Concetti Chiave
- Le elezioni del 18 aprile 1948 segnarono il confronto tra Fronte Popolare e Democrazia Cristiana, con la vittoria di quest'ultima.
- La paura del comunismo e gli aiuti del piano Marshall furono fattori chiave nella vittoria della Dc.
- De Gasperi optò per un governo di coalizione includendo liberali, socialdemocratici e repubblicani.
- L'anticomunismo crescente portò a tensioni sociali, culminate nell'attentato a Togliatti.
- La rottura dell'unità sindacale portò alla divisione della Cgil in Cgil, Cisl e Uil.
Elezioni del 1948
Il 18 aprile 1948 si tennero le elezioni per il primo parlamento della Repubblica, che videro principalmente lo scontro tra Fronte Popolare (Partito socialista e Partito comunista) e Dc e la vittoria di quest’ultima (48,5% dei voti).
Fattori della vittoria Dc
Vari furono i fattori che contribuirono alla vittoria della Dc. Innanzitutto la paura del comunismo, che spinse l’elettorato medio a convogliare i voti nella Dc, evitando la dispersione nei partiti minori; gli aiuti del piano Marshall che sarebbero stati sospesi dal governo statunitense se avessero vinto i comunisti; la propaganda della Chiesa.
Governo De Gasperi
Pur potendo formare un governo monocolore, De Gasperi scelse di far entrare nel governo liberali (fu proprio la Dc ad appoggiare l’elezione di Einaudi a Presidente della Repubblica), socialdemocratici e repubblicani.
Tensioni sociali e sindacali
Tuttavia il clima di aspro anticomunismo, che si stava affermando, determinò aspre tensioni sociali (es. attentato a Togliatti, che rimase gravemente ferito). Si aggiunse poi la rottura dell’unità sindacale (nel 1944 si era costituita un’unica Confederazione: la Cgil) che si spaccò in 3 diversi organismi: la Cgil (a prevalenza comunista), la Cisl (a prevalenza Dc) e la Uil (a prevalenza Pri e Psdi).scuola statale liceo classico tacito roma