Concetti Chiave
- L'intervento della Santa Alleanza ostacolò le rivoluzioni liberali, con l'Austria decisa a mantenere l'ordine restaurato e contrastare gli insurrezionali.
- Le divisioni interne tra moderati e democratici, soprattutto sulla questione del bicameralismo e monocameralismo, indebolirono il movimento rivoluzionario.
- L'assenza di partecipazione popolare, con rivolte guidate principalmente da élite intellettuali, limitò l'efficacia dei moti liberali.
- La fiducia malriposta nei sovrani, come Ferdinando I, portò a tradimenti che favorirono il ripristino del potere monarchico assoluto.
- Il mancato supporto di potenze chiave come Francia e Inghilterra rese impossibile la vittoria delle rivoluzioni contro la potenza austriaca.
Indice
Intervento della Santa Alleanza
Le rivoluzioni liberali in Spagna, Portogallo, Regno delle due Sicilie e Piemonte furono un fallimento perché:
1) intervento della Santa Alleanza: Le potenze di Santa e Quadruplice alleanza si riunirono per vedere cosa si poteva fare. L’Austria voleva intervenire mentre Francia e Inghilterra no e quindi non ci fu un’identità di vedute.
L’Austria ritenne che questi moti potessero mettere in discussione l’ordine restaurato e in particolare l’idea del legittimismo e quindi intervenne per far si di tutelare queste potenze e gli insurrezionali degli altri stati non riescono a vincere contro una così grande potenza.
Divisioni interne e bicameralismo
2) Divisioni interne tra moderati e democratici e nella questione bicameralismo, monocameralismo.
C’era la divisione tra democratici e repubblicani.
Nelle sette erano favorevoli al bicameralismo (= 2 camere, una eletta dal re l’altra dal popolo) le frange più moderate che volevano accordi con il re. Il monocameralismo (= una camera a suffragio ristretto) prevalse nel Regno delle due Sicilie; si seguì questa linea più radicale ma durò per pochissimo, per otto mesi.Assenza di partecipazione popolare
3) Assenza della partecipazione popolare: sono elite di studenti, intellettuali e cioè i membri delle sette.
Fiducia malriposta nei sovrani
4) Fiducia malriposta nei sovrani (comportamento Ferdinando e Vittorio Emanuele).
Al secondo convegno fatto dai rappresentanti delle potenze che volevano risolvere diplomaticamente, durante la Restaurazione, queste insurrezioni venne invitato Ferdinando I perché illustrasse la situazione. Il re per andare chiede il consenso al Parlamento. Il Parlamento glielo concede perché il re promette che sarebbe andato a Lubiana per difendere la costituzione e la monarchia costituzionale; diceva che sarebbe addirittura tornato a casa a difendere lui stesso con le armi la patria se questi principi non sarebbero stati rispettati.
Invece si presentò al congresso come vittima degli eventi rivoluzionari e quindi chiede di essere restaurato come monarca assoluto. Quindi tradisce il Parlamento e fu restaurato il regno di Federico II.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali cause del fallimento delle rivoluzioni liberali in Europa?
- Come influì l'intervento della Santa Alleanza sulle rivoluzioni liberali?
- Quale fu il ruolo dei sovrani come Ferdinando I nelle rivoluzioni liberali?
Le principali cause furono l'intervento della Santa Alleanza, le divisioni interne tra moderati e democratici, l'assenza di partecipazione popolare e la fiducia malriposta nei sovrani.
L'intervento della Santa Alleanza, in particolare dell'Austria, mirava a tutelare l'ordine restaurato e il legittimismo, impedendo agli insurrezionali di vincere contro una grande potenza.
Ferdinando I tradì il Parlamento promettendo di difendere la costituzione, ma al congresso si presentò come vittima degli eventi rivoluzionari, chiedendo di essere restaurato come monarca assoluto.