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Concetti Chiave

  • L'economia fascista inizialmente adottò una politica liberista per favorire investimenti e imprenditoria, ma dal 1926 lo Stato centralizzò il controllo economico, simile a quanto avveniva in Russia.
  • La politica estera fascista si concentrò sull'espansione coloniale, culminando con l'invasione dell'Etiopia nel 1935 e con l'alleanza tra Italia e Germania, sancita dal Patto d'Acciaio del 1939.
  • Le leggi razziali del 1938 furono una svolta drammatica in Italia, introducendo discriminazioni severe contro gli ebrei, come l'espulsione dalle scuole e il divieto di matrimoni misti.
  • La guerra civile spagnola vide l'intervento dell'Italia fascista a sostegno di Franco, mentre l'Asse Roma-Berlino consolidò l'alleanza con la Germania di Hitler, influenzando pesantemente la politica estera italiana.
  • Nonostante il dissenso di alcuni intellettuali come Giovanni Gentile, le leggi razziali furono accettate dalla maggioranza degli italiani, creando un clima di indifferenza e terrore tra la popolazione.

Indice

  1. Politica economica del regime fascista
  2. Espansione coloniale e guerra in Etiopia
  3. Reazioni e resistenza alle leggi razziali

Politica economica del regime fascista

• All’inizio il regime fascista mette in atto una politica liberista, quindi libero mercato,

• Lo stato cerca di incoraggiare gli investimenti, anche privati, e quindi sostiene l’intenditoria, la

media e alta borghesia. Mussolini all’inizio è sostenuto dalla classe intenditoriale

• Quando il regime diventa una dittatura totalitaria, intorno al 1926, lo stato passa a una politica

centralizzata, che vuol dire che è lo stato stesso che cerca di controllare e di gestire tutta

l’economia, un po' come succedeva in Russia.

Battaglia del Grano per migliorare l’agricoltura e per rendersi autosufficienti

• C’è un programma di bonifica dei territori, come la Maremma, e questo aiuta a risolvere problemi

come la disoccupazione, dato che offrono lavoro.

• 1933 > viene istituito l’IRI (istituto per la ricostruzione industriale), programma per aiutare aziende

e banche in crisi, quindi c’è un ri-sollevamento.

• 1934 > vengono soppressi tutte le azioni sindacali dei sindacati e vengono sostituite dalle

corporazioni, e i sindacali finiscono nell’agricoltura o in altri settori, legati al regime

• 1935 > viene variato un programma di protezionismo, economia che privilegia merci internazionali:

utilizziamo più le nostre merci, importiamo di meno dall’estero.

Espansione coloniale e guerra in Etiopia

• Si caratterizza per espansione territoriale di tipo coloniale, quindi colonie verso l’Africa orientale

• 1935 > il Regime aggredisce e invade l’Etiopia

• 1936 > l’Etiopia viene conquistata definitivamente dall’Italia e inizia il periodo definito “intero”

• L’Etiopia è ufficialmente una nostra colonia e Mussolini proclama la nascita dell’Impero

• Questo comporta che uomini e mezzi vengano inviati in Africa per gestire la situazione

• La popolazione locale in parte si ribellò, ma in realtà venne decimata e sedata, e poi collaborarono

anche perché non avevano scelta alla fine.

• Spagna > inizia una guerra civile spagnola

• da una parte ci sono i repubblicani, dall’altra l’esercito di Francisco Franco, che è un piccolo Hitler,

quindi che vuole una dittatura di stampo fascista

• ovviamente l’Italia e la Germania intervengono a fianco di Francisco Franco, invece molti degli

antifascisti si riuniranno ai repubblicani in Spagna (dal 36 al 39 circa)

• 1939 > Franco vince la guerra civile e instaura una dittatura in Spagna

• Germania > Hitler prende potere nel 33

• 1936 > nasce il patto tra Mussolini e Hitler i due che si chiama “Asse, Roma, Berlino

• Primo passo per quella che sarà un’alleanza duratura che si consoliderà nel 1939 come “Il patto

d’Acciaio” quindi accordo ancora più vincolante perché impegna entrambi i paesi a entrare in

guerra uno al fianco dell’altro.

