Concetti Chiave
- L'industria italiana del primo dopoguerra soffre di debiti, principalmente con gli Stati Uniti, e deve riconvertirsi dall'economia di guerra a quella di pace.
- La crisi economica culmina nel 1921 con il fallimento di grandi imprese, inflazione crescente e un alto tasso di disoccupazione che raggiunge quasi due milioni nel 1919.
- I reduci di guerra chiedono riforme sociali ed economiche, come la redistribuzione delle terre incolte promesse dal governo, ma le riforme non vengono attuate.
- Il periodo è segnato da instabilità politica, con tensioni tra autoritarismo e movimenti socialisti rivoluzionari, sfociando in proteste e scioperi conosciuti come il Biennio Rosso.
- Il primo fascismo si distingue per il suo carattere autoritario, violento, e la sua opposizione al socialismo e al parlamentarismo, culminando in atti violenti come l'assalto alla sede dell'Avanti nel 1919.
Indice
Squilibrio dell'industria italiana
Squilibrio dell’industria italiana:
- si trova indebitata, soprattutto con gli Stati Uniti
- ci sono squilibri nell’ambito economico e sociale
- le industrie del nord sono costrette a riconvertirsi dall’economia di guerra e un’economia di pace
Crisi finanziarie e disoccupazione
Crisi finanziarie, inflazione, disoccupazione:
- la crisi ha il culmine nel 1921 con il fallimento di alcune grande imprese, come quella siderurgica Ilva e quella meccanica dell’Ansaldo
- le condizioni di vita dei lavoratori peggiorano, sui cui pesa anche l’inflazione
- la crisi colpisce anche la piccola e media borghesia
- la produzione agricola è crollata a causa dell’abbandono delle campagne poiché i contadini erano entrati in guerra
- il numero dei disoccupati nel 1919 si avvicina a due milioni
Rivendicazioni dei reduci di guerra
Rivendicazione dei reduci:
- la coscienza dei sacrifici affrontati spinge i reduci a rivendicazioni economiche e sociali
- vogliono una più equa ripartizione delle terre incolte, che gli erano state promesse
- il governo italiano non attua nessuna riforma agricola
Rivoluzione e autoritarismo
Rivoluzione, autoritarismo:
- c’è una sfiducia verso il governo e una situazione di instabilità caratterizzata dalla contrapposizione delle spinte autoritarie e antidemocratiche da una parte e dalle spinte socialiste e rivoluzionarie dall’altra parte
- inizia un periodo di proteste e scioperi (Biennio Rosso)
Aspetti del primo fascismo
Aspetti del primo fascismo:
- sono di carattere autoritario, violento, antidemocratico e antisocialista
- nazionalismo
- esaltazione dell’azione individuale e della violenza
- ostilità verso le classi abbienti e verso i socialisti
- antiparlamentarismo e volontà di fare politica in modo diretto e violento
- il 15 aprile 1919, Marinetti saccheggia e incendia la sede dell’Avanti