Concetti Chiave
- Nel 1936, l'espansionismo del fascismo e del nazismo in Europa contribuì all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, con la Germania di Hitler che cercava di riunire etnie tedesche e territori persi.
- L'invasione della Polonia da parte della Germania nel 1939, supportata dall'URSS attraverso il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop, segnò l'inizio del conflitto mondiale.
- La Germania si espanse rapidamente in Europa, conquistando territori strategici e stabilendo governi fantoccio, mentre l'Italia si unì alla guerra dopo i successi tedeschi iniziali.
- Nel 1941, la Germania attaccò l'Unione Sovietica, mentre gli Stati Uniti entrarono in guerra dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, portando a una svolta nel conflitto globale.
- La resistenza partigiana in Europa, gli sbarchi alleati in Normandia e l'uso delle bombe atomiche da parte degli USA portarono alla fine della guerra, con la divisione del mondo in blocchi USA e URSS.
Indice
L'espansionismo del nazismo
Il 1936 fu un anno di svolta, caratterizzato da avvenimenti che portarono alla seconda grande guerra, come per esempio:
• L’espansionismo del fascismo in tutto il continente.
• L’espansionismo del nazismo, poiché essendo la Germania la più colpita dal trattato di Versailles, ridimensionata sia territorialmente che economicamente, Hitler cerca di conseguire il progetto di “Grande Germania”, riunendo tutte le etnie di origine tedesca, riappropriandosi di territori dunque come l’Austria (Anschluss), i Sudeti, la Renania, che non erano suoi possedimenti neanche in precedenza.
Hitler voleva assicurare uno “spazio vitale”, il suo intento era offrire i propri prodotti su più mercati. Quindi l’escalation: uscita della Germania dalla Società delle nazioni, militarizzazione della Renania, Austria, e Sudeti, Cecoslovacchia e Boemia, furono tutte annesse al Terzo Reich.La guerra civile in Spagna
• Guerra civile in Spagna a cui Francia e Inghilterra non prendono parte, ma soprattutto l’Inghilterra prosegue la politica dell’appeasement, dell’arrendevolezza, poiché in gioco c’erano già Italia e Germania (con le truppe franchiste), e URSS (con le truppe repubblicane).
• La crisi del 29 portò essenzialmente a tutto questo, poiché ogni paese lotta per allargarsi a scapito degli altri, infatti Germania, Italia e Giappone si ritenevano ingiustamente ridimensionate dal trattato di Versailles a causa degli interessi di Francia e Inghilterra.
L'Italia e il patto d'acciaio
Come già detto, ci fu l’espansionismo del fascismo in quasi tutto il continente europeo, ma questi fascismi europei erano sottomessi all’egemonia di Hitler, la stessa Italia ne era sottomessa, poiché Mussolini sottoscrisse il patto d’acciaio, con l’Asse Roma-Berlino. Nella conferenza di Monaco Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna si incontrano, e i ministri ottengono le assicurazioni di Hitler che non avrebbe più allargato la propria egemonia in Europa, e invece egli procedette all’invasione della Polonia scaturendo così la Seconda guerra mondiale, poiché Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania.
L'invasione della Polonia
In quattro settimane la Polonia non riuscì ad opporre resistenza, e capitola a causa delle tonnellate di bombe sganciate dalla Germania, allo stesso tempo, l’Unione Sovietica di Stalin, che aveva firmato in precedenza un patto di non aggressione (Molotov-Ribbentrop) con la promessa di dividersi la Polonia, subito procedette all’invasione delle regioni orientali di questa. (L’URSS firma il patto perché vuole assicurarsi territori persi, e perché non era pronta ad entrare in guerra contro la Germania, più forte dal punto di vista bellico). Dunque in Polonia, la Germania riesce a portare a compimento la guerra lampo che nella prima guerra mondiale non era riuscita contro la Francia. Subito le truppe tedesche si avviarono verso gli stati baltici, Finlandia, Danimarca e Norvegia, conquistandole (In Norvegia dai nazisti fu insediato il primo governo fantoccio, ossia non liberamente eletto, non espressione del popolo, quello di Quisling, che poi verrà attuato anche da Vichy, in Francia, e da Mussolini). Assicurandosi tali territori Hitler aveva più giacimenti di ferro, e installò basi navali e aeree perché erano punti strategici. Inoltre l’esercito tedesco dilaga anche in Francia, entrando a Sedan, a Dunkerque, a Parigi, così il maresciallo Pètain accettò l’occupazione e firmò l’armistizio, e nel sud del paese non occupato, si costituì un governo collaborazionista a Vichy, governato da Pètain mentre De Gaulle pose le basi per la “Francia Libera”.
