Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Dopo la seconda guerra mondiale, Berlino fu divisa in quattro zone, ognuna controllata da una potenza alleata, sotto la supervisione del Consiglio di Controllo alleato.
  • Il conflitto tra le zone occidentali e sovietiche portò alla divisione amministrativa e nei trasporti, culminando nel blocco sovietico del 1948-1949.
  • La divisione definitiva di Berlino sancì due modelli sociali opposti: il capitalismo a ovest e il comunismo a est, con un esodo massiccio verso ovest.
  • Nel 1961, nonostante le dichiarazioni contrarie, fu costruito il Muro di Berlino per fermare le fughe verso l'Ovest, creando una "striscia della morte".
  • A Berlino Est, la vita era difficile con un'economia della scarsità, vigilanza della Stasi e restrizioni su informazioni provenienti dall'Ovest.

Indice

  1. La divisione di Berlino
  2. Il blocco sovietico e la spartizione
  3. La nascita delle due Germanie
  4. La costruzione del muro di Berlino
  5. La vita a Berlino est

La divisione di Berlino

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel quadro dell’occupazione dell’ex capitale del Reich, Berlino assunse una posizione del tutto particolare. Chiusa come un’enclave nell’ambito della zona sovietica, la città fu divisa in quattro zone, affidate ciascuna a una delle potenze occupanti e poste sotto diretto del Consiglio di Controllo alleato che costituiva il vertice dell’organizzazione interalleata della Germania occupata.

Come le altre quattro parti in cui era diviso il territorio tedesco, anche l’amministrazione di Berlino subì il contraccolpo delle relazioni tra le grandi potenze; infatti, il conflitto tra le zone occidentali e la zona sovietica incise direttamente sulla città che fu costretta a subire la spartizione sia in ambito amministrativo che nei trasporti. I passaggi frontiera da Berlino est a Berlino ovest erano soltanto sei e gli aeroporti erano presenti nella parte ovest.

Il blocco sovietico e la spartizione

Essa visse con il blocco sovietico del periodo giugno1948-maggio 1949, uno fra gli episodi culminanti della guerra fredda. La fine del blocco di Berlino non comportò il ripristino di un’amministrazione congiunta, bensì sanzionò la spartizione definitiva della città, il cui settore orientale fu progressivamente aggregato, di fatto, alla Repubblica Democratica Tedesca. Invece, i tre settori occidentali furono assimilati alla Repubblica Federale con un regime particolare che non comportava l’estensione all’ex-capitale della sovranità della Repubblica Federale Tedesca (o RFT) e faceva salvi i diritti d’intervento delle tre potenze occidentali (Stati Uniti d’America, Gran Bretagna e Francia). In definitiva, nessuno degli obiettivi comuni dell’occupazione della Germania fu portato conclusione. Essi erano l’abolizione del nazismo, l’eliminazione della concentrazione della grande industria, la smilitarizzazione della Germania.

L’unico atto politico finalizzato a obbligare la Germania a rispondere delle sue responsabilità fu il processo di Norimberga, tenutosi fra il novembre 1945 e il novembre 1946.

La nascita delle due Germanie

Negli anni seguenti, le due parti della città si svilupparono in funzione di due modelli sociali ben distinti e contrapposti: quello capitalista a ovest e quello comunista a est. Nel 1949, quando fu formalizzata la nascita di due Germanie ben distinte, iniziò un massiccio esodo di cittadini tedeschi da est verso ovest e nel 1952, Berlino diventò la principale porta che permetteva un passaggio.

La costruzione del muro di Berlino

Nel giugno 1961, il segretario del Partito comunista e presidente del Consiglio della Deutsche Demokratische Republik, usò per la prima volta il termine “Mauer” (= muro), durante una incontro internazionale con i giornalisti, precisando che nessuno avrebbe avuto l’intenzione di erigere un muro per impedire l’esodo. Ma i fatti non andarono proprio così perché due mesi, nell’agosto dello stesso anno, la polizia e l’esercito della Germania est costruirono in un batter d’occhio e nella notte fra il 12 e il 13, un’imponente barriera lunga 43 chilometri cui si aggiunsero ben 156 chilometri di filo spinato. Le strade che correvano lungo il nuovo confine furono dissestate e quindi rese impraticabili. Nel giugno dell’anno successivo, fu costruito un secondo muro all’interno della frontiera orientale, creando così la tristemente famosa “striscia della morte”. Numerosi furono i cittadini berlinesi che persero la vita nel tentativo di passare dalla zona est alla zona ovest anche perché fu dato ordine di sparare a vista.

La vita a Berlino est

Come viveva la gente comune a Berlino est? Tutto si basava sull’economia della scarsità. Nonostante l’evidente propaganda del governo della DDR, non possiamo nascondere i grandi problemi economici del paese e l’insoddisfazione dei cittadini sempre più crescente. I generi alimentari non mancavano, ma era necessario fare delle lunghe code davanti ai negozi e non sempre era garantito che, giunto il proprio turno, ci fosse ancora merce disponibile. La Stasi, o polizia segreta, era presente ovunque con delle intercettazioni. Nella volontà del Governo, Berlino doveva costituire una sorta di vetrina dell’ideologia e del mondo socialista ed è per questo che l’ingresso dei turisti occidentali non era contrastato. Ufficialmente, si diceva che il muro sarebbe servito a difendere la popolazione dalle pericolose teorie fasciste e capitaliste. In realtà fu un mezzo per contrastare le continue fughe di lavoratori verso l’Ovest, dove si viveva meglio, si poteva guadagnare di più e dove, soprattutto era garantita la libertà. Esistevano anche mezzi tecnologici che impedivano di ricevere notizie via radio o via TV provenienti da Berlino Ovest.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione di Berlino dopo la seconda guerra mondiale?
  2. Berlino fu divisa in quattro zone, ciascuna affidata a una delle potenze occupanti, e divenne un'enclave nella zona sovietica, influenzata dalle tensioni tra le grandi potenze.

  3. Quali furono le conseguenze del blocco sovietico su Berlino?
  4. Il blocco sovietico portò alla spartizione definitiva della città, con il settore orientale aggregato alla Repubblica Democratica Tedesca e i settori occidentali assimilati alla Repubblica Federale Tedesca.

  5. Come si svilupparono le due parti di Berlino dopo la divisione?
  6. Le due parti si svilupparono secondo modelli sociali distinti: il capitalismo a ovest e il comunismo a est, con un esodo massiccio di cittadini da est verso ovest.

  7. Quali furono le condizioni di vita a Berlino Est?
  8. A Berlino Est, la vita era caratterizzata da un'economia di scarsità, lunghe code per i generi alimentari, e una forte presenza della Stasi, nonostante la propaganda governativa.

  9. Qual era lo scopo ufficiale del Muro di Berlino secondo il governo della DDR?
  10. Ufficialmente, il muro serviva a difendere la popolazione dalle teorie fasciste e capitaliste, ma in realtà mirava a impedire le fughe verso l'Ovest.

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