Concetti Chiave
- La massoneria ha svolto un ruolo significativo durante e dopo la morte di Giuseppe Mazzini, con cerimonie e commemorazioni per onorare la sua memoria.
- Nel giorno dei funerali di Mazzini, un significativo corteo massonico ha cercato di appropriare la sua figura, suggerendo una sua affiliazione tramite simboli e cerimonie.
- La massoneria ha celebrato Mazzini come un padre della patria, mantenendo viva la sua memoria attraverso monumenti, pubblicazioni e commemorazioni annuali.
- Il dibattito sull'appartenenza di Mazzini alla massoneria è stato acceso nel Novecento, con posizioni contrastanti tra studiosi cattolici e figure massoniche.
- Nonostante le strette relazioni di Mazzini con i massoni, non ci sono prove definitive della sua iniziazione nell'ordine massonico.
Indice
- Rapporti tra Mazzini e la massoneria
- Cerimonie e commemorazioni massoniche
- Dibattito sull'appartenenza di Mazzini
Rapporti tra Mazzini e la massoneria
In questo appunto di storia contemporanea si descrivono quali furono i rapporti tra il grande patriota italiano Giuseppe Mazzini e la massoneria. Si descrive in maniera particolare il culto di Giuseppe Mazzini dopo la sua morte e il dibattito storiografico sull'effettiva appartenenza di Giuseppe Mazzini alla massoneria.
Per capire quali rapporti esistevano tra Giuseppe Mazzini e la massoneria, è utile partire dalla data della sua morte: il 10 marzo 1872. I massoni erano coloro che assistettero Giuseppe Mazzini negli ultimi istanti di vita o che accorsero a Pisa nelle ore successive. Le due principali obbedienze massoniche d’Italia, il Grande Oriente d’Italia guidato da Giuseppe Mazzoni e il Supremo Consiglio del rito scozzese di Palermo guidato da Federico Campanella, decisero di onorare Giuseppe Mazzini mobilitando tutte le logge e invitandole a prendere il lutto per sette sedute consecutive.

Cerimonie e commemorazioni massoniche
Il 17 marzo 1872, nel giorno dei funerali, a Roma si svolse una cerimonia che vide la presenza di oltre seicento massoni vestiti di nero e con il fiocco del lutto al braccio sinistro. Fu così esplicito il tentativo massonico di appropriarsi della figura di Giuseppe Mazzini, indicandolo come vero e proprio affiliato. Inoltre, il 10 marzo 1874 venne inaugurato ad opera dei massoni il sepolcro destinato ad accogliere le spoglie di Mazzini, la cui tomba richiamava l’architettura massonica. La massoneria rappresentò la figura di Giuseppe Mazzini come padre della patria e come libero muratore.
La memoria di Mazzini divenne un vero e proprio culto per la massoneria, tanto da celebrare il 10 marzo una sorta di Memorial Day, il giorno dedicato alla commemorazione dei fratelli defunti. Un altro elemento importante fu il diffuso utilizzo del nome Mazzini per nominare le varie logge. Un altro strumento di cui la massoneria si avvalse per mantenere viva la memoria di Mazzini fu pubblicarne le opere e l’edificazione di monumenti, medaglie e lapidi a lui dedicati. Nel 1905 il centenario mazziniano venne celebrato con il conio di una moneta, che davanti recava il profilo di Mazzini e nella parte retrostante invece recava una corona con su scritto Libertà, uguaglianza, fratellanza.
Dibattito sull'appartenenza di Mazzini
Fra l’inizio del Novecento e il 1925 si aprì un dibattito intorno alla questione dell’effettiva appartenenza di Giuseppe Mazzini alla massoneria. Gli studiosi di area cattolica accreditano con certezza l’affiliazione di Giuseppe Mazzini alla massoneria, perché vedevano nella massoneria la causa del moto risorgimentale. Giuseppe Leti, un massone che ricoprì importanti cariche nel Grande Oriente d’Italia, nella sua opera chiamata Carboneria e Massoneria nel Risorgimento italiano, data alle stampe nel 1925, negò che Mazzini fosse mai stato iniziato alla massoneria, nonostante avesse avuto delle collaborazioni. Anche Ernesto Nathan sottolineò che ci fu un’amichevole e stretta corrispondenza tra Mazzini e le Logge italiane e i massoni più influenti. Era evidente come Mazzini non fosse iscritto all’ordine massonico, ma aveva ottime relazioni con i dirigenti massoni.
Domande da interrogazione
- Quali furono i rapporti tra Giuseppe Mazzini e la massoneria dopo la sua morte?
- Come la massoneria ha mantenuto viva la memoria di Giuseppe Mazzini?
- Qual era la posizione degli studiosi cattolici riguardo all'appartenenza di Mazzini alla massoneria?
- Cosa sosteneva Giuseppe Leti riguardo all'affiliazione di Mazzini alla massoneria?
Dopo la morte di Mazzini, la massoneria italiana cercò di appropriarsi della sua figura, onorandolo con cerimonie e commemorazioni, e rappresentandolo come un affiliato e padre della patria.
La massoneria ha mantenuto viva la memoria di Mazzini attraverso la celebrazione di cerimonie commemorative, la pubblicazione delle sue opere, e l'edificazione di monumenti e lapidi a lui dedicati.
Gli studiosi cattolici erano certi dell'affiliazione di Mazzini alla massoneria, vedendola come la causa del moto risorgimentale.
Giuseppe Leti negava che Mazzini fosse mai stato iniziato alla massoneria, nonostante le sue collaborazioni e buone relazioni con i dirigenti massoni.