La resistenza britannica
L’Italia in tutto ciò, nonostante il patto d’acciaio con Hitler, decise il non intervento, ma poi, i rapidi successi di Hitler portarono Mussolini a decidere di entrare in guerra credendo in una guerra rapida e con molte vittorie. Dal momento che inoltre la Francia si era arresa, la Gran Bretagna doveva fronteggiare da sola i tedeschi, che subito optarono per l’invasione dell’isola, con l’obiettivo di distruggere industrie e popolazione, per cui la Luftwaffe attaccò porti meridionali, aeroporti, città, industrie, città come Birmingham e Coventry furono rase al suolo, tuttavia però la Gran Bretagna oppose resistenza con la Raf, avvalendosi dei radar, e sfumò l’idea di Hitler di una guerra lampo anche qui. La guerra si sposta anche nei Balcani, e in Africa, dove le forze italiane subiscono numerose sconfitte, come per esempio la sconfitta di Amba Alagi che costò la perdita dell’intero Corno d’Africa, di cui si era appropriato nel 1870. Date le sconfitte italiane, la Germania dovette intervenire per non far estendere alla Gran Bretagna il proprio dominio su tutto il continente africano, con gli Afrika Korps, che fecero indietreggiare gli inglesi, così i tedeschi procedono all’invasione di Iugoslavia e Grecia, alla fine del 1941 quindi quasi tutta l’Europa era nelle mani del nazifascismo.
L'attacco all'Unione Sovietica
In quest’anno ci sono due avvenimenti che segnarono una svolta:
• La Germania attacca l’Unione Sovietica nonostante il patto di non aggressione poiché vuole estendere il controllo anche in oriente, soprattutto contro una razza inferiore a quella ariana, lottare contro il comunismo (piano Barbarossa), e estendere il potere sul Mar Caspio, ricco di petrolio, ma comunque l’URSS oppone una forte resistenza, facendo sfumare l’idea di una guerra lampo.
• Nel frattempo, gli Stati Uniti, ancora sotto gli effetti della crisi del 29 (poiché non sarebbero migliorati di molto fino all’arrivo di una guerra), si limitavano ad inviare armi e prestiti alla Gran Bretagna, poi però entrano in guerra a causa dell’attacco giapponese al porto di Pearl Harbor, nelle Hawaii. (USA moltiplicano di 100 volte la propria flotta aerea e navale, l’Inghliterra di 12 volte, la Germania di 20 volte)
La soluzione finale
La Germania intanto sottopone i territori conquistati a gravi pressioni economiche e requisizioni di prodotti agricoli e industriali, così da accompagnare ai bombardamenti la penuria di viveri, inoltre si affiancò l’eliminazione fisica di popolazioni inferiori, soprattutto ebrei, che venivano sterminati con la “soluzione finale” nei campi di sterminio appunto, con camere a gas e forni crematori.
La svolta del 1942-43
Nel 1942-43 vi è una svolta, giapponesi vengono sconfitti nel Pacifico dagli USA, tedeschi vengono per la prima volta sconfitti a Stalingrado dall’ URSS, e in Africa le truppe dell’Asse vengono fermate dagli inglesi. Gli americani sbarcarono in Marocco, Algeria, e anche in Sicilia, per garantirsi il controllo del Mediterraneo, l’Italia stava attraversando un momento devastante poiché il governo fascista si rivelò incapace di lottare, e vi erano massicci bombardamenti, così alcuni esponenti volevano far perdere il potere a Mussolini, che appunto venne arrestato e Badoglio costituì il suo governo, con l’intento però di continuare la guerra siglando un armistizio a Cassibile con gli anglo-americani tradendo i tedeschi, quindi nel sud si stabilirono gli anglo-americani, mentre il centro-nord venne occupato dai tedeschi, che inoltre liberarono anche Mussolini dalla prigione del Gran Sasso e lo misero a capo di un governo fantoccio, la Repubblica sociale italiana a Salò.
