Concetti Chiave
- I movimenti socialisti emersero per modificare la legislazione a favore delle classi lavoratrici, promuovendo una distribuzione equa della ricchezza.
- Il cartismo britannico del 1833 fu un precursore del socialismo, chiedendo miglioramenti nelle condizioni lavorative e il suffragio universale.
- I socialisti criticavano la società industriale borghese, sottolineando che le libertà civili e politiche erano riservate a una minoranza borghese.
- Charles Fourier e Robert Owen criticarono la società esistente, proponendo comunità produttive e proprietà cooperativa per ridurre lo sfruttamento.
- Alcuni socialisti, come Proudhon, rifiutavano sia la proprietà privata che collettiva statale, mentre altri sostenevano la necessità di una rivoluzione.
Indice
L'ascesa dei movimenti politici
Accanto ai sindacati, le cui rivendicazioni erano di tipo soprattutto economico, sorsero presto movimenti politici e poi partiti che si proponevano di modificare la legislazione in senso favorevole alle classi lavoratrici, in modo da garantire anche una più equa distribuzione della ricchezza e del potere. In Gran Bretagna, uno dei primi movimenti di questo tipo fu il cartismo, che nel 1833 presentò al parlamento una "carta" firmata da 250000 persone in cui si chiedevano il miglioramento delle condizioni di lavoro e il suffragio universale. Da questo movimento si sviluppò il socialismo.
Critica alla società borghese
Esso partiva da una valutazione della società industriale e liberale borghese. Secondo i socialisti, essa non aveva realizzato le promesse di libertà e uguaglianza in nome delle quali si era opposta all'Antico regime. Nelle società liberali esistevano sia diritti civili che politici, ma essi riguardavano solo una minoranza della popolazione, appunto la borghesia. I socialisti sottolineavano come le libertà individuali e l'uguaglianza civile costituissero una condizione puramente teorica per chi viveva nello sfruttamento. Pensavano che il principio di uguaglianza politica fosse insufficiente: i più poveri, anche se avessero posseduto il diritto di voto, non avrebbero potuto scegliere in modo veramente libero fintanto che non avessero cambiato la propria condizione sociale. Ritenevano dunque che tali principi potessero essere raggiunti solo raggiungendo l'uguaglianza sociale.
Proposte socialiste alternative
All'inizio, la parola d'ordine socialista fu lanciata da alcuni intellettuali e imprenditori che partivano da una critica della società esistente: il francese Charles Fourier voleva sostituire alla società industriale, dominata dallo sfruttamento, dallo spreco, dal lavoro coatto, una società basata su grandi comunità produttive, dette falansteri, in cui ciascuno trovasse il necessario per vivere e le mansioni venissero svolte a rotazione.
Influenza di Owen e Proudhon
L'imprenditore Robert Owen tentò di dimostrare che sostituendo alla proprietà privata la proprietà cooperativa si sarebbe non solo diminuito lo sfruttamento, ma anche migliorata la produzione. Questi due progetti, anche se fallirono, esercitarono influenza anche in Gran Bretagna e Francia. Grande seguito ebbe la dottrina dell'economista Pierre-Joseph Proudhon, il quale rifiutava sia l'idea della proprietà privata sia quella della proprietà collettiva statale, e pensava che i lavoratori dovessero associarsi per gestire in comune le aziende industriali.
Rivoluzione e proprietà collettiva
In queste teorie la costruzione di una società alternativa non prevedeva una rivoluzione; al contrario, altri socialisti ritenevano che una rivoluzione fosse necessaria per espropriare la classe dominante dalla proprietà dei mezzi di produzione e introdurre la proprietà collettiva.
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini del socialismo e come si sviluppò inizialmente?
- Quali critiche mossero i socialisti alla società industriale e liberale borghese?
- Quali furono alcune delle proposte iniziali dei socialisti per una società alternativa?
Il socialismo si sviluppò dai movimenti politici che miravano a modificare la legislazione a favore delle classi lavoratrici, come il cartismo in Gran Bretagna nel 1833. Questo movimento chiedeva il miglioramento delle condizioni di lavoro e il suffragio universale, ponendo le basi per il socialismo.
I socialisti criticarono la società industriale e liberale borghese per non aver realizzato le promesse di libertà e uguaglianza, sottolineando che i diritti civili e politici erano riservati a una minoranza borghese e che l'uguaglianza politica era insufficiente senza un cambiamento delle condizioni sociali.
Charles Fourier propose una società basata su comunità produttive chiamate falansteri, mentre Robert Owen suggerì la proprietà cooperativa per ridurre lo sfruttamento. Pierre-Joseph Proudhon rifiutava sia la proprietà privata che quella statale, proponendo che i lavoratori gestissero le aziende industriali in comune.