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di pser
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Concetti Chiave

  • La guerra di Crimea si svolse tra il 1853 e il 1856, coinvolgendo l'impero russo contro un'alleanza di Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna.
  • Le tensioni iniziarono quando Luigi Napoleone concesse ai monaci cattolici il controllo dei Luoghi Santi, scatenando l'antipatia dello Zar russo Nicola I.
  • La strage di Sinope del 30 novembre 1853, dove persero la vita 5000 turchi, attirò l'attenzione di Francia e Inghilterra che decisero di intervenire.
  • Cavour fece partecipare il Regno di Sardegna alla guerra per rafforzare i legami diplomatici con Francia e Inghilterra, inviando un contingente di 15.000 soldati.
  • La guerra si concluse con il Trattato di Parigi nel 1856, che stabilì la chiusura del Mar Nero alle navi da guerra e riconobbe il Regno di Sardegna come alleato.
In questo appunto di storia per le scuole viene raccontato l’episodio riguardante la guerra in Crimea, Conflitto che si tenne tra il 1853 e il 1856 tra l’impero russo e l’alleanza composta dall’Impero ottomano, dalla Francia, dalla Gran Bretagna e dal Regno di Sardegna.
Guerra di Crimea: descrizione degli eventi articolo

Indice

  1. Cause della guerra in Crimea
  2. L’inizio del conflitto
  3. Il Regno di Sardegna nella guerra in Crimea
  4. La conclusione della Guerra in Crimea

Cause della guerra in Crimea

Nel 1852, in Oriente c’era aria di crisi, poiché Luigi Napoleone, sempre alla ricerca del potere concesse ai monaci cattolici il controllo sui Luoghi Santi, ma questa azioni portò all’antipatia da parte dello Zar russo Nicola I, che maturava le stesse pretese per la chiesa ortodossa, dopo un periodo di tensioni L’impero Ottomano appoggiò Luigi Napoleone e la Francia. Nicola I, a questo punto, inviò una delegazione, nel 1853, nella capitale Ottomana Costantinopoli, in cui chiedeva il protettorato della Russia su tutti i popoli dell’impero Ottomano di religione ortodossa. In aggiunta all’invio di questa missione russa iniziò anche a circolare la voce della mobilitazione dell’esercito in Russia meridionale. Luigi Napoleone diede l’ordine alla flotta francese di raggiungere l’isola di Salamina, allo stesso tempo anche la flotta inglese fu inviata, dal primo ministro Aberdeen, al largo dei Dardanelli, e poi raggiunta dalla flotta francese. Le flotte delle due potenze europee decisore che avrebbero attraversato lo stretto dei Dardanelli, e il 4 ottobre 1853 la Turchia dichiarò guerra alla Russia, quattro giorni dopo l’Inghilterra mandò la sua flotta a Costantinopoli, e una volta giunta, nella capitale ottomana, anche la flotta francese, il 23 ottobre la Torchia attaccò la Russia nel Danubio.
per un ulteriore approfondimento sulle cause della guerra in Crimea vedi anche qua

L’inizio del conflitto

L’esercito turco comandato da Omar Pascià si barricò lungo il Danubio e attese la reazione dell’esercito russo, attaccò il 4 novembre. Dopo questo primo attacco ne seguirono altri in altri territori. La flotta dello Zar vinse il conflitto nel mar nero, il 30 novembre 1853, a Sinope avvenne invece una strage, infatti a causa di un incendio, per mano dei russi, morirono circa 5000 soldati turchi. Questa strage attirò l’attenzione di Francia e Inghilterra, che decisero di far attraversare alle loro flotte il mar Nero il 4 gennaio 1854, per proteggere le navi turche. Nove giorni dopo da Londra e da Parigi venne mandato l’ultimatum alla Russia, di tenere lontano da Sebastopoli la flotta dello Zar, il 27 febbraio invece, sempre Inghilterra e Francia chiesero allo Zar di ritirare le flotte dal Danubio, ma Nicola I rifiutò, a questo punto le due potenze europee non poterono fare a meno di entrare in guerra. Già il 23 febbraio alcuni componenti dell’esercito inglese avevano lasciato l’Inghilterra, l’11 marzo una flotta navale inglese salpò verso il Baltico, e il 19 marzo parte delle truppe francesi vennero mandate in Turchia, mentre le flotte, come quelle inglesi, salparono per il Baltico. Fu ufficialmente tra il 27 e il 28 marzo 1854 che l’Inghilterra e la Francia dichiarano guerra alla Russia, stipulando un’alleanza limitata alla durata del conflitto. Le truppe alleate iniziarono le operazioni di imbarco in Turchia a maggio, quando le flotte alleate arrivarono a Varna, la città di Silistra, che era assediata dalla Russia, subiva continui attacchi. La città fu liberata grazie agli alleati il 22 giugno 1854.
per un ulteriore approfondimento sulla guerra in Crimea vedi anche qua

