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Concetti Chiave

  • La Spagna agli inizi del '900 era in ritardo economico e sociale, con tensioni tra nobili proprietari terrieri e poveri contadini.
  • Dopo il 1898, una spinta di rinnovamento culturale e politico venne bloccata dalla dittatura di Primo de Rivera, sostenuta da Alfonso XIII.
  • Nel 1936, il Fronte Popolare vinse le elezioni, ma la sua fragile unità interna portò a conflitti tra le diverse fazioni di sinistra.
  • Francisco Franco guidò una ribellione militare contro il governo democratico, innescando la guerra civile a luglio 1936.
  • Germania e Italia sostennero attivamente Franco, mentre l'URSS e volontari antifascisti internazionali appoggiarono i repubblicani.

Indice

  1. Le tensioni sociali in Spagna
  2. Il regime di Alfonso XIII
  3. La vittoria del fronte popolare
  4. L'inizio della guerra civile
  5. Il coinvolgimento internazionale
  6. Le divisioni interne repubblicane

Le tensioni sociali in Spagna

Ecco gli eventi che portarono alla Guerra civile in Spagna.

La Spagna,che fino all'inizio del '600 era stata la più grande potenza europea,agli inizi del '900 si trovava in condizioni sociali ed economiche arretrate per essere rimasta ai margini dello sviluppo capitalistico.Il regno era scosso da forti tensioni fra i nobili proprietari terrieri da una parte,e la massa di poveri contadini dall'altra. Persino la borghesia imprenditoriale,che da tempo si era imposta come classe dirigente,occupava ora una posizione inferiore rispetto alle classi privilegiate. La Catalogna , unica regione industrializzata,era abitata da un proletariato industrializzato però soggetto a duro sfruttamento.

Il regime di Alfonso XIII

In seguito allo scacco inflitto nel 1898 dagli Stati Uniti nei confronti della spagna,nacque in quest'ultima una seria opera di rinnovamento culturale e politico,e, si rafforzarono i socialisti,i repubblicani i quali desideravano una riforma agraria per un nuovo sistema democratico.Con l'appoggio di Alfonso XIII(1886-1931)i dirigenti dei partiti su scritti,riuscirono a bloccare ogni sviluppo,imponendo la dittatura del generale Miguel Primo de Riviera.Essendo molto impopolare,il re, dopo 7 anni lo costrinse a congedarsi e a rientrare nella norma costituzionale;il successo delle sinistre nel 1931,indusse Alfonso XIII ad abbandonare la Spagna,la quale iniziò una costituzione repubblicana.Nella repubblica prevalsero inizialmente i partiti politici progressisti, che attuarono una serie di riforme rivolte ad ammodernare il paese.Nelle elezioni politiche del novembre 1933 le destre ripresero però il sopravvento, e, ottenuto il governo, abrogarono le riforme già attuate,bloccarono le riforme in corso di attuazione,e instaurarono un regime autoritario.Orribilmente famosa fu la repressione di una rivolta dei minatori delle Asturie nell'ottobre 1934,che costò agli insorti circa tremila morti.

La vittoria del fronte popolare

La politica reazionaria attuata dalle destre nel biennio nero ( 1934-1935 ) spinse tutte le sinistre a presentarsi unite in un fronte popolare nelle successive elezioni politiche del febbraio 1936.Il fronte ottenne una netta vittoria che permise ai progressisti di riprendere le redini del governo e di iniziare l'attuazione del programma di riforme concordato.Conseguita la vittoria, il fronte si dimostrò per altro assai fragile: mentre infatti i democratici borghesi, i socialisti moderati e i comunisti, puntavano su un'azione di riforma, le masse contadine e operaie guidate dagli anarchici e dai socialisti estremisti, occupavano terre e fabbriche e facevano giustizia sommaria dei loro oppressori. la guerra civile in SpagnaQuesti eccessi, nell'intenzione di chi li commetteva o approvava, dovevano servire a trasformare la vittoria del fronte in una rivoluzione sociale; in realtà contribuirono a rompere l'unità delle sinistre e a rafforzare, invece, la volontà di rivincita delle destre. Il movimento politico parafascista Falange Spagnola rispose infatti al terrore russo con il terrore nero delle sue bande armate, e gli esponenti dell'esercito si prepararono a liquidare con la forza la repubblica democratica, dimostratasi impotente a reprimere i crimini dei " rossi ".

L'inizio della guerra civile

Il blocco delle forze reazionarie trovò presto un caudillo nel generale Francisco Franco comandante delle truppe stanziate in Marocco, già distintosi nello sterminio dei minatori delle Asturie. Egli, d'intesa con altri ufficiali superiori, fra il 17 e il 19 luglio 1936 riuscì a portare parte dell'esercito sulla via della ribellione contro il governo democratico, sbarcò con le sue truppe in Spagna e diede così inizio alla guerra civile.

