Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le elezioni del 1953 segnano la fine del centrismo di De Gasperi, mentre il boom economico degli anni '60 caratterizza l'Italia.
  • Aldo Moro e Amintore Fanfani emergono come figure chiave nella Democrazia Cristiana, mentre il PSI si orienta verso l'autonomia.
  • Le elezioni del 1958 confermano la difficoltà di creare governi di centro stabili, portando la DC e il PSI a esplorare un governo di centro-sinistra.
  • Il governo di centro-sinistra si concretizza con riforme importanti, come la creazione dell'ENEL e la riforma della scuola media inferiore.
  • Nonostante alcune riforme, il centro-sinistra non risolve problemi come il dissesto della sanità e il cattivo funzionamento dell'amministrazione pubblica.

Indice

  1. Fine del centrismo e nuove figure politiche
  2. Verso un governo di centro-sinistra
  3. Riforme e sfide del centro-sinistra

Fine del centrismo e nuove figure politiche

Le elezioni del 1953 decretano la fine del centrismo di De Gasperi che, fra l’altro, muore l’anno successivo. In politica estera si assiste ad un processo di distensione fra gli Stati uniti e l’URSS, mentre la politica interna italiana conosce fatti nuovi e l’economia conosce il boom economico degli anni ’60.

All’interno della Democrazia Cristiana emergono due figure di spicco: Aldo Moro e Amintore Fanfani. Nel Partito Socialista si fanno strada e si rafforzano tendenze verso l’autonomia, favorite dalla repressione sovietica della rivolta ungherese del 1956, da un lato e dalle rivelazioni di Krusciov al XX congresso del Pcus. Nel PCI, Togliatti critica lo stalinismo e cerca di elaborare una via italiana al socialismo, sganciata dall’ideologia sovietica.

Verso un governo di centro-sinistra

Le elezioni del 1958 confermano i risultati di 5 anni prima, dimostrando che sarebbe stato molto difficile creare governi di centro sufficientemente stabili. Per questo motivo la DC e il Psi iniziarono a prendere contatti per verificare se esistevano le condizioni per mettere in atto un governo di centro-sinistra, guidato dalla DC. Questo progetto era ostacolato dal PCI che temeva di rimanere isolato e dalle forze conservatrici della stessa DC, timorose che un governo simile potesse ledere i loro interessi economici. Di fronte a tali remore, nel 1960, con Ferdinando Tambroni fu formato un governo autoritario che accetto i voti del MSI Movimento sociale Italiano, un partito di destra). La reazione non tardò a farsi sentire: si ebbero manifestazioni governative ed antifasciste promosse dal Pci che si conclusero con l’uccisione di alcuni dimostranti da parte della polizia. LA D;C: fu costretta a prendere le distanze da Tambroni che si dimise. Al suo posto arrivò Amintore Fanfani che preparò le condizioni per un primo governo di centro-sinistra.

Riforme e sfide del centro-sinistra

La face politica del centro-sinistra vede l’ingresso nel governo dei socialisti accanto alla DC, l’isolamento del PCI ed alcune riforme piuttosto rilevanti. La riforma più importante fu la creazione dell’ENEL, cioè l’Ente nazionale per l’energia elettrica, che spazzò via tutte le aziende elettriche private e con lo scopo di fornire energia elettrica a buon mercato. Nel 1963 fu anche attuatala riforma della scuola media inferiore, con frequenza obbligatoria fino a 14 anni. In questo modo fu superata la divisione esistente fino ad allora in base alla quale i figli delle famiglie abbienti, dopo la 5.a elementare, frequentavano i licei per poi intraprendere un percorso universitario, mentre gli altri si iscrivevano alle scuole di avviamento professionale che li immetteva direttamente nel mondo del lavoro.

Tuttavia la spinta riformatrice del centro-sinistra fu solo parzialmente positiva perché alcuni problemi rimasero insoluti quali il dissesto della sanità, il cattivo funzionamento dell’amministrazione pubblica i cui impiegati venivano spesso assunti con motivazioni clientelari. Da riformare rimaneva anche il sistema fiscale e l’ Università che non era in grado di accogliere tutti gli studenti dopo l’avvenuta liberalizzazione dell’accesso

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali figure politiche emergenti nella Democrazia Cristiana durante il periodo 1953-1968?
  2. All'interno della Democrazia Cristiana emersero due figure di spicco: Aldo Moro e Amintore Fanfani.

  3. Quali furono le reazioni al governo autoritario di Ferdinando Tambroni nel 1960?
  4. Il governo autoritario di Tambroni, sostenuto dal MSI, provocò manifestazioni governative e antifasciste promosse dal PCI, che si conclusero con l'uccisione di alcuni dimostranti da parte della polizia.

  5. Quali furono le riforme più rilevanti attuate dal governo di centro-sinistra?
  6. Le riforme più rilevanti furono la creazione dell'ENEL per fornire energia elettrica a buon mercato e la riforma della scuola media inferiore con frequenza obbligatoria fino a 14 anni.

  7. Quali problemi rimasero insoluti nonostante le riforme del centro-sinistra?
  8. Rimasero insoluti problemi come il dissesto della sanità, il cattivo funzionamento dell'amministrazione pubblica e la necessità di riformare il sistema fiscale e l'Università.

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