Concetti Chiave
- Il Giappone e la Turchia hanno giocato ruoli chiave nella Prima Guerra Mondiale, modificando l'equilibrio strategico delle forze in gioco con la Turchia che ha bloccato i rifornimenti alla Russia attraverso il Mar Nero.
- L'intervento turco ha esteso il conflitto verso il Medio Oriente e la Mesopotamia, coinvolgendo potenzialmente la Persia e ha portato al primo genocidio moderno, quello del popolo armeno.
- L'Italia, inizialmente legata agli imperi centrali, ha dichiarato la neutralità nel 1914, ma dopo considerazioni politiche, ha scelto di unirsi all'Intesa nell'aprile 1915 attraverso il Patto di Londra per ottenere vantaggi territoriali.
- Il dibattito italiano tra interventisti e neutralisti rifletteva divisioni politiche e sentimenti di irredentismo, con il governo che ha preso la decisione finale di entrare in guerra a fianco dell'Intesa.
- Mussolini, inizialmente neutralista, è diventato un sostenitore dell'intervento, fondando il giornale "Il Popolo d'Italia" e influenzando l'opinione pubblica pro-intervento.
Intervento di Giappone e Turchia:
Indice
- Intervento di Giappone e Turchia
- Conflitto nei Dardanelli
- Espansione del conflitto
- Interventi di Bulgaria e Romania
- Italia e la triplice alleanza
- Neutralità e opinione pubblica
- Partiti e sentimenti popolari
- Ruolo dei media e intellettuali
- Patto di Londra e decisioni
- Giolitti e la dichiarazione di guerra
Intervento di Giappone e Turchia
Agosto 1914 si era schierato contro il Giappone per i possedimenti tedeschi in estremo oriente.
Novembre Milano 114 a fianco degli imperi centrali.
-Importante perché per la sua posizione strategica, perché la Turchia contribuiva a modificare l'equilibrio delle forze.
-La chiusura degli stretti impediva ogni rifornimento alla Russia attraverso il mar Nero.
Conflitto nei Dardanelli
aprile 1915 gli inglesi reagiscono organizzando uno sbarco nei Dardanelli, ma la cattiva preparazione porta ad un fiasco.
Espansione del conflitto
-Ingresso della Turchia, estensione del conflitto verso il Medioriente e la Mesopotamia, ancora sotto la sovranità turca, minacciando di coinvolgere la Persia vicino agli interessi sia dei russi che degli inglesi.
-Intervento turco, primo genocidio della storia di questi secoli, lo sterminio del popolo armeno abitanti in Turchia e sospettato di simpatizzare con i russi.
Interventi di Bulgaria e Romania
- Intervento di Bulgaria: settembre 1915 a fianco degli imperi centrali
- Intervento della Romania: agosto 1916, a fianco dell'intesa
- Intervento della Grecia: giugno 1917, a fianco dell'intesa
Italia e la triplice alleanza
Maggio 1915
L'Intervento dell'Italia fu di maggior rilievo.
-Da tempo l'Italia era legata agli imperi centrali della triplice.
Il Trattato però era di carattere difensivo e non prevedeva l'obbligo per l'Italia di scendere in campo con la Germania e l'Austria nel caso di un conflitto voluto da loro.
-il governo italiano non venne neanche informato di tali decisioni.
-infatti il 2 agosto 1914 l'Italia dichiarò la propria neutralità non mancando nessun obbligo.
Poi la situazione cambiò:
Neutralità e opinione pubblica
Sul piano del governo:
-Presidente del consiglio Salandra più i ministri degli esteri, S. Giuliano dopo la morte nell'ott del 1914 di Sonnino.
-cominciarono a considerare i vantaggi politici
1) mantenimento della neutralità, giovava gli imperi centrali.
2) o l'intervento a fianco dell'intesa
-tutto dipendeva dal prezzo che si era disposti a pagare in quanto il mantenimento della neutralità avrebbe portato alla privazione dei propri territori mentre con l'intervento promettevano altri territori, con le possibili vittorie.
