Concetti Chiave
- La Primavera di Praga del 1968, guidata da Alexander Dubcek, mirava a instaurare un socialismo dal volto umano, contrastato dall'intervento sovietico.
- La contestazione giovanile del 1968 fu un movimento globale contro l'ordine politico e sociale, con epicentri in America, Francia e Italia.
- Negli anni '70, la distensione tra i blocchi culminò con accordi per ridurre gli armamenti nucleari, sostenuta da figure come Gorbacev e papa Wojtyla.
- Il disastro di Chernobyl nel 1986 evidenziò l'arretratezza industriale sovietica, accelerando una necessaria politica di distensione.
- La caduta del Muro di Berlino nel 1989 segnò simbolicamente la fine della Guerra Fredda e portò alla dissoluzione dell'URSS nel 1991.
Indice
Praga e il socialismo dal volto umano
Praga, capitale dell’ex Cecoslovacchia, era sotto sfera d'influenza Sovietica, (quindi tutti gli stati avevano lo stesso regime politico instaurato in Russia ovvero una dittatura) la quale aveva tolto tutte le libertà.
Alexander Dubcek, che era il presidente del partito comunista di Praga, vorrebbe instaurare il socialismo dal volto umano, quindi socialismo a favore dei lavoratori ma mantenendo il comunismo e garantendo le libertà fondamentali, soprattutto politica (quindi di formare nuovi partiti) e questo perché la popolazione si era stancata della dittatura che aveva come unica soluzione il comunismo.
Leonid Breznev (sostituito di Kruscev) vide nell’azione di Dubcek come un affronto contro il comunismo decide allora di inviare dei carri armati a Praga, la popolazione però decide di porsi davanti a questi carri armati con dei fiori e li tirarono per far capire che volevano la pace e non avrebbero fatto niente per iniziare la guerra.
Contestazioni giovanili e rivolte
Fu un evento europeo grandissimo, quasi mondiale perché avvenne anche in America.
I giovani contestano l'ordine politico, sociale e in generale la guerra fredda, in particolare questa fu contestazione alzata dall’entrata degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam e della primavera di Praga. Volevano quindi una rivoluzione totale senza la guerra.
La contestazione nasce dall’azione dell'università di Berkley in California dove gli studenti, stanchi della divisione dei due blocchi, decidono di fare una protesta pacifica.
In Francia usano di più la violenza, in particolare ci fu “Il maggio francese”, una rivolta alla Sorbonne, nata per degli scontri con la polizia.
La contestazione giovanile in Italia invece nacque a Torino, da studenti che chiedevano di modernizzare i programmi e la scuola. La rivolta è passata anche agli operai che volevano sorpassare i sindacati e realizzare un consiglio dei lavoratori dove partecipa un rappresentante di ogni settore della fabbrica scelto dagli operai.
Politica di distensione e accordi internazionali
Negli anni ‘70 si riprende la politica di distensione che era già stata introdotta da Kennedy.
In particolare nel 1972 con l'Accordo di Salt, in uno dei due blocchi venne deciso di ridurre le armi nucleari che già possedevano e impedirono di installarne di altre.
Nello stesso anno avviene la Conferenza ad Helsinki, in cui i due blocchi si incontrano fisicamente per la prima volta, discutono su vari argomenti e la conferenza si conclude nel 1975 e viene sancito:
→ i confini degli stati sono inviolabili
→ i diritti umani vanno tutelati
→ libertà nei rapporti commerciali
Brandt, primo ministro della Germania dell'ovest, per installare una politica di distensione si avvicina verso l’est per trovare un accordo tra le due Germanie.
Crisi petrolifera e tensioni globali
Nel 1973 ulteriori ci sono tensioni tra i due blocchi a causa della crisi petrolifera (periodo in cui hanno aumentati i prezzi del petrolio causando crisi) e nel 1979 ci fu l’invasione sovietica in Afghanistan, tanto che Ronald Reagan definisce l’URSS "impero del male”.
Gorbacev e la fine del comunismo
Nel 1985 sale al potere Gorbacev in Unione Sovietica, a causa dell'arretratezza non riesce ad andare avanti, ci fu una grave crisi, anche a causa delle tensioni, fa un patto di coesistenza pacifica nel 1986 in cui i due blocchi si impegnano a vivere insieme senza clima di terrore.
Nel 1987 questo accordo si formalizza a Reykjavik (Islanda) dove si impegnano a ridurre nettamente gli armamenti, soprattutto quelli nucleari.
La politica di Gorbacev si basa su due concetti base: ristrutturazione e trasparenza→ voleva ricostruire, "ristrutturare" il partito comunista dall'interno per eliminare la crisi e stare al passo coi tempi". Inoltre essere “trasparente” quindi garantiva le maggiori libertà fondamentali fidandosi dei partiti che salgono al potere.
Ci sono due date fondamentali in questo periodo: 1968 in cui c'è la contestazione giovanile e la fine del comunismo nel 1989 causata da vari elementi.
Nel 1978 diventa papa un polacco, Wojtyla, primo papa sovietico e attua una politica di distensione basata sulla pace; ha permesso di ottenere la liberazione della Polonia dalla sfera di influenza nel 1989 e nello stesso anno si liberano anche Ungheria e Cecoslovacchia.
L’URSS inizia ad attuare una politica di distensione verso l’America a causa dell'arretratezza delle sue industrie e questa si vede nel disastro di Cernobyl dell’86, con l’esplosione del reattore nucleare. Ci furono poi grosse conseguenze in tutt'Europa.
Caduta del Muro di Berlino e nuove repubbliche
1989 data simbolica ci fu la Caduta del Muro di Berlino, e formalmente finisce anche la divisione e la guerra fredda.
Nel 1990 si forma la Repubblica Federale Tedesca ovvero un unione di stati autonomi guidati dallo stato principale, il capo della Germania si chiama Cancellerie.
Le repubbliche baltiche si rendono autonome nel 1991. Nello stesso anno c’è un colpo di stato per togliere Gorbacev e il comunismo ma fallisce. L’URSS si scioglie e si forma la Federazione Russa con presidente Boris Eltsin poi dal 1999 Vladimir Putin.
Putin ha portato l’industria russa sul mercato mondiale.
Nuovi stati e conflitti nei Balcani
Si formano nuovi stati: Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Kazakistan.
Nel 1991 si forma la Slovenia e Croazia che erano sotto il controllo della Serbia (divisione della Jugoslavia).
I serbi non volevano dare l’indipendenza alla Bosnia, quindi fanno una “pulizia etnica” ovvero uccidere i bosniaci dal 1992 al 1995.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione politica a Praga prima della Primavera di Praga del '68?
- Chi era il presidente del partito comunista di Praga durante la Primavera di Praga?
- Quali erano le richieste della contestazione giovanile del 1968?
- Quali sono stati gli accordi raggiunti durante la Conferenza di Helsinki nel 1975?
- Cosa ha portato alla fine del comunismo nel 1989?
Praga era sotto sfera d'influenza Sovietica e aveva un regime politico di dittatura comunista.
Alexander Dubcek era il presidente del partito comunista di Praga durante la Primavera di Praga.
La contestazione giovanile del 1968 richiedeva una rivoluzione totale senza la guerra e contestava l'ordine politico, sociale e la guerra fredda.
Durante la Conferenza di Helsinki nel 1975 sono stati sanciti gli inviolabili confini degli stati, la tutela dei diritti umani e la libertà nei rapporti commerciali.
La contestazione giovanile del 1968, la politica di distensione di papa Wojtyla e la caduta del Muro di Berlino nel 1989 hanno portato alla fine del comunismo.