Concetti Chiave
- La Prima Guerra Mondiale iniziò il 28 luglio 1914, innescata dall'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, ma aveva cause più profonde come il nazionalismo e i conflitti economici.
- Il conflitto divenne una guerra di trincea, coinvolgendo l'intera società in uno sforzo bellico totale che durò quattro anni.
- La guerra si svolse su due fronti principali: l'occidentale, con scontri tra anglo-francesi e tedeschi, e l'orientale, tra Russia, Germania e Austria.
- L'Italia, inizialmente divisa tra interventisti e neutralisti, entrò in guerra nel 1915, spinta anche da obiettivi territoriali e politici.
- La guerra terminò con la conferenza di Parigi nel 1919, che portò a trattati di pace asimmetrici, nuove strutture politiche e gravi conseguenze economiche e sociali.
Indice
L'inizio del conflitto mondiale
Scoppiò il 28 luglio 1914 in seguito all’attentato dell’arciduca Francesco Ferdinando per mano di un giovane bosniaco.
Le cause della guerra
Ma questa non fu l’unica causa del conflitto, ma ne aveva di più profonde tra le quali:
-le cause interne agli stati -> opinione pubblica favorevole alla guerra; corsa agli armamenti; sostegno dei militari e degli industriali; nazionalismo
- cause internazionali ->conflitti economici e territoriali tra le potenze d’Europa e del mondo, tra cui i conflitti nei Balcani: impero ottomano è debole, la Serbia in testa alle rivolte slave entrando in conflitto con l’Austria
La guerra totale
Si cedeva fosse una guerra breve ma si trasformo in una guerra di trincea, durata 4 anni.
A causa della durata e della mobilitazione di moti soldati venne coinvolta tutta la società, raccolta dei beni di prima necessità, operai producevano le armi, le donne sostituivano gli uomini nei posti di lavoro, fu per questo una guerra totale.I fronti della Grande guerra
La Grande guerra si svolse su due fronti, quello occidentale e quello orientale. Nel primo si scontrarono le potenze anglo francesi e tedesche e nel secondo la Russia l’impero tedesco e quello austriaco.
La posizione dell’Italia:
Interventisti : ragioni a favore della guerra-> Trento e Trieste dovevano essere liberate del dominio austriaco e annesse all’Italia, la guerra serviva per affermare l’Italia come potenza in Europa e poteva far scatenare in Italia una rivoluzione. (Nazionalisti, democratici, liberali, conservatori e industriali)
Neutralisti: la guerra faceva solo gli interessi dei grandi capitalisti, provocava un’inutile strage e l’Italia non era preparata al conflitto di tale dimensione. (Socialisti, cattolici, liberi progressisti)
Ma l’Italia entrò in guerra il 24 maggio 1915, che face un patto segreto con Gran Bretagna e Francia.
1917 anno di cambiamenti
-rivoluzione in Russia e la sua uscita dal conflitto;
-sconfitta dell’esercito italiano a caporetto, viene nominato il generale Diaz come nuovo comandante dell’esercito, fu fatta una controffensiva nel 1918
-gli stati uniti entrano in guerra a fianco dell’Intesa con la sua successiva vittoria
La conferenza di Parigi
Nel gennaio del 1919 ci fu la conferenza di Parigi nella quale vennero sanciti i trattati di pace. Vi presero parte solo i leader dei paesi vincitori. Durante questa fu affermato il principio dell’autodeterminazione dei popoli, cioè il diritto di ogni popolo di essere indipendente e di darsi istituzioni autonome, fu applicato parzialmente solo ai popoli europei; l’umiliazione della Germania, nascita di nuovi imperi multinazionali.
Le conseguenze della guerra
Le conseguenze della Grande Guerra furono: i milioni di morti, crisi economica (disoccupazione e aumento dei prezzi), crisi sociale (abitudine alla violenza), crisi politica (odio del nemico, autoritarismo)
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Prima Guerra Mondiale?
- Come si trasformò la guerra rispetto alle aspettative iniziali?
- Qual era la posizione dell'Italia riguardo alla guerra?
- Quali furono le conseguenze della Grande Guerra?
Le cause principali furono sia interne, come il nazionalismo e la corsa agli armamenti, sia internazionali, come i conflitti economici e territoriali tra le potenze europee e mondiali.
Si pensava che la guerra sarebbe stata breve, ma si trasformò in una guerra di trincea durata quattro anni, coinvolgendo tutta la società in una mobilitazione totale.
L'Italia era divisa tra interventisti, che volevano entrare in guerra per motivi nazionalisti, e neutralisti, che ritenevano la guerra inutile e dannosa. Alla fine, l'Italia entrò in guerra il 24 maggio 1915.
Le conseguenze furono devastanti, con milioni di morti, crisi economica e sociale, e una crisi politica caratterizzata da autoritarismo e odio verso il nemico.