Concetti Chiave
- La Germania post-Grande Guerra affrontò una devastante crisi economica e politica con la proclamazione della debole Repubblica di Weimar.
- Il Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler emerse durante la crisi economica degli anni Venti, culminando nel suo arresto e la stesura de "La mia lotta".
- Con il crollo economico del 1929, dovuto alla crisi di Wall Street, la Germania vide l'ascesa di Hitler al potere, culminando nella sua nomina a cancelliere nel 1933.
- Hitler trasformò la Germania in uno stato totalitario, eliminando i partiti avversari, istituendo la Gestapo e utilizzando il plebiscito per consolidare il potere.
- La politica di Hitler incluse il riarmo militare, l'annessione dell'Austria e l'emarginazione di gruppi come ebrei e zingari, evidenziata dalle leggi di Norimberga.
Indice
La nascita della Repubblica di Weimar
La Germania esce devastata dalla Grande Guerra e sommersa dal pagamento delle indennità alle nazioni vincitrici, nel frattempo viene proclamata la Repubblica di Weimar. Questa nuova repubblica però nasce debole, perché dovette affrontare le tensioni interne e la crisi economica del dopoguerra. Con il passare del tempo i limiti divennero sempre più evidenti e all’interno del paese la Repubblica non era ben vista tanto che nel 1920 vi fu un colpo di stato che però fallì. La Germania in questi anni fu costretta a dichiarare l’impossibilità a pagare i danni di guerra a Francia e Gran Bretagna.
L'ascesa di Hitler
Così il governo, incapace di risolvere i problemi economici e politici favorì l’affermazione di movimenti estremisti e nello scenario della crisi degli anni Venti, emerge il Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler. Hitler nel 1923 tentò un insurrezione ma venne arrestato e in questo periodo lui scrive “la mia lotta” incentrata sull’ideologia nazista. Dopo il pericolo Hitler la Germania si risollevò con Stresemann che con il suo programma la situazione economica migliorò, anche grazie all’aiuto degli Stati Uniti. Il paese riottenne la dignità nel 1925 quando con il trattato di Locarno entra a far parte della Società delle Nazioni. Nel 1929 i successi ottenuti da Stresemann furono annullati dalla crisi di Wall Street che generò l’ascesa al potere di Hitler. Hitler si ispirava al nazionalismo, indicando come nemico interno gli ebrei e nemici esterni il comunismo e il capitalismo e nelle elezioni del 1930 ci fu un successo dei nazisti.
Il consolidamento del potere nazista
Nella propria azione politica il partito nazista era affiancato dalle SA che perseguitavano chiunque si opponesse a Hitler, con questo clima nel 1932 si tennero le elezioni dove Hitler ottenne un grande successo personale e il 30 gennaio 1933 Hindenburg lo nomina cancelliere. Più tardi nel febbraio 1933 i nazisti incendiano il Reichstag, sede del parlamento e Hitler incolpò i comunisti, così le elezioni gli diedero la maggioranza assoluta in parlamento. Con ormai il parlamento nelle proprie mani Hitler il 24 marzo 1933 assunse i pieni poteri, compreso quello legislativo.
La politica interna di Hitler
Con le azioni di Hitler lo stato si stava avvicinando ad uno stato totalitario, la sua politica interna ebbe tre punti fondamentali: eliminare tutti i partiti, tranne quello nazista; istituire la Gestapo, una polizia segreta e utilizzare il Plebiscito, dove il popolo è chiamato a decidere le questioni dello stato. Hitler utilizzò il Plebiscito nel 1933, per il ritiro della Germania dalla società delle nazioni; nel 1934 per concentrare nelle mani tutti i suoi poteri e nel 1938 per l’annessione dell’Austria alla Germania. Per quanto riguarda al cultura e la società Hitler istituì il controllo della scuola e delle organizzazioni giovanili; creò la camera di cultura, insieme a Goebbels, per controllare l’arte; istituì il culto di Hitler e definì il mito dell’uomo ariano. Dal punto di vista economico Hitler ottenne l’appoggio della grande industria e soppresse i sindacati, con questa politica la produzione industriale tornò a crescere.
La politica estera e le persecuzioni
Per quanto riguarda la politica estera nel 1933, la Germania uscì dalla società delle nazioni e negli anni successivi Hitler non rispettò il trattato di Versailles procedendo al riarmo dell’esercito. Il principale obbiettivo della Germania fu l’Austria e Hitler approfittando della crisi interna tentò di conquistare il paese, ma questa azione fu impedita da Mussolini. Tra i punti fondamentali della politica del fuhrer c’era anche l’emarginazione dei nemici interni come zingari ed ebrei, per fare questo iniziò le persecuzioni nel 1933 e più tardi approvò le leggi di Norimberga con cui gli ebrei venivano espulsi dalla società.
o
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali difficoltà affrontate dalla Repubblica di Weimar dopo la Grande Guerra?
- Come si affermò il Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler in Germania?
- Quali furono le azioni principali di Hitler una volta ottenuti i pieni poteri?
- In che modo Hitler influenzò la cultura e la società tedesca?
- Quali furono le politiche di persecuzione attuate da Hitler contro i nemici interni?
La Repubblica di Weimar dovette affrontare tensioni interne, una crisi economica del dopoguerra e il fallimento di un colpo di stato nel 1920, oltre all'incapacità di pagare i danni di guerra a Francia e Gran Bretagna.
Il Partito nazionalsocialista emerse durante la crisi degli anni Venti, con Hitler che tentò un'insurrezione nel 1923. Dopo la crisi di Wall Street del 1929, il partito guadagnò consenso, culminando con la nomina di Hitler a cancelliere nel 1933.
Hitler eliminò tutti i partiti tranne quello nazista, istituì la Gestapo, utilizzò il Plebiscito per decisioni statali e avviò una politica di riarmo, violando il trattato di Versailles.
Hitler controllò la scuola e le organizzazioni giovanili, creò la camera di cultura con Goebbels, istituì il culto di Hitler e promosse il mito dell'uomo ariano.
Hitler iniziò le persecuzioni contro zingari ed ebrei nel 1933, approvando successivamente le leggi di Norimberga che espulsero gli ebrei dalla società.