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Concetti Chiave

  • L'Italia, inizialmente neutrale, era divisa tra una maggioranza neutralista e una minoranza interventista, con dibattiti accesi in piazze e giornali.
  • I neutralisti includevano socialisti, cattolici e liberali, tutti contrari alla guerra per motivi ideologici e strategici.
  • Gli interventisti comprendevano irredentisti, nazionalisti e alcuni socialisti, spinti da motivi patriottici, economici e di prestigio.
  • Il Patto di Londra, firmato da Salandra senza consultare il parlamento, impegnava l'Italia a entrare in guerra a fianco della Triplice Intesa.
  • Il Patto di Londra prometteva all'Italia terre come il Sudtirolo, l'Istria e la Dalmazia, alimentando la politica di azione e la visione del nemico interno.

Indice

  1. La triplice alleanza e l'Italia
  2. Dibattito interno sull'intervento
  3. Il patto di Londra e le sue promesse

La triplice alleanza e l'Italia

- Carattere difensivo della Triplice Alleanza

- Non avvertimento dell’Austria all’Italia della dichiarazione di guerra alla Serbia, e non resa dei territori che aspettavano all’Italia per l’accordo.

Dibattito interno sull'intervento

Si astenne momentaneamente dal conflitto, con una maggioranza neutralista a contrapporsi a una minoranza interventista. Tali pensieri erano esplicitati nelle piazze, nei giornali. Famose sono le 5 giornate di maggio.

- Socialisti ( la guerra è una guerra di capitalisti, il popolo deve pensare ai suoi diritti), su questa linea è da collocare l’antimilitarismo di Turati;

- Cattolici ( la guerra è un inutile carneficina e non ci si può schierare contro la cattolicissima Austria);

- Liberali –capeggiati da Giolitti- ( i territori desiderati si sarebbero potuti ottenere con semplici accordi).

- Irredentisti (desiderano i territori irridenti);

- Nazionalisti (desiderano affermare la potenza della nazione italiana, D’Annunzio, Marinetti, Futuristi);

- Esercito e corte (credono che la guerra porti prestigio);

- Industria ( vedono nella guerra un’occasione per arricchirsi);

- Alcuni socialisti (desiderano un’alleanza con Francia e Inghilterra).

Il patto di Londra e le sue promesse

Salandra firma senza consultare il parlamento il Pato di Londra (1915) che prevede l’entrata in guerra a fianco della Triplice Intesa). In base a quest’accordo alla fine della guerra l’Italia avrebbe avuto:

- Terre irridenti

- Sudtirolo, Istria e Dalmazia

Si sviluppa la concezione del nemico interno (disfattista, pacifista). Si sviluppa la filosofia dell’azione.

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