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Concetti Chiave

  • Antonio Gramsci, nato nel 1891 in Sardegna, si avvicina presto alla filosofia e alla politica, studiando a Torino con un focus sulla glottologia.
  • Inizia la carriera giornalistica collaborando con L’Avanti! e Il Grido del Popolo, trasformando L’Ordine Nuovo in un riferimento per il movimento operaio.
  • Gramsci è tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia nel 1921 e partecipa attivamente a livello internazionale, grazie anche all'immunità parlamentare ottenuta nel 1924.
  • Durante il Congresso di Lione del 1926, Gramsci sviluppa il concetto di egemonia culturale e critica i metodi autoritari di Stalin, sebbene il suo dissenso venga censurato.
  • Arrestato nel 1926 dal regime fascista, Gramsci scrive i "Quaderni del Carcere", sviluppando il concetto di egemonia culturale e proponendo soluzioni alla questione meridionale.

Indice

  1. Infanzia e formazione
  2. Carriera giornalistica e politica
  3. Fondazione del Partito Comunista
  4. Conflitti interni e strategie
  5. Arresto e opere in prigione

Infanzia e formazione

Antonio Gramsci nasce in Sardegna, vicino Cagliari, ad Ales, nel 1891. Fin da giovane si avvicina agli studi di filosofia e politica, leggendo autori come Benedetto Croce e Gaetano Salvemini, oltre a riviste culturali come La Voce.

Successivamente, frequenta il liceo di Cagliari e poi si trasferisce a Torino, dove studia lettere e filosofia, con particolare attenzione alla glottologia (filosofia del linguaggio).

Carriera giornalistica e politica

Antonio Gramsci inizia la sua attività giornalistica collaborando con i quotidiani L’Avanti! e Il Grido del Popolo. Qui entra in contatto con figure importanti come Angelo Tasca, Palmiro Togliatti e Gioberti, gettando le basi della sua futura carriera politica.

Il suo vero ingresso in politica avviene con L’Ordine Nuovo, una rivista socialista che Gramsci trasforma radicalmente, rendendola un punto di riferimento per il movimento operaio.

Fondazione del Partito Comunista

Nel 1921, Gramsci è tra i protagonisti della fondazione del Partito Comunista d’Italia (PCd’I), che nasce come sezione territoriale del Comintern, l’organizzazione internazionale dei partiti comunisti.

Successivamente, Gramsci viene inviato a Mosca presso il Comintern e poi a Vienna, dove approfondisce lo studio di Karl Marx.

Nel 1922, viene emesso un mandato di cattura nei suoi confronti, ma ottiene l’immunità parlamentare e, nel 1924, viene eletto deputato nella circoscrizione del Veneto. In questo periodo si scontra con Amadeo Bordiga, che in seguito sostituirà alla guida del partito.

Conflitti interni e strategie

Durante il Congresso di Lione del 1926, Gramsci elabora una nuova strategia per il partito, ponendo al centro il concetto di egemonia culturale.

Nel frattempo, nel 1924, muore Lenin, aprendo una crisi nella leadership del Partito Comunista Sovietico. Si delineano due visioni contrapposte:

  • Stalin: sostiene la costruzione del socialismo in un solo paese, ritenendo non necessaria una rivoluzione mondiale.
  • Trockij: promuove l’idea di una rivoluzione permanente, credendo che la rivoluzione russa non potesse sopravvivere senza un’estensione in Europa.

Gramsci si schiera ufficialmente contro Trockij, ma critica anche i metodi autoritari di Stalin. Tuttavia, la sua lettera di dissenso viene bloccata da Togliatti e rimossa dagli archivi del Partito Comunista dopo il suo arresto.

Arresto e opere in prigione

Nel 1926, il regime fascista di Benito Mussolini arresta Gramsci, che viene condannato a 20 anni di carcere. Durante la prigionia, scrive la sua opera più importante: "I Quaderni del Carcere", in cui sviluppa il concetto di egemonia culturale e analizza il ruolo degli intellettuali nella società.

Uno dei suoi ultimi scritti prima dell’arresto è La questione meridionale (pubblicato clandestinamente nel 1930), in cui affronta il problema della frattura tra il proletariato industriale del Nord e i contadini del Sud, proponendo una strategia di unificazione politica e sociale.

Gramsci muore il 27 aprile 1937 a Roma, dopo anni di prigionia e gravi problemi di salute.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Antonio Gramsci e quale fu il suo percorso formativo?
  2. Antonio Gramsci nacque in Sardegna nel 1891 e si avvicinò fin da giovane agli studi di filosofia e politica, influenzato da autori come Benedetto Croce. Studiò lettere e filosofia a Torino, con un focus sulla glottologia.

  3. Come iniziò la carriera giornalistica e politica di Gramsci?
  4. Gramsci iniziò collaborando con i quotidiani L’Avanti! e Il Grido del Popolo, e trasformò la rivista L’Ordine Nuovo in un punto di riferimento per il movimento operaio, segnando il suo ingresso in politica.

  5. Quali furono i contributi di Gramsci al Partito Comunista d’Italia?
  6. Gramsci fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia nel 1921 e partecipò al Congresso di Lione nel 1926, dove elaborò il concetto di egemonia culturale come strategia per il partito.

  7. Cosa sono i "Quaderni del Carcere" e quale importanza hanno?
  8. I "Quaderni del Carcere" sono l'opera più importante di Gramsci, scritta durante la sua prigionia sotto il regime fascista. In essi sviluppa il concetto di egemonia culturale e analizza il ruolo degli intellettuali nella società.

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