Il Regno di Sardegna nella guerra in Crimea

Dopo l’operazione politica che lo aveva portato a diventare capo del governo e aver capito in modo lungimirante che un governo con D’Azeglio non avrebbe portato il Piemonte ai risultati sperati, Cavour decise subito di affrontare quello che ai suoi occhi era il maggiore problema dello stato piemontese, la politica estera, ossia i rapporti con le altre nazioni: in tale ottica il suo obiettivo, così come era stato quello del precedente re Carlo Alberto, era di giungere ad inglobare il Lombardo-Veneto e di costruire insieme agli altri alleati europei una alleanza contro l’Austria che sarebbe intervenuta in caso di guerra.
Il pretesto che gli si presentò per giungere ad un’alleanza con Francia ed Inghilterra fu la guerra di Crimea, una piccola penisola sul mar Nero, in cui l’Inghilterra e la Francia si erano schierate contro la Russia mentre stranamente l’Austria non aveva partecipato anche se per il suo tipo di governo non avrebbe dovuto sostenere la Russia, che era diventata un contendente ed un possibile nemico: lo stato austriaco decide di non appoggiare nessuna delle due fazioni mentre Cavour decise di far intervenire il Piemonte con l’invio di un contingente di truppe numeroso per l’epoca, 15000 uomini, anche se il conflitto riguardava un area geograficamente lontana. Quindi territorialmente gli interessi del Piemonte non erano molti, ma vi era più un ragionamento di tipo diplomatico poiché appoggiando la Francia e l’Inghilterra, che poi vinceranno, si aspettava un maggior coinvolgimento dello stato in Europa, in quanto gli dovevano in un certo senso essere debitori.
per un ulteriore approfondimento sulla questione italiana vedi anche qua

La conclusione della Guerra in Crimea

È nella primavera del 1855 che le truppe inglesi, quelle francesi e quelle italiane riuscirono ad aprirsi verso Sebastopoli, e a settembre, le truppe russe lasciarono definitivamente la città, così si concluse la Guerra in Crimea. A conclusione del conflitto, inoltre, venne firmato il Trattato di Parigi il 30 marzo 1856. Il trattato dichiarava le seguenti condizioni:

  • il mar Nero doveva rimanere chiuso a tutte le navi da guerra
  • per l’Impero Ottomano si conservava l’integrità, e inoltre si impegnava a rispettare i popoli cristiani che abitavano nei suoi domini.
  • Il regno di Sardegna viene ammesso al congresso come alleato, e ne approfitta per denunciare la situazione italiana agli altri stati europei presenti.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della guerra in Crimea?
  2. Le cause principali furono le tensioni religiose e politiche tra la Russia e l'Impero Ottomano, supportato da Francia e Gran Bretagna, riguardo al controllo dei Luoghi Santi e il protettorato sui popoli ortodossi.

  3. Come iniziò il conflitto della guerra in Crimea?
  4. Il conflitto iniziò con l'attacco turco lungo il Danubio il 4 novembre 1853, seguito da una serie di scontri, tra cui la strage di Sinope, che coinvolse le flotte di Francia e Inghilterra nel Mar Nero.

  5. Quale fu il ruolo del Regno di Sardegna nella guerra in Crimea?
  6. Il Regno di Sardegna, guidato da Cavour, inviò un contingente di 15.000 uomini per sostenere Francia e Inghilterra, cercando di ottenere un maggiore coinvolgimento diplomatico in Europa.

  7. Come si concluse la guerra in Crimea?
  8. La guerra si concluse con la ritirata delle truppe russe da Sebastopoli nel settembre 1855 e la firma del Trattato di Parigi il 30 marzo 1856, che stabilì condizioni come la chiusura del Mar Nero alle navi da guerra.

  9. Quali furono le conseguenze del Trattato di Parigi per l'Impero Ottomano e il Regno di Sardegna?
  10. L'Impero Ottomano mantenne la sua integrità e si impegnò a rispettare i popoli cristiani, mentre il Regno di Sardegna fu ammesso al congresso come alleato, sfruttando l'occasione per denunciare la situazione italiana.

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