Concetti Chiave
- La Costituzione italiana è una repubblica democratica e parlamentare, basata sulla separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario.
- Il Parlamento bicamerale, eletto a suffragio universale, ha un ruolo centrale, eleggendo il Capo dello Stato e nomina del Presidente del Consiglio e ministri.
- La Corte costituzionale, istituita per garantire la legalità costituzionale, entra in vigore solo nel 1956, con ritardi nell'attuazione della Costituzione.
- Le elezioni del 18 aprile 1948 furono cruciali, con contrapposizione tra DC e Fronte democratico popolare, influenzate da USA e Chiesa.
- L'anticomunismo divenne un tema predominante, mettendo in secondo piano le questioni nazionali e definendo il posizionamento internazionale dell'Italia.
Indice
Caratteristiche della repubblica italiana
Se ne descrivono anzitutto i caratteri:
- Repubblica democratica e parlamentare a base rappresentativa imperniata sulla separazione dei poteri: legislativo/Parlamento, esecutivo e giudiziario;
- Ruolo centrale del Parlamento bicamerale eletto a suffragio universale con sistema proporzionale: spetta al Parlamento l’elezione del Capo dello Stato, a cui compere la promulgazione delle leggi, la noma del Presidente del Consiglio e dei ministri, il potere di sciogliere le camere e indire nuove elezioni;
- Potere esecutivo al governo subordinato alle camere;
- Potere giudiziario alla magistratura, indipendente dagli altri poteri: il CSM;
- Creazione della Corte costituzionale (non entra subito in vigore): garantire la legalità costituzionale giudicando il comportamento degli organi fondamentali dello Stato e la conformità delle leggi alla Costituzione, adeguare alle norme costituzionali la legislazione fascista e prefascista.
La Corte entrerà in vigore solo nel 1956 e i governi DC ritardarono l’attuazione della Costituzione, che rimase non attuata o disapplicata in varie parti qualificanti;
- Istituto del referendum;
- Le regioni (volontà di decentramento DC) e regioni a “Statuto speciale”;
- Il lavoro come fondamento della Repubblica.
Elezioni del 18 aprile 1948
Le elezioni del 18 aprile 1948 Sono le elezioni più importanti, significative della storia italiana perché si è convinti di essere davanti ad una svolta decisiva ed epocale infatti l’atmosfera è tesissima. Si affrontano due schieramenti rigidamente contrapposti:
Contrapposizione politica e influenze esterne
- DC: convogliare sulle sue liste voti dell’elettorato moderato e conservatore;
- Il Fronte democratico popolare (le sinistre): Comunisti e socialisti;
- La campagna elettorale è durissima e diventa una sorta di referendum pro o contro il comunismo;
- La DC sfrutta a fondo la paura dei ceti medi per una vittoria comunista, avvalendosi largamente dell’appoggio USA e Chiesa;
- Gli USA utilizzano l’arma del ricatto alimentare: minaccia di sospendere gli aiuti economici in caso di vittoria del Fronte;
- La Chies intervenne massicciamente con le armi spirituali, in misura superiore rispetto a quanto avrebbe poi fatto per le successive tornate elettorali, lanciando una crociata anticomunista;
- Nel tema della scelta di campo, USA o URSS, diventa predominante questa crociata pro o contro il comunismo rispetto a questioni nazionali che invece vengono lasciate in secondo piano. Queste sono elezioni fondamentali per il posizionamento italiano a livello internazionale e le istanze più sentite dalla popolazione vengono messe in secondo piano.
Politica estera e transizione storica
I temi di politica estera ovvero la scelta di campo USA-URSS presero il sopravvento sui temi interni. L’anticomunismo fu rafforzato dalla presa di potere col la forza dei comunisti in Cecoslovacchia a febbraio. Si arriva ad una conclusione della transizione tra l’Età fascista e l’Età repubblicana senza però attuare una cesura e per questo poi, anche se già inizia quando la DC va al governo alla fine del ‘45, è un trionfo e si svilupperanno i miti del bravo italiano e l’idea dell’italiano buono contro il tedesco malvagio quindi inizia e si struttura quella non volontà italiana di fare i conti con gli italiani.
Domande da interrogazione
- Quali sono i caratteri principali della Costituzione italiana del Novecento?
- Qual è stato il ruolo delle elezioni del 18 aprile 1948 nella storia italiana?
- Come influirono gli USA e la Chiesa nelle elezioni del 1948?
- Quali furono le conseguenze della transizione tra l'Età fascista e l'Età repubblicana?
La Costituzione italiana è una repubblica democratica e parlamentare basata sulla separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il Parlamento bicamerale, eletto a suffragio universale con sistema proporzionale, ha un ruolo centrale. Il potere esecutivo è subordinato alle camere, mentre il potere giudiziario è indipendente. È stata creata la Corte costituzionale per garantire la legalità costituzionale.
Le elezioni del 18 aprile 1948 sono considerate le più importanti e significative della storia italiana, segnando una svolta decisiva. Due schieramenti contrapposti, la DC e il Fronte democratico popolare, si affrontarono in una campagna elettorale dura, vista come un referendum pro o contro il comunismo. La DC sfruttò la paura del comunismo e ricevette supporto dagli USA e dalla Chiesa.
Gli USA minacciarono di sospendere gli aiuti economici in caso di vittoria del Fronte democratico popolare, utilizzando il ricatto alimentare. La Chiesa intervenne massicciamente con una crociata anticomunista, influenzando l'elettorato con armi spirituali in misura superiore rispetto alle elezioni successive.
La transizione tra l'Età fascista e l'Età repubblicana si concluse senza una cesura netta. Nonostante l'inizio del governo DC nel 1945, si svilupparono miti come quello del "bravo italiano" e l'idea dell'italiano buono contro il tedesco malvagio, riflettendo una mancata volontà italiana di fare i conti con il passato.