Concetti Chiave
- La rivoluzione industriale segnò il passaggio da un'economia agricola e artigianale a una basata su fabbriche e nuove tecnologie, iniziando in Gran Bretagna e diffondendosi in Europa.
- Innovazioni nel settore tessile, come la navetta volante e la filatrice idraulica, aumentarono la produttività e permisero la costruzione di fabbriche lontano dai corsi d'acqua.
- L'industria del cotone e del ferro si espanse rapidamente, sfruttando la ventilazione delle macchine a vapore per migliorare la qualità della ghisa e promuovere l'esportazione di ferro.
- La filanda, come primo modello di fabbrica, impiegava operai per lunghe ore in condizioni difficili, contribuendo a trasformare la struttura sociale e lavorativa.
- Il trasferimento delle fabbriche vicino a risorse naturali e vie di comunicazione favorì l'urbanizzazione, ma portò a condizioni di vita difficili e nuove problematiche sociali.
Indice
- Trasformazione economica e sociale
- Lavoro a domicilio e manifatture
- Commercio e crescita demografica
- Innovazioni tecnologiche e industriali
- Sviluppo dell'industria cotoniera
- Condizioni di lavoro e vita urbana
- Problemi occupazionali e proteste
- Contributi privati e infrastrutture
- Ruolo dell'imprenditore e specializzazione
Trasformazione economica e sociale
Dalla seconda metà del XVIII agli inizi del XIX secolo la Gran Bretagna sperimentò un processo di trasformazione delle attività produttive; questo processo che dal 1830 si sarebbe esteso a tutta l' Europa segnò il passaggio dall' economia tradizionale (agricoltura e artigianato) ad un economia fondata sul sistema di fabbrica, l' impego di macchine e nuove tecnologie.
Le trasformazioni della convivenza sociale e delle abitudini di vita individuale sono considerate dagli storici, assieme alla nascita della nazione americana e la Rivoluzione francese, la fine della storia moderna e l' inizio dell' età contemporanea.
Lavoro a domicilio e manifatture
Ad inizio 700' in tutta Europa nelle aree rurali era diffuso il lavoro a domicilio; nelle pause dai campi e nella cattiva stagione molte famiglie si dedicavano all' artigianato ( Italia e Francia → si allevava il baco da seta-Fiandre → si lavoravano lino e merletti-Germania → si producevano armi e coltelli
Il mercante-imprenditore recapitava a domicilio la materia prima, ritirava il prodotto finito e lo vendeva; alcuni organizzavano veri laboratori (manifatture).Questa attività pre-industriale forniva prodotti destinati ad un mercato locale ristretto.
Commercio e crescita demografica
Durante il 700' in Gran Bretagna lo sviluppo del commercio marittimo assicurò ingenti quantità di materie prime da trasformare (cotone grezzo) e aprì mercati sempre più ampi dove vendere i prodotti finiti.
La crescita della popolazione mise a disposizione manodopera numerosa e a basso costo proveniente dalle compagne.
Le trasformazioni dell' agricoltura favorirono l' industria; con la diffusione delle enclosures (recinzioni) gran parte delle terre comuni vennero privatizzate, acquistate da pochi proprietari che avviarono imprese agricole più vaste e produttive.
I capitali per impiantare le industrie e sviluppare le applicazioni delle nuove tecnologie venivano dagli stessi imprenditori agrari e dai mercanti arricchitisi con il commercio e la tratta degli schiavi.
Assai importate fu la stabilità politica assicurata al Paese dall' equilibrio tra monarchia e Parlamento; ciò stimolò imprenditori della borghesia mercantile e dell' aristocrazia.
Il governo incoraggiò la libera iniziativa dei privati nelle vie di comunicazione; fu ristrutturata la rete stradale affidandone la gestione a privati che ne riscuotevano i pedaggi e si svilupparono i canali navigabili (trasporto materie prime).
Innovazioni tecnologiche e industriali
La vera rivoluzione fu la sostituzione del lavoro umano con quello delle macchine e le nuove tecnologie di lavorazione del ferro e del carbone.
John Kay nel 1733 ottenne il brevetto per la navetta volante; un dispositivo che permetteva il passaggio rapido del filo attraverso l' ordito aumentando la capacità produttiva del telaio.
Richard Arkwright inventò una filatrice idraulica e la installò nella sua fabbrica di filati a Derby lungo le rive del Darwent
Edmund Cartwright nel 1735 brevettò il primo telaio meccanico; il pesante macchinario trovò applicazione a Manchester grazie alla macchina a vapore di James Watt (1736-1819) che permetteva di collegare e far funzionare contemporaneamente più macchine disposte in linea riunite in una fabbrica. E ciò permise la costruzione degli impianti lontano dai fiumi, unica fonte di energia per quei tempi.
Sviluppo dell'industria cotoniera
L' industria cotoniera crebbe più di quella del lino e della lana con prodotti di buona qualità a basso prezzo; la costruzione delle macchine industriali rilanciò anche il settore siderurgico (ferro) e minerario. Ferro e carbon coke a disposizione della Gran Bretagna non erano di qualità ma la ventilazione effettuata con le macchine a vapore consentì di elevare le temperature degli altoforni; la ghisa così ottenuta poteva essere lavorata a caldo da magli e laminatoi giganteschi
Il ferro divenne un importante prodotto di esportazione.
E' il primo modello di fabbrica; di solito è un edificio in mattoni a pianta rettangolare con un alta ciminiera per disperdere i fumi.
Su due banconi paralleli lungo la sala vi erano numerosi catini con acqua a 70-80 gradi; attorno a ciascun catino un operaia gettava in acqua i bruchi morti e una spazzola meccanica li rigirava.