• 1937 > l’Italia esce dalla società delle nazioni, l’antenato dell’ONU, quindi firmare l’Asse Roma

Berlino con la Germania e uscire dalla società delle nazioni è una bella dichiarazione d’intenti

• È stata la prima organizzazione internazionale con lo scopo di prevenire guerre, far crescere il

benessere integrativo di tutte le nazioni coinvolte e gestire le guerre, come fa oggi l’ONU

• Viene creato nel 1909 a Parigi e viene sciolta nel 1946, ma nel 45 con la fine della guerra era già

stata sostituita dall’ONU, di cui fanno parte anche gli stati uniti.

• 1938 > vengono emanate le leggi raziali contro gli ebrei

• 1939 > viene istituita la camera dei fasci in parlamento, il regime si consolida

• C’è il patto d’acciaio nel 22 maggio tra Italia e Germania

• C’è già uno sbilanciamento, perché la Germania dispone di molti più mezzi dell’Italia, e in più

avevano molto più potere di iniziativa.

• In Italia inizia a esserci una sottomissione verso la Germania, ma all’inizio era il contrario: infatti

prima era Hitler a prendere esempio da Mussolini, ma poi i ruoli si invertono e l’Italia diventa

succube di tutte le decisioni della Germania.

• Questo si vede dall’entrata in guerra stessa: Mussolini, consapevole di non disporre dei mezzi per

affrontare una guerra che ormai si avvicinava, aveva avvisato Hitler, dicendo che avrebbe firmato il

patto ma consapevole che prima di due anni non sarebbe riuscito a entrare in guerra, quindi Hitler

lo sapeva, e molti membri del governo fascista erano contrari alla firma di questo patto, perché

anche se era avvisato, dal momento in cui Hitler decideva di entrare in guerra l’Italia sarebbe stata

vincolata dal patto e costretta dunque a entrare anche lei.

• Hitler infatti se ne infischia, e il giorno dopo la firma del patto, il 23 maggio organizza, in gran

segreto alle spalle di Mussolini, un consiglio per organizzare un attacco alla Polonia, che sarà il

primo vero atto offensivo della Seconda guerra mondiale

• Per i tedeschi l’Italia inizialmente viene considerata secondaria, e la funzione italiana era solo quella

di arginare i paesi attorno, quindi come muro difensivo

• Per questo l’Italia non fu consultata prima di questo intervento e invasione in Polonia

• Nonostante nel patto ci fosse sottoscritto anche l’obbligo di consultazione

• Quindi Hitler ha infranto il patto, e avrebbe permesso a Mussolini di ribellarsi, infatti molti suoi

consiglieri gli consigliarono di tirarsene fuori dato il tradimento di Hitler

• Ma Mussolini non lo fa, non entrammo in guerra subito, ma solo il 10 giugno del 1940, ma non

siamo usciti da questo patto d’acciaio, quindi eravamo vincolati e avevamo le mani sporche di

sangue quanto la Germania.

• L’Italia dichiara la sua non belligeranza, quindi non si entra in guerra momentaneamente

• 1° settembre 1939 > la Germania invade la Polonia

• 3 settembre > Francia e Inghilterra reagiscono e inizia la Seconda Guerra Mondiale

• Quando la Germania invade la Polonia, quest’ultima è invasa sia dalla Germania ma anche dai

Russi, perché all’inizio avevano firmato anche loro un patto con la Germania in cui si garantivano il

reciproco non attacco, creato per proteggere ognuno i propri interessi

• 1938 > settembre del 38 e luglio del 39

• Mussolini era all’apice del suo potere in Italia e il regime andava a gonfie vele, il popolo lo

acclamava e lo amava

• Già prima dell’entrata in vigore delle leggi raziali il razzismo era già radicato, soprattutto per

quanto riguarda il colonialismo

• Nelle leggi frasticissime si specificava che la razza bianca fosse superiore, e dopo l’evasione in

Etiopia si posero con superiorità e comprensione verso gli indigeni, ma senza avere rapporti di

promiscuità con loro.

