valentinademauro
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Concetti Chiave

  • Dopo la guerra, nuovi movimenti politici emersero per affrontare i problemi sociali che i politici tradizionali non riuscivano a risolvere.
  • Il Partito Popolare Italiano, fondato da Don Luigi Sturzo, promuoveva riforme agrarie radicali, il voto alle donne e una maggiore autonomia regionale.
  • Il Partito Socialista Italiano era diviso in tre correnti: massimalista, riformista e dell’Ordine Nuovo, ciascuna con visioni diverse sulla rivoluzione e il dialogo con la borghesia.
  • Mussolini fondò i Fasci di Combattimento, un movimento che combinava idee eterogenee con elementi di nazionalismo e violenza.
  • Il programma dei Fasci di Combattimento includeva il suffragio universale, l'abolizione del Senato di nomina regia e la riduzione dell'orario di lavoro.

Indice

  1. Incapacità politica post-bellica
  2. Partito Popolare Italiano
  3. Partito Socialista Italiano
  4. I Fasci di Combattimento

Incapacità politica post-bellica

I politici del dopoguerra si dimostrarono incapaci di comunicare con le forze sociali per risolvere i problemi che la guerra aveva messo in evidenza. Apparvero così sulla scena politica numerosi nuovi movimenti, che cercarono di rispondere alle richieste delle masse.

Partito Popolare Italiano

Partito Popolare Italiano

Partito di ispirazione cattolica, fondato da Don Luigi Sturzo nel 1918.

Tra i punti più qualificativi del programma del nuovo partito:

radicale riforma agraria;

estensione del voto alle donne;

sostituzione del sistema elettorale uninominale con quello proporzionale;

maggiore autonomia locale e regionale.

Partito Socialista Italiano

Partito Socialista Italiano

Presentava 3 correnti distinte:

corrente massimalista (Serrati): sosteneva la rivoluzione proletaria in Italia e avversava ogni collaborazione con lo Stato borghese;

corrente riformista (Turati): sosteneva la trasformazione progressiva della società attraverso un piano d’azione concreto e era aperto al dialogo con l’ala progressista della borghesia;

corrente dell’Ordine Nuovo (Bordiga, Gramsci, Togliatti): sosteneva la formazione di un partito rivoluzionario, sul modello di quello creato da Lenin in Russia, che guidasse la lotta armata.

I Fasci di Combattimento

I Fasci di Combattimento

Mussolini, dopo essere stato espulso dal PSI (per le sue posizioni interventiste), era riuscito a raccogliere attorno a sé le simpatie di alcuni nazionalisti, ex combattenti e soprattutto giovani appartenenti alla media-borghesia, con l’appoggio dei quali aveva fondato i cosiddetti Fasci di Combattimento (marzo 1919).

Il programma del nuovo movimento, detto di San Sepolcro, prevedeva:

l’instaurazione delle repubblica con ampie autonomie regionali;

il suffragio universale esteso anche alle donne;

l’istituzione del referendum popolare;

l’abolizione del Senato di nomina regia;

il pagamento dei debiti dello Stato da parte dei più abbienti;

le concessioni delle organizzazioni operaie;

la riduzione dell’orario di lavoro.

Il programma quindi raccoglieva una serie di posizioni eterogenee e generiche che facevano del partito di Mussolini, un movimento molto duttile.

Tuttavia comparivano già allora elementi comuni, che sarebbero rimasti invariati, ovvero il nazionalismo, l’esaltazione dell’azione individuale e della violenza.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali punti del programma del Partito Popolare Italiano fondato da Don Luigi Sturzo?
  2. Il programma del Partito Popolare Italiano includeva una radicale riforma agraria, l'estensione del voto alle donne, la sostituzione del sistema elettorale uninominale con quello proporzionale e una maggiore autonomia locale e regionale.

  3. Quali erano le tre correnti principali all'interno del Partito Socialista Italiano?
  4. Le tre correnti principali erano la corrente massimalista di Serrati, che sosteneva la rivoluzione proletaria; la corrente riformista di Turati, che promuoveva una trasformazione progressiva della società; e la corrente dell’Ordine Nuovo di Bordiga, Gramsci e Togliatti, che sosteneva la formazione di un partito rivoluzionario.

  5. Quali erano gli elementi comuni nel programma dei Fasci di Combattimento di Mussolini?
  6. Gli elementi comuni nel programma dei Fasci di Combattimento includevano il nazionalismo, l'esaltazione dell'azione individuale e della violenza, nonostante il programma contenesse posizioni eterogenee e generiche.

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