Bisognava poi recuperare il capo del bozzolo che unito agli altri veniva attorcigliato alla macchina; dopo 10/11 ore di lavoro un operaio produceva circa 7/8 etti di seta
La copertura è a capanna con lunghi finestroni sui muri perimetrali per illuminare le macchine e i contenitori di fibra grezza
Le operaie seguivano la torcitura, che il filato non si spezzi e che le macchine siano sempre alimentate di seta; le maestre di filanda insegnavano il lavoro alle operaie più giovani.
Condizioni di lavoro e vita urbana
Le fabbriche costruite una volta vicino al corso dei fiumi (energia idraulica) si trasferiscono vicino ai pozzi carboniferi e alle miniere di ferro per facilitare il trasporto delle materie prime pesanti.
Inoltre quando le comunicazioni via acqua furono adeguatamente sviluppate le migliori zone per gli impianti divennero le aree portuali. Lungo le coste e le regioni dell' entroterra solcate da canali navigabili.
Verso questi poli si concentrò un grande flusso di emigrazione interna ( soprattutto dalla campagna).
I contadini si adattarono al ruolo di operai dedicandosi esclusivamente alla fabbrica; inoltre il compito di assistenza al lavoro automatico della macchina non richiedeva alcuna specializzazione
Donne e bambini pagati 1/2 e 1/3 costituirono le nuove maestranze nelle fabbriche tessili; l' orario era di 12/14 ore senza forme di risarcimento contro infortuni e malattie visto la facilità nel trovare manodopera.
Le città che nascevano attorno a questi poli industriali crescevano a dismisura; case squallide e sovraffollate, prive di acqua corrente e servizi igienici, con uomini e animali (allevati come d' uso in campagna) in completa promiscuità.
In questi slums crebbe la piaga dell' alcolismo favorita dalla diffusione dei pubs (public houses) e la delinquenza anche minorile.
Per tutto il XVIII secolo la lavorazione della lana rimase il principale prodotto dell' industria tessile britannica; la presenza di allevamenti ovini in molte zone del Paese e la diffusione di laboratori artigianali non rendeva conveniente un concentramento della produzione in singoli stabilimenti
Per la seta e il cotone ,prodotti d' importazione che dovevano essere subito lavorati le cose cambiarono ed ecco i primi cotonifici a Liverpool (sbarco del cotone indiano e americano) e Manchester
Il cotone ebbe una grandissima fortuna in Europa sotto forma di prodotti di uso comune, a basso prezzo (camicie, lenzuola, biancheria personale..); tale diffusione migliorò le abitudini igieniche della popolazione in un epoca in cui il sapone era ancora costoso ( le parrucche impomatate su teste piene di pidocchi e parassiti anche delle teste coronate passarono di moda)
Problemi occupazionali e proteste
La produzione industriale implicò problemi occupazionali, visto che la meccanizzazione richiedeva un minor numero di addetti; nel 1790 i tessitori con telaio a mano incendiarono la fabbrica di Manchester dove Cartright stava sperimentando i telai meccanici ( i luddisti organizzarono altre forti proteste finché nel Ottocento il Parlamento inglese non dispose la pena di morte contro gli aderenti a questo movimento)
Contributi privati e infrastrutture
Numerosi i contributi privati nella costruzione di strade e canali navigabili; nel 1759 il duca di Bridgwater ottenne dal Parlamaneto il permesso di costruire un canali di poche miglia tra Manchester e la sua tenuta di Worsley dove vi era un giacimento carbonifero.
A fine 700' i fiumi Trent e Seven ( uno sfocia sulla costa occidentale e l' altro su quella orientale) erano collegati tra loro da canali artificiali e connessi con Oxford, il Tamigi e il porto di Londra.
Ruolo dell'imprenditore e specializzazione
Il lavoro dell' artigiano e del contadino era pesante e poco remunerativo ma dava la possibilità ad entrambe di seguire tutte le fasi del processo produttivo.
Con l' introduzione delle macchine e la diffusione delle fabbriche ciascun operaio svolgeva una mansione particolare, precisa e semplice perdendo alla lunga l' abilità allo svolgimento delle altre.
Ecco che molti contadini e artigiani assumendo il ruolo di operai persero le loro primitive abilità All' imprenditore spettava un ruolo di organizzazione; acquistare e impiantare le macchine, provvedere alla manutenzione, garantire l' approvvigionamento delle materie prime e trovare acquirenti per il prodotto finito.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali trasformazioni economiche durante la rivoluzione industriale in Gran Bretagna?
- Come influenzò lo sviluppo del settore tessile la rivoluzione industriale?
- Quali furono le conseguenze sociali della prima rivoluzione industriale?
- In che modo la rivoluzione industriale influenzò l'industria del cotone e del ferro?
- Come cambiò l'organizzazione del lavoro con l'introduzione delle fabbriche?
La rivoluzione industriale segnò il passaggio da un'economia tradizionale basata su agricoltura e artigianato a un'economia di fabbrica, con l'impiego di macchine e nuove tecnologie.
Innovazioni come la navetta volante di John Kay e il telaio meccanico di Edmund Cartwright aumentarono la produttività, mentre la macchina a vapore di James Watt permise di costruire fabbriche lontano dai fiumi.
Ci fu un grande flusso di emigrazione interna verso le aree industriali, con contadini che diventavano operai. Le condizioni di lavoro erano dure, con orari lunghi e salari bassi, e le città industriali erano sovraffollate e insalubri.
L'industria cotoniera crebbe rapidamente, superando quella del lino e della lana, mentre la produzione di ferro divenne un'importante attività di esportazione grazie alle nuove tecnologie di lavorazione.
L'introduzione delle macchine portò a una specializzazione del lavoro, con operai che svolgevano mansioni specifiche e semplici, perdendo le abilità artigianali e contadine precedenti.