beatriceinnaro
Ominide
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Nel dibattito della Costituente, scontri sulla riapplicazione del Concordato di Mussolini dividono le forze politiche, con Togliatti che appoggia l'articolo 7.
  • La scissione di Palazzo Barberini nel 1947 porta alla nascita del Partito socialdemocratico di Saragat, modificando gli equilibri politici italiani.
  • Il governo De Gasperi, filoamericano, segna l'inizio del centrismo in Italia, escludendo socialisti e comunisti.
  • Le elezioni del 1948 vedono un confronto acceso tra DC e Fronte Popolare, con la vittoria schiacciante della DC di De Gasperi.
  • L'Italia aderisce alla NATO, provocando tensioni politiche e sociali e alimentando il confronto tra governo e sinistre.

Indice

  1. Scontro sulla costituzione
  2. Divisioni nel partito socialista
  3. Elezioni del 1948
  4. Centrismo e tensioni sociali

Scontro sulla costituzione

Nel dibattito della Costituente, c'è uno scontro che investe principalmente la sinistra sull'approvazione dell’articolo 7. I socialisti, traendo origine da una cultura laica e anticlericale, si oppongono alla riapplicazione nella costituzione repubblicana del Concordato di Mussolini. Togliatti, però, accetta partendo dal concetto che l'Italia è un paese principalmente cattolico e, alla ricerca di sempre più consenso, appoggia l'articolo 7, che rimarrà così fino a Bettino Craxi. Sul tema dell'Erp e sull'adesione al Piano Marshall si critica ampiamente, rendendosi conto che dietro ad esso c'è un disegno politico più ampio per legare l'Italia e gli altri paesi europei all'America.

Divisioni nel partito socialista

Il governo si richiama al Comitato di Liberazione nazionale, ma al suo interno c'è un'ampia spaccatura. Il partito socialista, in particolare è diviso in due aree. Una è l'area di Pietro Nenni, favorevole al mantenimento dell'accordo con i comunisti per arrivare al Fronte popolare e contrapporsi ai partiti borghesi che avrebbero portato alla neutralità italiana, equidistante sia dall'unione Sovietica che dagli Stati Uniti. L'altra area è guidata da Giuseppe Saragat, ex esponente del Partito Socialista Unitario di Matteotti e uomo di grande cultura, che rappresenta l'opposto di Nenni dal punto di vista delle scelte. Saragat propone un partito sostanzialmente simile alla socialdemocrazia tedesca, collocato nella sfera occidentale, profondamente socialdemocratico e con la volontà di unire borghesia e socialismo in una collaborazione governativa. Il risultato delle due contrapposizioni si ha nel gennaio del 1947, con la scissione di Palazzo Barberini, la sede del congresso del Partito socialista. La componente di Saragat esce e fonda il Partito socialdemocratico, una scissione che sconvolge gli equilibri del governo. Nel febbraio del 1947 nasce il nuovo governo De Gasperi, molto breve, che dovrà gestire la firma del trattato di pace. Già nel maggio del 1947, dopo il famoso viaggio negli Stati Uniti, nasce un quarto governo De Gasperi, spiccatamente filoamericano, che non vede al suo interno né socialisti né comunisti. Nasce il primo centrismo in Italia, un'alleanza che vede come perno la Dc e attorno ad esso una costellazione di partiti quali PSD, PR e PL, che durerà fino agli anni '50 e che gestirà il miracolo economico italiano.

