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Habilis
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Concetti Chiave

  • All'inizio della guerra, l'Italia opta per uno stato di non belligeranza a causa della mancanza di risorse belliche aggiornate.
  • Mussolini, ignorando gli avvertimenti internazionali, dichiara guerra il 10 giugno 1940 per rafforzare la posizione italiana nei negoziati di pace.
  • Mussolini lancia una "guerra parallela" contro l'Inghilterra, puntando su tre fronti: Mediterraneo, Africa settentrionale e orientale.
  • In Africa orientale, iniziali successi italiani sono seguiti da una controffensiva britannica che porta alla riconquista di Addis Abebà.
  • Il fallimentare attacco italiano alla Grecia costringe l'intervento tedesco, compromettendo il prestigio del regime fascista.

Indice

  1. L'Italia e la non belligeranza
  2. Mussolini e la dichiarazione di guerra
  3. Opposizione interna alla guerra
  4. Fallimenti militari italiani
  5. Intervento di Hitler nei Balcani

L'Italia e la non belligeranza

All’inizio della guerra l’Italia decide -con il beneplacito di Hitler- per lo stato di non belligeranza (né neutralità, né intervento) a causa della sua scarsità degli strumenti bellici a sua disposizione (che, dalla fine del primo conflitto mondiale, non erano stati rinnovati).

Mussolini e la dichiarazione di guerra

Tuttavia, Mussolini vuole molti morti per avere un peso maggiore al momento delle trattative di pace. Nonostante gli ammonimenti di Pio XII e di Roosevelt, dichiara guerra il 10 giugno 1940.

Opposizione interna alla guerra

Chi non voleva la guerra in Italia:

• comunisti

• socialisti

• cattolici

• alcuni fascisti (es. Galeazzo Ciano, genero di Mussolini e ministro degli Esteri)

Progetto di Mussolini --> “Guerra parallela”

Guerra contro l’Inghilterra parallela a quella tedesca.

Fallimenti militari italiani

L’Inghilterra doveva essere occupata su 3 fronti:

• guerra nel Mediterraneo

Africa settentrionale

Africa orientale

• Africa orientale: primi successi in Kenya e Sudan, seguiti dalla controffensiva britannica che si concluse con la restituzione del trono di Addis Abebà al negus

• Africa settentrionale: esercito italiano in rotta, MA Hitler invia un corpo militare guidato dal generale Rommel, salvando la situazione

L’Italia recupera la Libia, ma perde la penisola dell’Eritrea (dove Hitler non è intervenuto)

Mussolini decide di attaccare la Grecia, credendo di ottenere una facile vittoria.

L’attacco partì dalle basi italiane in Albania, ma il conflitto assunse una dinamica del tutto simile a quella assunta in Africa --> duro colpo al prestigio del regime fascista (si passa da “guerra parallela” a “guerra subalterna”)

Intervento di Hitler nei Balcani

Hitler dovette intervenire ancora una volta e conquista la Grecia, la Iugoslavia e il territorio dei Balcani, fondamentale per il suo imminente attacco all’URSS (Ungheria, Romania e Bulgaria dovevano dare il nulla osta per far passare l’armata tedesca attraverso i loro territori, permettendole di invadere la Russia).

Domande da interrogazione

  1. Qual era la posizione iniziale dell'Italia all'inizio della guerra?
  2. All'inizio della guerra, l'Italia optò per lo stato di non belligeranza, né neutralità né intervento, a causa della scarsità degli strumenti bellici disponibili.

  3. Qual era il progetto di Mussolini riguardo alla "guerra parallela"?
  4. Il progetto di Mussolini era di condurre una guerra parallela contro l'Inghilterra su tre fronti: nel Mediterraneo, in Africa settentrionale e in Africa orientale.

  5. Quali furono i risultati delle campagne militari italiane in Africa e Grecia?
  6. In Africa orientale, i primi successi furono seguiti da una controffensiva britannica; in Africa settentrionale, l'esercito italiano fu salvato dall'intervento di Rommel. L'attacco alla Grecia si rivelò un duro colpo al prestigio del regime fascista, richiedendo l'intervento di Hitler.

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