Concetti Chiave
- Le società segrete, come la Carboneria in Italia, furono il principale mezzo di opposizione alla Restaurazione, con l'obiettivo di ottenere indipendenza e diritti costituzionali.
- La prima ondata di moti iniziò nel 1820 in Spagna e Portogallo, con insurrezioni militari che portarono a richieste di costituzioni e divisioni territoriali come nel Regno delle Due Sicilie.
- In Piemonte, nel 1821, si tentò di passare a una monarchia costituzionale e di liberarsi dal dominio austriaco, ma l'intervento militare di Carlo Alberto infranse queste aspirazioni.
- La seconda ondata di moti nel 1830 vide la Francia trasformarsi in una monarchia costituzionale più moderna sotto Filippo D’Orléans, separandosi dalla Santa Alleanza.
- Nel 1831, in Inghilterra, si ottenne una significativa espansione dei diritti civili tramite la Reform Bill, aumentando il numero di elettori e migliorando le condizioni sociali delle classi minori.
Indice
La restaurazione e le società segrete
La Restaurazione consisteva nel ripristinare i valori e riconsegnare i beni e il trono cambiati da Napoleone.
La forma di opposizione maggiore furono le società segrete – formate da esiliati e dissidenti politici- che si espansero in tutta Europa formando una rete di connessione.
In Italia era presente la Carboneria.
Gli scopi di queste società segrete erano:
- Rendere indipendente lo stato o ottenere una costituzione tramite una insurrezione
- Far ottenere diritti ai ceti più bassi
Tuttavia le reali possibilità di raggiungere questi scopi erano pochissime, siccome essendo segrete non potevano avere l’appoggio della popolazione e avevano dei dissidi interiori notevoli.
Insurrezioni in Spagna e Italia
Nel 1820 scoppia a Cadice la prima insurrezione di truppe che si ribellano al Re di Spagna, che si ritrova obbligato a ripristinare la Costituzione presente del 1812. Si replica l’evento in Portogallo.
Nello stesso anno, nel Regno delle Due Sicilie la forma militare giura fedeltà ai ribelli. Contemporaneamente Palermo e Napoli si dividono, diventando indipendenti.
Il ruolo di Carlo Alberto
Nel 1821 il Piemonte insorge perché vuole passare a una monarchia costituzionale e conquistare l’Indipendenza Italiana eliminando i possedimenti austriaci in Italia. Il Piemonte si coalizza con la Lombardia, perché gli permette di avere l’appoggio di Carlo Alberto di Savoia, erede al trono ritenuto di impronta liberale. Cercano di indurre il sovrano a firmare la Costituzione ma il sovrano preferisce abdicare, la reggenza viene così assunta da Carlo Alberto. Inizialmente Carlo Alberto concesse la Costituzione, successivamente ritirò il suo appoggio e attaccò militarmente i patrioti.
La Santa Alleanza e le rivoluzioni
Gli stati che facevano parte della Santa Alleanza si riunirono in due congressi, a Troppau e Lubiana, dove affrontarono il problema delle rivoluzioni. Il primo ministro austriaco Metternich proponeva un intervento armato, mentre Francia e Gran Bretagna erano in totale disaccordo temendo lo scoppio di un’ulteriore rivoluzione. La soluzione fu trovata da Ferdinando I che tuttavia chiese l’intervento austriaco in Italia. Spagna e Portogallo lo chiesero nel 1824, la Russia nel 1825. La Grecia riuscì ad ottenere però l’indipendenza dai turchi grazie ai moti rivoluzionari.
La Francia e la monarchia orléanista
Inizialmente tutti i moti rimangono sopiti. Attorno al 1830 si crea una nuova fase di insurrezioni in Francia. Luigi XVIII rese la monarchia costituzionale sempre più conservatrice, spinto dai sostenitori dell’assolutismo.
I liberali, per la maggior parte borghesi, sono i leader del movimento liberale, che ottiene sempre più consenso. Il liberali appoggiano il popolo che per la prima volta elegge la salita al trono di un regnante, Filippo D’Orléans. La Francia diventa una monarchia orléanista, molto più moderna rispetto al passato e con un parlamento che aveva lo scopo di limitare il potere del sovrano. Filippo rimase in carica fino al 1848.
La Francia si chiama fuori dalla Santa Alleanza e si rifiuta di aiutare gli altri paesi nelle guerre.
Moti rivoluzionari in Emilia Romagna e Inghilterra
Nel 1831 in Emilia Romagna nascono dei moti rivoluzionari, ma non riescono a conquistare l’indipendenza. Sempre nel ’31 in Inghilterra si chiede l’espansione dei diritti, ottengono: un quasi suffragio universale, privilegi per le classi minori, bonifica dei sobborghi, e vengono aumentati i seggi elettorali tramite la Reform bill (da 450 mila a 650 mila elettori).
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali forme di opposizione alla Restaurazione?
- Cosa accadde durante la prima ondata di moti nel 1820-1821?
- Quali furono le conseguenze delle insurrezioni in Francia nel 1830?
- Quali furono i risultati dei moti rivoluzionari in Emilia Romagna nel 1831?
- Quali riforme furono ottenute in Inghilterra nel 1831?
Le principali forme di opposizione alla Restaurazione erano le società segrete, come la Carboneria in Italia, formate da esiliati e dissidenti politici con l'obiettivo di ottenere l'indipendenza o una costituzione tramite insurrezioni.
Durante la prima ondata di moti, ci furono insurrezioni in Spagna, Portogallo e nel Regno delle Due Sicilie. In Piemonte, si cercò di instaurare una monarchia costituzionale e ottenere l'indipendenza italiana, ma l'intervento austriaco e la ritirata di Carlo Alberto portarono al fallimento.
Le insurrezioni in Francia nel 1830 portarono all'elezione di Filippo D’Orléans come re, trasformando la Francia in una monarchia orléanista con un parlamento che limitava il potere del sovrano, segnando un allontanamento dalla Santa Alleanza.
I moti rivoluzionari in Emilia Romagna nel 1831 non riuscirono a conquistare l'indipendenza, ma riflettono il crescente desiderio di cambiamento politico e sociale in Italia.
In Inghilterra nel 1831, furono ottenute riforme come un quasi suffragio universale, privilegi per le classi minori, bonifica dei sobborghi e un aumento dei seggi elettorali tramite la Reform Bill, ampliando il numero di elettori da 450 mila a 650 mila.