Concetti Chiave
- La NATO, fondata nel 1947 a Washington, è un'organizzazione creata durante la Guerra Fredda per contrastare la potenza sovietica.
- L'obiettivo principale della NATO è garantire la pace e la sicurezza tra gli Stati membri, promuovendo la cooperazione economica e la mutua assistenza.
- La struttura organizzativa della NATO include il Consiglio dell'Atlantico del Nord, il Comitato dei piani di difesa e il Gruppo dei piani nucleari, con decisioni prese all'unanimità.
- Nel tempo, la NATO ha evoluto il suo ruolo strategico, specialmente dopo la Guerra Fredda, lanciando iniziative come il Partenariato per la Pace per collaborare con ex membri del Patto di Varsavia.
- Attualmente, la NATO si impegna in missioni di pace e gestione delle crisi, intervenendo in aree come i Balcani e l'Afghanistan, e affrontando nuove minacce come il terrorismo.

Indice
Cos’è la NATO e quando è stata fondata
L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord fu firmata a Washington nel 1947, nata dalla Guerra Fredda.
Dopo la sconfitta della Germania, il mondo si divise in due blocchi che opponevano gli USA e l’URSS con i loro rispettivi alleati. Pertanto, l’Alleanza Atlantica era destinata a contrastare la potenza sovietica. Oggi la NATO (North Atlantic Treaty Organization) o OTAN (Organisation du Traité de l’Atlantique du Nord), include 29 membri. Inizialmente comprendeva il Belgio, il Canada, la Danimarca, gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito, l’Islanda, l’Italia, il Lussemburgo, la Norvegia, i Paesi Bassi e il Portogallo. Nel 1952, entrarono in essa anche la Grecia e la Turchia poi, negli anni, si aggiunse la Germania dell’Ovest, la Spagna, l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Bulgaria, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia, l’Albania, la Croazia e il Montenegro. Tutti questi Paesi ne fanno parte con lo scopo di salvaguardare la pace e la sicurezza e di sviluppare la stabilità e il benessere degli Stati dell’Atlantico del Nord. L’origine del patto é molteplice. Essa si ritrova nel pensiero del presidente americano Truman, motivato dallo sviluppo delle guerriglie nazionaliste sostenute dalle truppe sovietiche, a volte in direzione comunista. Questi fatti contribuirono a far uscire gli USA dal loro tradizionale isolazionismo a favore di una solidarietà militare nel mondo occidentale.
Scopo della NATO
D’altra parte, gli Europei avevano il desiderio di legarsi con un patto durevole agli USA. Inoltre, quando l’Unione Sovietica creò il Kominform, visti gli scioperi comunisti in Italia e Francia e il blocco di Berlino, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Lussemburgo, che già avevano costituito il Patto di Bruxelles, decisero di allargare l’Alleanza ad altri Paesi ad altri Paesi europei, agli USA e al Canada. Lo spirito e gli scopi dell’Alleanza sono esposti nel preambolo in cui si parla di libertà dei popoli, di giustizia, di cooperazione economica, di rifiuto della forza per risolvere i conflitti, salvo in caso di legittima difesa. La Nato ha lo scopo di assicurare la mutua assistenza e la cooperazione economica. Pertanto, l’organizzazione ha scopi puramente difensivi e dissuasivi e nel caso di aggressione, essa può sempre contare sulla protezione americana. Tuttavia, la fabbricazione da parte della Russia di missili a gettata intercontinentale, ha spinto la NATO ad adottare condizioni nuovi finalizzate all’impegno di Forze Armate.
Per approfondimenti sullo scopo della Nato vedi qui
Organizzazione interna della NATO
Dal punto di vista strutturale, la NATO comprende il Consiglio dell’Atlantico del Nord, composto da tutti gli aderenti al patto, in cui ogni Stato ha il diritto di veto perché le decisioni devono essere prese all’unanimità. Si tratta dell’organo decisionale supremo. Esso è presieduto dal segretario generale, la cui funzione è contemporaneamente militare e civile. Esiste anche il Comitato dei piani di difesa che ha il compito di fornire degli orientamenti alle autorità militari. Inoltre è attivo anche il Gruppo dei piani nucleari, composto da tutti i rappresentanti degli Stati membri, ad eccezione della Francia. Si tratta di un organismo consultivo che si occupa di tutte le questioni relative al ruolo delle forze nucleari nel quadro delle politiche di sicurezza e di difesa.