Elezioni del 1948

Il 1 gennaio 1948 entra in vigore la nuova Costituzione Italiana, molto complessa e contestata. E' un misto di più culture politiche, cattoliche, liberali, marxiste, con economia mista. E' avanzata ma con tanti problemi all'interno dell'impianto specifico, con articoli che introducono vecchie condizioni legate ancora al regime. De Nicola firma la costituzione ed inizia la fase che porterà al confronto definitivo tra lo schieramento dei partiti comunista e socialista e lo schieramento centrista. Nel 18 aprile 1948 si tengono le elezioni, i partiti si confrontano con una feroce campagna elettorale dura: o si sceglie la democrazia occidentale, rappresentata da De Gasperi, o si sceglie una neutralità che poi diventerà subordinata all'Unione Sovietica, rappresentata dal Fronte Popolare. La Dc prende il 48,5% dei voti e il FDP di Nenni e Togliatti prende il 31%. Il PRI e il PLI, alleato con l'Uomo Qualunque, ottengono poco più del 4%. Per la prima volta, però, alle elezioni compare il Partito neofascista, nonostante la Costituzione vieti la ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista. Il movimento sociale italiano, che si richiama alla repubblica sociale italiana nella sua sigla, è un partito con personaggi validi dal punto di vista politico e prende il 2% dei voti. Il partito nazionale monarchico prende il 2,8% dei voti, poiché gran parte dei voti per la monarchia nelle elezioni del 1946, per paura di una vittoria socialista, sono finiti nella Democrazia cristiana.

Centrismo e tensioni sociali

Con l'intervento di Papa Pio XII si ricomincia a discutere sul rapporto Stato-Chiesa. Per questo De Gasperi, sapendo che l'Italia è comunque laica, rifiuta l'appoggio del pontefice e opta per una coalizione governativa: il quinto governo De Gasperi, che fa nascere ufficialmente il centrismo. L'Italia entra nella NATO, scatenando un putiferio in Parlamento e introduce un'economia liberista, che fornisce il rilancio dell'economia anche a discapito dei servizi sociali e riducendo i posti di lavoro. Iniziano i pesantissimi scontri sociali e politici: nel 1948 Togliatti viene gravemente ferito da parte di un giovane monarchico in un attentato. La sinistra non produce un vero e proprio programma politico, mentre il centrismo sta creando una rete di eventuali interventi di guerriglieri anti-comunisti nel caso prendesse il potere in Occidente qualcuno di questi partiti. Si arriva, quasi, ad una guerra civile, ma le due componenti restano comunque su un terreno puramente parlamentare. Da questo momento inizia uno scontro tra le sinistre e il governo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il principale punto di scontro nella Costituente riguardo l'articolo 7?
  2. Il principale punto di scontro riguardava l'approvazione dell'articolo 7, con i socialisti che si opponevano alla riapplicazione del Concordato di Mussolini, mentre Togliatti lo appoggiava per ottenere consenso in un paese principalmente cattolico.

  3. Quali erano le due principali fazioni all'interno del partito socialista e quali erano le loro posizioni?
  4. Le due principali fazioni erano quella di Pietro Nenni, favorevole all'accordo con i comunisti per il Fronte popolare, e quella di Giuseppe Saragat, che proponeva un partito socialdemocratico simile a quello tedesco, collocato nella sfera occidentale.

  5. Quali furono le conseguenze della scissione di Palazzo Barberini nel 1947?
  6. La scissione portò alla nascita del Partito socialdemocratico guidato da Saragat, sconvolgendo gli equilibri del governo e portando alla formazione di un nuovo governo De Gasperi, filoamericano e senza socialisti né comunisti.

  7. Come si è evoluto il panorama politico italiano dopo le elezioni del 18 aprile 1948?
  8. Dopo le elezioni, la Democrazia Cristiana ottenne il 48,5% dei voti, consolidando il centrismo in Italia, mentre il Fronte Popolare di Nenni e Togliatti ottenne il 31%, e si intensificarono gli scontri sociali e politici.

  9. Quali furono le reazioni e le conseguenze dell'entrata dell'Italia nella NATO?
  10. L'entrata nella NATO scatenò un putiferio in Parlamento e portò all'introduzione di un'economia liberista, causando scontri sociali e politici e avvicinando l'Italia a una quasi guerra civile, pur mantenendo il confronto su un terreno parlamentare.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino