Concetti Chiave
- Nel 1866, l'Italia si alleò con la Prussia per combattere l'Austria e ottenere il Veneto.
- L'Italia rifiutò l'offerta austriaca di acquisire il Veneto senza guerra, scegliendo di combattere.
- Le battaglie di Custoza e Lissa furono sconfitte per l'Italia, evidenziando problemi di comando e organizzazione.
- La Prussia concluse unilateralmente l'armistizio con l'Austria, lasciando l'Italia amareggiata ma con il Veneto acquisito.
- Nonostante il successo territoriale, l'Italia non riuscì ad annettere il Trentino e la Venezia Giulia.
Indice
L'alleanza con la Prussia
Nel 1866, la penisola italiana non era stata ancora liberata del tutto dal dominio austriaco. Mancavano ancora il Veneto, il Trentino e la Venezia Giulia. Per raggiungere questo scopo, l’Italia non era in grado di affrontare con le proprie forze l’esercito austriaco e per questo decise di allearsi con la Prussia, approfittando del fatto che Austria e Prussia erano in disaccordo per il predominio sulla Confederazione Germanica. Fu così che l’8 aprile 1866 fu concluso un accordo con la Prussia: Italia e Prussia avrebbe combattuto insieme contro l’Austria e, in caso di vittoria, l’Italia avrebbe annesso il Veneto. L’Austria, messa al corrente dei contenuti dell’alleanza, propose all’Italia di acquisire il Venete in cambio della rottura del patto con la Prussia. Ma l’Italia rifiutò l’offerta e scese in guerra il 20 giugno.
La sconfitta di Custoza
Lo scontro fra l’esercito italiano e quello austriaco avvenne a Custoza e si risolse in una sconfitta per l’Italia a causa della disorganizzazione del comando delle truppe. La sconfitta rischiava che la Prussia considerasse l’Italia una nazione inetta o forse anche traditrice anche perché l’Austria stava ritirando le sue truppe dal Veneto per concentrarle sul fronte prussiano. La situazione diplomatica si fece grave: l’Italia ne sarebbe uscita in mala fede e disonorata se il generale Cialdini, uno dei due comandanti dell’esercito, non fosse intervenuto in tempo contro gli Austriaci.
La disfatta di Lissa
Purtroppo, nonostante la disperata volontà di combattere e di riabilitarsi di fronte all’alleato prussiano, le cose non andarono nel modo desiderato: nellr acque di Lissa, in Dalmazia, la flotta italiana si scontrò con quella austriaca e fu pesantemente sconfitta. Da parte sua, invece la Prussia riportò la strabiliante vittoria sugli Asburgo a Sadowa.
L'armistizio di Nikolsburg
Senza consultare l’alleato italiano, la Prussia concluse con l’Austria l’armistizio di Nikolsburg e la pace definitiva fu conclusa il 3 ottobre 1866 a Vienna.In base alle clausole, la Prussia acquistava il predominio sui piccoli stati della Confederazione Germanica e l’Austria cedeva il Veneto alla Francia che a sua volta lo avrebbe passato all’Italia perché non aveva chinarsi di fronte ad nemico che era stato solo sconfitto. Dalla Terza guerra d’Indipendenza, l’Italia usciva piuttosto amareggiata anche se di fatto, le permise di acquistare il Veneto. Rimanevano ancora da annettere il Trentino e la Venezia Giulia.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dell'Italia nella Terza Guerra d'Indipendenza?
- Quale alleanza strategica formò l'Italia per affrontare l'Austria?
- Quali furono le conseguenze della guerra per l'Italia?
L'obiettivo principale dell'Italia era liberare la penisola dal dominio austriaco, in particolare annettendo il Veneto, il Trentino e la Venezia Giulia.
L'Italia si alleò con la Prussia, approfittando del disaccordo tra Austria e Prussia per il predominio sulla Confederazione Germanica.
Nonostante le sconfitte militari, l'Italia riuscì ad ottenere il Veneto grazie alla mediazione della Francia, ma rimase amareggiata e con il Trentino e la Venezia Giulia ancora da annettere.