Partiti e sentimenti popolari
Sul piano dell'opinione pubblica:
-Partito interventista, antiche passioni irredentistiche, riunire Alitalia Trento e Trieste, sentimenti di solidarietà per il Belgio, e difesa dei principi liberali e civili affidati alla vittoria di Francia e Gran Bretagna.
Democratici, repubblicani, radicali più alcuni socialisti e sindacalisti rivoluzionari.
-Partito neutralista: intorno ai sentimenti pacifisti, sia generiche simpatie per gli imperi centrali, sia una forte convinzione che anche senza la guerra ci sarebbero stati i compensi dagli antichi alleati.
Socialisti fedeli al partito, mondo cattolico, forze liberali che guardavano ancora Giolitti.
-I sentimenti popolari erano esclusi ma comunque erano per la pace
Ruolo dei media e intellettuali
-Il parlamento c'era un margine di vantaggio per la neutralità
-Corriere della Sera, Albertini: intervento
-La Stampa, Frascati, fedele a Giolitti.
-l'avanti, Mussolini leader dell'ala più estrema del socialismo, all'inizio fu per la neutralità poi nell'ottobre del 1914 per l'intervento. Novembre 1914 venne espulso dal partito socialista e fondò a Milano un suo quotidiano: "il popolo d'Italia". Divenne il punto di incontro per molti di coloro che pur avendo militato in formazioni politiche di sinistra volevano l'intervento in guerra.
Interventisti intellettuali: gentile, D'Annunzio, Papini, Prezzolini, Salvemini, Giovanni Amendola.
Neutrali: Benedetto Croce.
A decidere non fu l'opinione pubblica, ma il governo
Patto di Londra e decisioni
Aprile 1915, patto di Londra:
Trattato segreto mediante il quale il governo italiano si impegnava a scendere in campo a fianco dell'intesa entro un mese, e a vittoria ottenuta per l'Italia ci sarebbero stati i territori attorno a Trento e a Trieste e lungo le coste orientali dell'Adriatico.
Giolitti e la dichiarazione di guerra
Maggio, Giolitti cercò di riprendere il potere, volato anche dalle manifestazioni di piazza.
-Salandra comunico alle camere la possibile dichiarazione di guerra chiedendo approvazione dei crediti necessari, la decisione Per la dichiarazione della guerra spettava al sovrano.
Italia aveva una flotta è un esercito di notevole consistenza, ma il fronte italiano rimasto è quello austro-ungarico, l'Italia non dichiarò guerra alla Germania fino al 27 agosto del 1916.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della Turchia nel conflitto del 1914?
- Quali furono le conseguenze dell'intervento turco nel conflitto?
- Come si è evoluta la posizione dell'Italia riguardo al conflitto?
- Quali erano le posizioni dei partiti politici italiani riguardo all'intervento nella guerra?
- Chi ha preso la decisione finale sull'intervento dell'Italia nella guerra?
La Turchia ha avuto un ruolo strategico importante, contribuendo a modificare l'equilibrio delle forze e chiudendo gli stretti, impedendo rifornimenti alla Russia attraverso il Mar Nero.
L'intervento turco ha esteso il conflitto verso il Medio Oriente e la Mesopotamia, minacciando di coinvolgere la Persia e portando al primo genocidio del secolo, lo sterminio del popolo armeno.
L'Italia inizialmente dichiarò la neutralità, ma successivamente, con il Patto di Londra nell'aprile 1915, si impegnò a scendere in campo a fianco dell'Intesa in cambio di territori.
C'erano due partiti principali: gli interventisti, che sostenevano l'intervento per motivi irredentistici e di solidarietà, e i neutralisti, che preferivano la pace e credevano nei compensi senza guerra.
La decisione finale sull'intervento dell'Italia nella guerra è stata presa dal governo, nonostante le diverse opinioni pubbliche e politiche.