La resistenza partigiana
Il paese era così spaccato in due, e alcuni cittadini oppongono resistenza ai tedeschi, come avvenne nelle Quattro giornate di Napoli, dove riuscirono ad allontanarli accogliendo gli americani. La resistenza anti nazista dei partigiani non vi fu solo in Italia ma anche in altri paesi Europei come in Francia con De Gaulle, in Polonia che oppone resistenza perché era divisa tra Germania e URSS ma venne rasa al suolo, in Unione Sovietica in cui iniziò nuovamente l’ offensiva dell’Armata rossa, in Iugoslavia, in Grecia. In Italia soprattutto per coordinare le operazioni contro i nazisti si organizzarono i Comitati di liberazione nazionale, tutte le forze antifasciste si uniscono per uno stesso obbiettivo, un Italia democratica. Le lotte partigiane in Italia portarono a una resistenza dei nazisti che spesso risposero con rappresaglie contro la popolazione civile come il massacro di 335 ostaggi nelle Fosse Ardeatine, questa lotta termina con la liberazione di Ravenna grazie all’attacco degli alleati contro i nazisti sulla “linea gotica”.
La liberazione dell'Europa
Gli angloamericani poi sbarcarono in Normandia sotto il comando di Eisenhower, travolsero le armate tedesche e la Francia venne liberata, come anche la Grecia e la Iugoslavia grazie ai partigiani, queste liberazioni furono dovute anche al patto di alleanza costituitosi a Teheran tra anglo-americani e sovietici, perché avevano un nemico comune, la Germania, gli anglo-americani bombardano a tappeto le città tedesche e a Jalta vi fu la spartizione del mondo: Grecia, Austria e Italia erano sotto la tutela anglo-americana; Romania e Bulgaria sotto quella sovietica; comune influenza su Ungheria, Polonia e Iugoslavia; la Germania doveva essere invece spartita in quattro zone.
La fine della guerra
In Italia man mano vennero liberate le città dai partigiani, e Mussolini venne fucilato, Hitler si tolse la vita e il suo successore Donitz firmò la resa, restava solo in campo il Giappone che opponeva una straordinaria resistenza, allora il presidente Truman degli USA ordinò il lancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. La fine della guerra lascia il mondo dominato da due blocchi, Stati Uniti e Unione Sovietica.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali fattori che portarono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale?
- Come si sviluppò l'espansionismo tedesco in Europa?
- Quali furono le conseguenze dell'attacco giapponese a Pearl Harbor?
- Quali furono i momenti di svolta nella guerra tra il 1942 e il 1943?
- Come si concluse la Seconda Guerra Mondiale?
I principali fattori furono l'espansionismo del fascismo e del nazismo, la crisi economica del 1929, e le tensioni internazionali causate dal trattato di Versailles. La politica di appeasement di Francia e Inghilterra e l'invasione della Polonia da parte della Germania furono eventi chiave.
L'espansionismo tedesco si sviluppò attraverso l'annessione di territori come l'Austria, i Sudeti, e la Cecoslovacchia, seguita dall'invasione della Polonia, che portò alla dichiarazione di guerra da parte di Gran Bretagna e Francia.
L'attacco giapponese a Pearl Harbor portò gli Stati Uniti a entrare nella guerra, moltiplicando la loro flotta aerea e navale e fornendo un supporto decisivo agli alleati.
I momenti di svolta furono la sconfitta giapponese nel Pacifico, la vittoria sovietica a Stalingrado, e l'arresto delle truppe dell'Asse in Africa. Gli sbarchi alleati in Nord Africa e Sicilia furono cruciali per il controllo del Mediterraneo.
La guerra si concluse con la liberazione di vari paesi europei, la resa della Germania dopo la morte di Hitler, e il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che portarono alla resa del Giappone. Il mondo fu diviso in due blocchi dominati da Stati Uniti e Unione Sovietica.