Concetti Chiave
- Adolf Hitler trasformò il partito dei lavoratori tedeschi nel partito nazionalsocialista, con l'obiettivo di instaurare un regime autoritario in Germania.
- Il fallimento del putsch di Monaco nel 1923 non fermò Hitler, e la crisi del 1929 rafforzò il sostegno al partito nazista tra la borghesia e l'esercito.
- Nel 1933, dopo l'incendio del Reichstag, i nazisti limitarono le libertà civili e si assicurarono pieni poteri, consolidando il regime autoritario.
- Sotto il regime nazista, furono istituite la Gestapo e le SS per eliminare l'opposizione, e i campi di concentramento per internare gli avversari.
- Nel 1933 iniziò una campagna contro la cultura "non-tedesca", culminata nel rogo di libri non conformi all'ideologia nazista, inclusi quelli di autori ebrei.
Indice
La nascita del partito nazista
Nel Gennaio del 1919 venne creato il partito dei lavoratori tedeschi, al quale si iscrisse un’ex caporale di nome Adolf Hitler, il quale lo trasformò nel partito nazionalsocialista dei lavoratori (partito nazista); esso aveva come simbolo la svastica ed era costituito da dei reparti d’assalto (SA), la cui uniforme era differenziata dalla camicia bruna.
Il fallimento del putsch di Monaco
Tale partito si poneva l’obbiettivo di instaurare in Germania un regime autoritario. A tale scopo, nel 1923 Hitler tentò un colpo di stato contro il
governo bavarese (il cosiddetto putsch di Monaco), ma fu arrestato.
Il piano Dawes e il patto di Locarno
Negli anni 20’ l’economia tedesca beneficiò di un piano di aiuti americani (piano Dawes-1924), che permise alla Germania di risollevarsi economicamente,
continuando a pagare i debiti di guerra alle potenze debitrici.
In seguito al piano Dawes, nel 1925, Germania e Francia firmarono il patto di
Locarno, che cedeva l’Alsazia e la Lorena alla Francia; in questo modo la Germania rassicurò le altre potenze europee e l’anno seguente, entrò nella
Società delle Nazioni (1926); si parlò di “spirito di Locarno”, segno di una
riconciliazione avvenuta tra vincitori e vinti.
La crisi del 1929 e l'ascesa nazista
Nel 1929 vennero inoltre ridotti e rateizzati i risarcimenti di guerra tedeschi e fu imposto alle truppe franco-belghe di abbandonare la Renania; tramite il
piano Young. La crisi del ’29 pose fine allo “spirito di Locarno” e rafforzò in Germania le tendenze di estrema destra, poiché con il crollo della Borsa di Wall Street, laGermania fu colpita da fallimenti d’aziende, disoccupazioni e proteste operaie, le quali animarono un sentimento nazionalista; infatti, grande e piccola borghesia, sostenitrici di un sistema autoritario per sopprimere le rivolte, e l’esercito, volenteroso di una rivincita, sostennero il partito nazista.
Hitler diventa cancelliere
Nel settembre del 1930 il partito nazista divenne il secondo partito del paese,
dato che Hitler fu battuto da Hindenburg nelle elezioni. Ma la mancanza di un
governo stabile portò a due successive elezioni, con le quali Hitler, nel 1933,
viene nominato cancelliere dal presidente Hindenburg, di ideologia conservatrice.
L'incendio del Reichstag e la caccia ai comunisti
Nel Febbraio del 1933 scoppiò un incendio nella sede del Parlamento
(Reichstag) a Berlino; fu subito sparsa la voce che si trattasse di un complotto comunista per impadronirsi del potere.
Iniziò così una vera e propria caccia all’uomo. I nazisti usarono la violenza per eliminare gli oppositori del regime; praticarono una politica del terrore,
emanando decreto straordinario che limitava le libertà politiche e civili, obbligando le classi medie ad aderire al partito.
L'instaurazione del regime autoritario
Il 5 Marzo 1933, Hindenburg indisse nuove elezioni e Hitler fu confermato
cancelliere (i nazionalsocialisti ottennero la maggioranza insieme ai
conservatori, segno che buona parte della popolazione assecondava la loro
politica); egli fece votare una legge-delega, assicurandosi pieni poteri per 4 anni; apparentemente a favore dei cittadini, pian piano fece instaurare un regime autoritario in cui fu vietata qualunque associazione politica al di fuori del partito nazista.
Il regime era costituito da:
▪ Hitler, chiamato con il titolo di Fürher sin dal 1921 (duce-condottiero dei
suoi seguaci), il quale doveva rispondere ancora all’autorità del presidente;
▪ Venne istituita una nuova polizia segreta di stato, per reprimere ogni forma di opposizione (Gestapo);
▪ Le SS, formazione paramilitare nazista con a capo Heinrich Himmler,
utilizzate anche come guardia personale di Hitler;
▪ Dal 1933 furono inoltre organizzati dei campi di concentramento dove rinchiudere gli avversari e gli oppositori, mentre per i “casi di “tradimento” fu creato un tribunale speciale (la Suprema corte popolare).
La campagna contro la cultura non-tedesca
Con lo scopo di eliminare ogni possibile opposizione, nel 1933, fu avviata
una campagna contro la cultura “non-tedesca”, distruggendo tutti i libri
che non appartenevano all’ideologia nazista, con particolare riguardo per
autori ebrei. Il primo grande rogo dei libri si svolse a Berlino il 10 maggio del 1933, seguito da molti altri in tutta la Germania.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Adolf Hitler nella trasformazione del partito dei lavoratori tedeschi?
- Quali furono le conseguenze economiche del piano Dawes per la Germania negli anni '20?
- Come influì la crisi del 1929 sulla politica tedesca?
- Quali misure adottò il regime nazista per consolidare il potere dopo l'incendio del Reichstag?
- Quali furono le azioni del regime nazista contro la cultura "non-tedesca"?
Adolf Hitler si iscrisse al partito dei lavoratori tedeschi nel 1919 e lo trasformò nel partito nazionalsocialista dei lavoratori, noto come partito nazista, con l'obiettivo di instaurare un regime autoritario in Germania.
Il piano Dawes del 1924 permise alla Germania di risollevarsi economicamente, continuando a pagare i debiti di guerra e portando a una riconciliazione con le potenze europee, culminata nel patto di Locarno del 1925.
La crisi del 1929 pose fine allo "spirito di Locarno" e rafforzò le tendenze di estrema destra in Germania, con il partito nazista che guadagnò sostegno tra la borghesia e l'esercito, portando infine Hitler al potere nel 1933.
Dopo l'incendio del Reichstag nel 1933, i nazisti usarono la violenza per eliminare gli oppositori, limitarono le libertà politiche e civili, e istituirono una nuova polizia segreta di stato (Gestapo) per reprimere ogni forma di opposizione.
Nel 1933, il regime nazista avviò una campagna contro la cultura "non-tedesca", distruggendo libri non conformi all'ideologia nazista, con il primo grande rogo di libri che si svolse a Berlino il 10 maggio 1933.