• Con le leggi fascistissime erano entrate in vigore degli elenchi di parole vietate, come ad

esempio le parole straniere, per nazionalizzare l’Italia (non potevi dire “cocktail” ma solo

“bevanda ereottina”)

• 1938 > si instaura il passo romano per la marcia delle armate, passo con la gamba tesa, istituito

da Achille Scarace, braccio destro di Mussolini

• A lui dobbiamo anche la nascita del saluto romano

• Questo perché la stretta di mano era considerata poco igienica, poi per non toccare le altre

razze quindi questione di superiorità

• Questi furono i primi piccoli segnali che anticiparono il peggio, cioè le leggi raziali.

• 3 maggio 1938 > Hitler fa visita ufficiale a Roma, e il papa non si fa trovare, perché nonostante

abbia firmato i patti raziali non gli aggrada la figura di Hitler. Vaticano è spenta e dormiente

• Per confermare il patto d’acciaio da firmare Mussolini decide di allinearsi con le politiche

razziali di Hitler

• 14 luglio 1938 > esce un articolo pubblicamente che s’intitola “Il fascismo e il problema della

lotta”, ed è un vero e proprio manifesto degli scienziati fascisti, tra cui docenti universitari, che

difendono la “pura razza italica” delineandola con dei caratteri psicologici, fisici, la inventano

praticamente, così come fu inventata la razza ariana, e dicono che “questi caratteri non devono

essere alterati in alcun modo, quindi si consiglia caldamente di non avere rapporti promiscui

con altre razze.

• Viene introdotta la campagna stampa contro gli ebrei, e iniziano a essere pubblicati sui giornali

articoli contro gli ebrei per l’esclusione

• In particolare, scatta il censimento di tutti gli ebrei residenti in Italia, quindi li vogliono

schedare, andando di casa in casa a verificare e a segnare nome cognome e data di nascita

• All’epoca gli ebrei erano 46 mila e 500

• La campagna antisemita si inasprisce di giorno in giorno, il clima di diffidenza e di avversione

verso gli ebrei si intensifica perché rappresentano una minaccia, e vengono infine variate le

leggi razziali

• Gli ebrei stranieri vengono costretti a partire e a vender tutto ciò che hanno allo stato,

altrimenti vengono arrestati e uccisi

• Nelle scuole vengono espulsi 6000 studenti dall’oggi al domani, i professori espulsi sono circa

300 o 400, e questi sono soltanto 2 di tutti i provvedimenti fino al 6 ottobre del 38

• Viene emanata la dichiarazione sulla razza che viene approvata dal gran consiglio fascista

• La dichiarazione sulla razza contiene più di 180 leggi contro gli ebrei

• Vietati matrimoni misti, vietato praticare il servizio militare, non possono gestire aziende o

negozi, non possono essere proprietari terrieri o fabbricanti, sono espulsi dalla pubblica

amministrazione e dalle banche.

• Vengono vietate professioni come: avvocato, notaio, medico, giornalista, ingegnere, docente,

portieri di stabili dove abitavano, non potevano essere dipendenti di qualcuno

• “il genitore di razza ebraica deve essere privato della propria proprietà sul figlio ariano o

italico”

• Fino a quel momento molti ebrei erano cresciuti come fascisti, perché educati nelle scuole

fasciste, e da un giorno all’altro si ritrovano a essere rifiutati

• Il papa scrive una lettera al re invitandolo a resistere, ma di lì a poco morì

• Prima di morire ha scritto questa enciclica antifascista che doveva leggere in pubblico, ma non

venne mai ritrovata, sparì poco prima che lui potesse leggerla e di lì a poco muore (si dice di

attacco cardiaco, anche se si vede la sua morte simile al caso Matteotti)

• Qualche giorno prima Mussolini si è rivolto a dei consiglieri del papa per una missione, ma non

si sa che cosa, e uno di questi era il medico del papa e padre dell’amante di Mussolini.

Reazioni e resistenza alle leggi razziali

• La reazione degli italiani fu un’accettazione delle leggi, noi non siamo stati costretti, non ci

siamo ribellati, lo racconta anche la Segre dell’indifferenza della gente, disumano.