Evoluzione della NATO
La posizione della Francia è particolare. Nel 1966, con il generale de Gaulle la Francia uscì dalla Nato. Questa decisione rispondeva ad un duplice obiettivo: riconquistare l’indipendenza militare e politica e di non lasciarsi trascinare dagli Stati Uniti in un conflitto che non avrebbe coinvolto la Francia. Dopo tre decenni, la posizione della Francia si è modificata. Senza che le forze francesi siano in permanenza integrate nella NATO, i rappresentanti della Francia sono ritornati a far parte del Consiglio dei ministri della Difesa e del Comitato militare dal 1994. Due anni dopo il Capo dello Stato maggiore francese dichiarò che la Francia era pronta ad aderire ad una nuova struttura militare dell’Alleanza atlantica. L’anno seguente gli Stati Uniti rifiutarono di attribuire ad un europeo il comando regionale per il sud dell’Europa (Napoli) per cui i progressi fatti furono annullati. La fine della guerra, il crollo del muro di Berlino e lo sfaldamento dell’Unione Sovietica costrinsero la Nato ad interrogarsi sul suo ruolo effettivo. Fu così che la Guerra del Golfo e il conflitto nella ex-Jugoslavia imposero una revisione della sua dottrina strategica e una ristrutturazione delle sue forze. In Europa, la NATO manifestò la volontà di lanciare un processo di cooperazione con gli ex-membri del Patto di Varsavia e a tal fine furono creati due organismi nuovi:
- Il Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico con lo scopo di offrire un confronto riguardante le questioni politiche e la sicurezza in vista di un rinforzo della cooperazione fra tutti gli Stati europei, comprese le repubbliche dell’ex URSS;
- Il Partenariato per la Pace o PPP, creato e proposto ai paesi della vecchia Europa comunista.
Gli ex Paesi comunisti si impegnavano a rispettare e a difendere i principi del diritto internazionale e gli obblighi posti dalla carta dell’ONU e a uniformarsi ai principi proclamati dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948. In cambio, essi devono essere associati ad alcune esercitazioni militari della Nato e accettare lo scambio di personale militare. In alcuni casi, possono essere coinvolti in operazioni di mantenimento della pace. In pratica, il PPP è una sorte di anticamera della NATO. Infatti, nel 1999, la Polonia, l’Ungheria e la Repubblica Ceca hanno lasciato il PPP per entrare nell’Alleanza atlantica. Qualche anno dopo sono state seguite da Bulgaria, Lituania, Lettonia e Estonia, dalla Romania, dalla Slovacchia e dalla Slovenia. Il loro esempio è stato seguito dalla Croazia, dall’Albania, dalla Macedonia e dal Montenegro.
Ruolo attuale della NATO
A questo punto, ci possiamo chiedere quale sia il ruolo della NATO attuale nel mantenimento della pace. La NATO non è mai intervenuta militarmente nel momento delle tensioni più vive fra il blocco americano e quello sovietico. Paradossalmente, lo ha fatto soltanto quando l’obiettivo di far fronte alla minaccia sovietica è scomparso e quando di fronte le si sono aperte delle missioni nuove per mantenere la pace e gestire le crisi con paesi che non fanno parte della Nato stessa, oppure con altri organismi internazionali. Dalla fine della Guerra Fredda, il primo intervento è avvenuto contro la Serbia, a seguito della autorizzazione accordata dal Consiglio di sicurezza dell’ONU. Questa è stata la sua prima operazione con dei paesi non membri dell’organizzazione. Successivamente è stata la volta dell’intervento in Kosovo e in Macedonia e infine in Afganistan. Dopo l’attentato dell’11 settembre 2001 e a seguito del summit di Praga dell’anno successivo, per mantenere la sicurezza, l’ONU ha iniziato a farsi carico della minaccia terroristica.
Per quanto riguarda l’Europa, al termine della Guerra Fredda, le cose sono cambiate, anche al seguito del rientro francese. Infatti, gli Americani non considerano più l’Europa come una concorrente, ma come il mezzo per rafforzare il legame transatlantico su di una base più equilibrata.
Per approfondimenti sul ruolo attuale della Nato vedi qui
Domande da interrogazione
- Quando è stata fondata la NATO e quali erano i suoi membri iniziali?
- Qual è lo scopo principale della NATO?
- Come è strutturata internamente la NATO?
- Quali cambiamenti ha subito la NATO nel tempo?
- Qual è il ruolo attuale della NATO nel mantenimento della pace?
La NATO è stata fondata nel 1947 a Washington, inizialmente includendo Belgio, Canada, Danimarca, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi e Portogallo.
Lo scopo principale della NATO è di salvaguardare la pace e la sicurezza, sviluppare la stabilità e il benessere degli Stati dell'Atlantico del Nord, e assicurare la mutua assistenza e cooperazione economica.
La NATO è strutturata con il Consiglio dell’Atlantico del Nord come organo decisionale supremo, presieduto dal segretario generale, e include il Comitato dei piani di difesa e il Gruppo dei piani nucleari.
La NATO ha subito cambiamenti significativi, come l'uscita e il rientro della Francia, l'espansione dei membri, e l'adattamento a nuove minacce come la fabbricazione di missili intercontinentali da parte della Russia.
Attualmente, la NATO si occupa di mantenere la pace e gestire crisi con paesi non membri e altri organismi internazionali, intervenendo in conflitti come quelli in Serbia, Kosovo, Macedonia e Afghanistan.