Il coinvolgimento internazionale

Francia e Inghilterra proclamarono allora il principio del non intervento, cui, a parole, aderirono anche Germania e Italia, ma si trattò solo di una semplice commedia, perché Hitler e Mussolini stipularono proprio in quei mesi gli accordi noti sotto il nome di Asse Roma-Berlino, che li impegnavano fra l'altro a sostenere con tutti i mezzi Franco e il falangismo spagnolo. Il loro " non intervento "consistette dunque nell'invio di cospicui aiuti in uomini, armi e materiali a Franco e i suoi seguaci. Dalla parte del governo repubblicano si schierò invece, insieme con l'U.R.S.S. che mandò armi e consiglieri militari, la più consapevole opinione pubblica internazionale democratica; e gli anti fascisti reclutarono e inviarono in Spagna una Brigata Internazionale, nella quale si distinse per il suo valore la Legione Garibaldina, composta da fuoriusciti italiani.

Le divisioni interne repubblicane

Era peraltro impossibile che il popolo spagnolo e i volontari anti fascisti riuscissero a resistere indefinitamente contro i nemici, appoggiati dalle superiori risorse di stati moderni come la Germania e l'Italia; tanto più che il governo in carica non era di fatto in grado di coordinare le bande repubblicane, ciascuna delle quali si era organizzata e agiva secondo criteri diversi. Gli anarchici, molto numerosi tra i combattenti, rifiutavano ogni tipo di gerarchia che potesse ricordare l'esercito tradizionale, e facevano conto soltanto dell'auto disciplina. Il partito comunista concepiva la guerra come lotta combattuta dalla nazione spagnola per fondare una repubblica parlamentare democratica di nuovo tipo, e intendeva eliminare i poteri locali e gli esperimenti intempestivi di socializzazione nelle fabbriche e nelle campagne, considerandoli non a torto, fondi di disordine e di inefficienza. Gli anarchici, viceversa, volevano che la guerra avesse finalità decisamente rivoluzionarie e ritenevano anch'essi, non a torto, che il mondo seguito nella condotta della guerra stessa ne avrebbe condizionato irreversibilmente gli esiti politici. Questo radicale dissenso indebolì ovviamente il fronte anti franchista : a Barcellona, in particolare, gli anarcosindacalisti si opposero con le mani al tentativo condotto nel maggio del 1937 dalle truppe governative regolari, guidate dai comunisti, di scacciarli dagli edifici pubblici nei quali si erano insediati nel luglio 1936 e i combattimenti durarono alcuni giorni e costarono complessivamente circa cinquecento morti. Negli anni seguenti il governo repubblicano, sempre più chiaramente governato dai comunisti, procedette ad una sistematica eliminazione delle autonomie locali, e nel medesimo tempo, fece giudicare e condannare i dirigenti anarchici responsabili dei fatti di Barcellona.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali che portarono alla Guerra civile in Spagna?
  2. Le cause principali furono le tensioni sociali ed economiche tra nobili e contadini, il fallimento delle riforme politiche, e il conflitto tra forze progressiste e reazionarie, culminato con l'insurrezione militare guidata da Francisco Franco.

  3. Quali furono le conseguenze della vittoria del Fronte Popolare nelle elezioni del 1936?
  4. La vittoria del Fronte Popolare portò a un tentativo di attuare riforme progressiste, ma anche a divisioni interne tra le sinistre e a una reazione violenta da parte delle destre, che culminò nella guerra civile.

  5. Come reagirono le potenze straniere alla guerra civile spagnola?
  6. Francia e Inghilterra proclamarono il non intervento, mentre Germania e Italia sostennero Franco con aiuti militari, nonostante dichiarassero ufficialmente il non intervento. L'URSS e volontari internazionali supportarono il governo repubblicano.

  7. Quali furono le divisioni interne tra le forze repubblicane durante la guerra civile?
  8. Le divisioni interne includevano disaccordi tra anarchici, comunisti e altre fazioni su come condurre la guerra e su quali obiettivi politici perseguire, indebolendo il fronte anti-franchista.

  9. Quale ruolo ebbero gli anarchici nel conflitto e quali furono le loro posizioni?
  10. Gli anarchici, numerosi tra i combattenti, rifiutavano gerarchie militari tradizionali e volevano che la guerra avesse finalità rivoluzionarie, opponendosi a tentativi di centralizzazione e controllo da parte del governo repubblicano.

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