• Fu istituita una condanna per pietismo, quindi chiunque provasse pena e tentasse di aiutare un

ebreo o chiunque altro veniva arrestato.

• Clima di omertà, indifferenza e terrore

• Chi aveva i mezzi fuggì

• Altri provarono a convertirsi al cattolicesimo

• Altri si nascosero

• Altri purtroppo vennero relegati in uno stato di esclusione sociale, vennero privati dei propri

valori

• Altri si suicidarono, come l'editore Formigini, molto apprezzato anche all'estero, ebreo, che

quindi fu preso di mira, gli tolsero il lavoro e si suicidò buttandosi giù da una torre a Modena.

• Come lui molti altri.

• Achille Storace, braccio destro di Mussolini che inventò il saluto romano e la paranza, reagì al

suo suicidio con una frase molto meschina, dicendo che il suo suicidio si addiceva all'essere

ebreo e tirchio, e che si era gettato di sotto per risparmiare sulle pallottole.

• C'era lo stereotipo dell'ebreo tirchio.

Giovanni Gentile, intellettuale di punta del fascismo e del manifesto futurista non era fascista, e

addirittura tentò di dissuadere Mussolini dall'approvare le leggi razziali, opponendosi ad esse.

• Aiutò anche molti ebrei di nascosto, ma questo si seppe solo dopo.

• Lui aveva la casa editrice Sansone, lavorava all'università Normale di Pisa, e dove poteva

assumeva ebrei falsificando i documenti per poterli salvare.

• Verrà ucciso a Firenze nel 1944 da gruppo di partigiani GAP.

Enrico Fermi era italiano ma sposato con Laura, ebrea di nascita.

• Gli viene conferito il Nobel per la fisica poco prima dell'applicazione delle leggi razziali.

• Lui era molto riconosciuto e apprezzato anche dai fascisti, ma si rifiutò di sottomettersi a loro

per la moglie.

• In quegli anni il Nobel lo si ritirava nel nome del fascismo, ma lui lo ritirò con il frac ebreo, e

senza fare il saluto fascista, ma stringendo la mano.

• In seguito, fuggì in America con la moglie dove lavorò per il progetto Manhattan, ovvero la

costruzione per la bomba atomica, anche se lui non lo sapeva.

• Fu il primo esempio di persona che poté fuggire per salvarsi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali politiche economiche del regime fascista?
  2. Il regime fascista inizialmente adottò una politica liberista per incoraggiare gli investimenti privati, ma dal 1926 passò a una politica centralizzata, controllando l'economia. Furono introdotte iniziative come la Battaglia del Grano e l'IRI per sostenere l'agricoltura e le aziende in crisi.

  3. Come si caratterizzò la politica estera fascista?
  4. La politica estera fascista si concentrò sull'espansione coloniale, come l'invasione dell'Etiopia nel 1935. L'Italia formò alleanze con la Germania, come l'Asse Roma-Berlino e il Patto d'Acciaio, e intervenne nella guerra civile spagnola a fianco di Francisco Franco.

  5. Quali furono le conseguenze delle leggi razziali emanate nel 1938?
  6. Le leggi razziali del 1938 portarono all'esclusione degli ebrei dalla vita pubblica e professionale, vietando matrimoni misti e imponendo restrizioni su proprietà e lavoro. Molti ebrei furono costretti a lasciare l'Italia o a nascondersi, mentre altri subirono discriminazioni e persecuzioni.

  7. Quali furono le reazioni della popolazione italiana alle leggi razziali?
  8. La popolazione italiana in gran parte accettò le leggi razziali senza ribellarsi, mostrando indifferenza e omertà. Alcuni cercarono di aiutare gli ebrei, ma molti furono arrestati per pietismo. La reazione generale fu di accettazione passiva delle politiche del regime.

  9. Chi furono alcune delle figure che si opposero alle leggi razziali e come agirono?
  10. Giovanni Gentile tentò di dissuadere Mussolini dall'approvare le leggi razziali e aiutò segretamente molti ebrei. Enrico Fermi, sposato con un'ebrea, rifiutò di sottomettersi al regime e fuggì in America, dove contribuì al progetto Manhattan.

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