 km - che avrebbe attraversato tutta la città e che avrebbe diviso le famiglie. Furono stesi più di 40 km di filo spinato per impedire il passaggio a Berlino Ovest e 25.000 uomini della polizia furono posti lungo la linea di confine. Vennero chiuse anche tutte le vie di comunicazione, compresa la metropolitana. Dal 23 agosto tutti i berlinesi che volevano passare da una parete all’altra della città necessitavano di un’apposita autorizzazione, che era praticamente impossibile da ottenere. I soldati ricevettero l'ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine, che con gli anni fu attrezzata con mine anti-uomo, filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione e, addirittura con degli impianti che sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella cosiddetta "striscia della morte" (la striscia compresa fra due muri di confine paralleli). Le reazioni delle potenze occidentali furono piuttosto caute, compresa quella del cancelliere della Germania Ovest Adenauer. Il Muro era un vero e proprio sistema di ostacoli e dispositivi studiati apposta per rendere impossibile l’attraversamento: la barriera fu rafforzata con blocchi di cemento, i palazzi posti sulla linea di confine furono chiusi e le relative finestre fatte murare. Furono numerosi i giovani che persero la vita nel tentativo di raggiungere la libertà: si calcola che nell’attraversare la striscia della morte persero la vita più di 200 persone.
La caduta del Muro di Berlino
Se inizialmente la costruzione del Muro era apparsa come una vittoria del partito sovietico, col passare degli anni le cose cominciarono a scricchiolare. La comunità internazionale stava diventando sempre più critica nei confronti di un paese che aveva bisogno di sorvegliare i propri cittadini come dei prigionieri per impedire che emigrassero. Inoltre il nuovo leader del Partito Comunista Sovietico, Mikhail Gorbaciov, tentava di rendere più libero e democratico il blocco sovietico dall’interno. Altri fattori che concorsero al crollo del Muro furono l’apertura, nel maggio del 1989, della frontiera fra Austria e Ungheria, che permise ai tedeschi che viaggiavano ogni giorno in Ungheria, di chiedere asilo nelle differenti ambasciate della Repubblica Federale Tedesca, oltre alle crescenti difficoltà politiche ed economiche dei paesi dell'est e specialmente della DDR. Decisiva per gli eventi che portarono alla caduta del muro fu la decisione di Gorbaciov di lasciare libertà agli altri paesi del Patto di Varsavia, promettendo di non intromettersi più nei loro affari interni.
A Berlino, tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre 1989, centinaia di migliaia di abitanti manifestarono nelle strade invocando libere elezioni, libertà di stampa e di viaggiare. Mentre i dirigenti della Germania dell’Est cercavano di controllare e indirizzare le proteste della popolazione, il muro venne preso d’assalto pacificamente dai berlinesi dell’Est.
Nel tardo pomeriggio del 9 novembre gli abitanti della città iniziarono la conquista e l’abbattimento del Muro: cominciarono a essere rimossi piccoli pezzi di muro per creare più punti di passaggio tra l'Est e l'Ovest, mentre migliaia di persone si arrampicarono sul Muro per abbracciarsi, ballare, festeggiare. Preso a picconate, raschiato, martellato, il Muro mostrò i primi squarci e nel giro di alcune settimane si era trasformato in un cumulo di macerie. La caduta del muro di Berlino sarebbe stata proseguita solo nell'estate dell'anno successivo e completata due anni dopo, ben più tardi del 3 ottobre 1990 quando fu sancita ufficialmente la riunificazione della Germania. Si pensava che con il crollo del muro iniziasse una nuova era senza più costrizioni e fatta di libertà.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli eventi che portarono alla costruzione del Muro di Berlino?
- Come avvenne la costruzione del Muro di Berlino?
- Quali furono le reazioni internazionali alla costruzione del Muro di Berlino?
- Quali fattori contribuirono alla caduta del Muro di Berlino?
- Come avvenne la caduta del Muro di Berlino?
La divisione della Germania in zone di occupazione dopo la Seconda Guerra Mondiale e il blocco di Berlino del 1948-1949 furono eventi chiave. La fuga di milioni di persone dall'Est all'Ovest aggravò la situazione economica della DDR, portando alla decisione di costruire il Muro.
Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, l'esercito della Germania dell'Est iniziò a costruire un muro invalicabile lungo quasi 155 km, chiudendo tutte le vie di comunicazione e imponendo restrizioni severe per impedire il passaggio a Berlino Ovest.
Le reazioni delle potenze occidentali furono piuttosto caute, compresa quella del cancelliere della Germania Ovest Adenauer. Il Muro fu visto come un sistema di ostacoli per impedire l'attraversamento e mantenere il controllo sui cittadini.
La critica internazionale, le riforme di Gorbaciov, l'apertura della frontiera tra Austria e Ungheria e le difficoltà politiche ed economiche della DDR furono fattori chiave. Le manifestazioni a Berlino Est e la decisione di Gorbaciov di non intromettersi negli affari interni dei paesi del Patto di Varsavia furono decisive.
Il 9 novembre 1989, i berlinesi dell'Est presero d'assalto pacificamente il Muro, rimuovendo pezzi per creare passaggi tra Est e Ovest. La caduta del Muro segnò l'inizio di una nuova era di libertà, culminando nella riunificazione della Germania il 3 ottobre 1990.