Concetti Chiave
- Marie Curie, nata nel 1867 a Varsavia, è stata una pioniera nella scoperta della radioattività naturale, identificando elementi come il polonio e il radio.
- Curie ottenne due premi Nobel: il primo nel 1903 per la fisica, insieme al marito Pierre Curie, e il secondo nel 1911 per la chimica, diventando la prima persona a vincerne due in diversi campi scientifici.
- Con sua figlia Irene, anch'essa premio Nobel, Marie Curie contribuì allo sviluppo di un servizio di radiologia mobile durante la Prima Guerra Mondiale.
- Nonostante i pregiudizi dell'epoca, Marie Curie divenne la prima donna a insegnare alla Sorbona, aprendo la strada alle future generazioni di scienziate.
- Marie Curie è ricordata insieme ad altre donne rivoluzionarie nel campo scientifico, come Rita Levi Montalcini e Maria Goeppert Mayer, per il loro impatto duraturo sulla ricerca e l'uguaglianza di genere.

Indice
Marie Curie: biografia
Nata nel 1867 a Varsavia (la Polonia a quel tempo era sotto il dominio della Russia) da una famiglia di insegnanti, Marie Salomea Sklodowska, più conosciuta come Marie Curie, dopo le scuole superiori, s’impegnò come istitutrice in modo da consentire alla sorella Bronia di studiare medicina a Parigi.
Nel 1891 fu il suo turno di recarsi nella capitale francese per iscriversi alla Sorbona. Presso questa università si laureò in Scienze nel 1893, e Chimica, nel 1894. Nello stesso anno in cui ottenne il secondo diploma fece il fortunato incontro di quello che, l’anno seguente, sarebbe diventato suo marito, nonché prezioso collaboratore, Pierre Curie. Marie iniziò dunque a svolgere le proprie ricerche nel laboratorio di Pierre che, nel frattempo, era stato assunto come docente alla scuola di Fisica e Chimica. Per la tesi di dottorato la studiosa aveva infatti scelto di analizzare la radioattività dell'uranio, fenomeno individuato nel 1896 da Henri Becquerel. Successivamente, i coniugi iniziarono quindi ad esaminare accuratamente tonnellate di pechblenda, tramite cui la donna individuò due nuove sostanze radioattive: il polonio e il radio. Il polonio fu assegnato in onore del nome del paese di origine della Curie. Mentre il radio oggi è usato contro il cancro perché i suoi raggi distruggono le cellule tumorali, la famosa "radioterapia".
Non del tutto riconosciuta per questa scoperta, che sarebbe valsa a lei e al marito il premio Nobel per la fisica del 1903 (fu la prima donna della storia ad ottenerlo), la scienziata continuò ad analizzare campioni di minerali per ricavare radio puro.
Marie Curie morì il 4 luglio 1934 nel sanatorio di Sancellemoz per una grave forma di anemia, sicuramente causata dalle esposizioni alle radiazioni di cui all'epoca si sapeva poco. Mentre il marito, Pierre Curie, morì nel 1906 schiacciato da una carrozza di cavalli. Per questo Marie successe alla cattedra del marito, nonostante le reticenze, diventando la prima donna insegnante alla Sorbona.
Marie Curie e la figlia Irene: la scienza al femminile
Merie fondò nel 1907, assieme ad alcuni colleghi, una “scuola cooperativa” in cui i genitori-scienziati si occupavano a turno dell’educazione dei vari figli, in tutto circa dieci bambini, fra cui Irene, figlia maggiore della studiosa: un esperimento, che durò solo due anni, per dimostrare quanto credeva nel ruolo degli scienziati nella trasmissione del sapere.
Marie Curie inoltre era molto affezionata a sua figlia Irene, si può dire fossero la stessa persona, poiché entrambe appassionate di ricerca scientifica e in particolare della radioattività. Anche esteticamente le due si assomigliavano molto: entrambe volto intelligente e affaticato, ben poca cura nel vestirsi e capelli arruffati.
Queste due donne, che dedicarono la propria esistenza alla scienza e ne furono entrambe distrutte (entrambe infatti morirono per una grave forma di leucemia, causata dall’esposizione alle radiazioni), furono accomunate anche da uno spirito umanitario. Durante la prima guerra mondiale lavoravano infatti fianco a fianco nella realizzazione di un ambizioso progetto: la creazione di un servizio di radiologia mobile, vere e proprie macchine che trasportavano strumenti per le radiografie. Nel 1935 Irene fu inoltre insignita a sua volta, insieme al marito, del Nobel per la fisica, così come era accaduto alcuni decenni prima ai genitori. Alla fine del conflitto della seconda guerra mondiale, gli esperimenti di Marie Curie si rivolsero allo studio della radioterapia: il bombardamento delle cellule tumorali con le radiazioni. A pochi giorni dalla morte, Marie continuava a maneggiare il materiale da lei scoperto per svelarne ulteriori segreti: il radio che le aveva lacerato le mani, rubato la giovinezza e avvelenato il corpo.
Premi e riconoscimenti importanti
Marie Curie, come abbiamo visto, fu la prima donna a conseguire un premio Nobel per la fisica e ad avere l’onore, mai concesso sino ad allora a una ricercatrice, d’insegnare alla Sorbona, la prestigiosa università parigina. Nel 1911 la scienziata inoltre raggiunse un altro importantissimo traguardo: divenne il primo fisico in assoluto a ricevere un secondo premio Nobel, questa volta per la chimica. Il premio le venne assegnato “in riconoscimento dei suoi servizi per l'avanzamento della chimica tramite la scoperta del radio e del polonio, per l'isolamento del radio e lo studio della natura e dei composti di questo notevole elemento”.
Prima di guadagnare tutto ciò, però, Curie fu soggetta, come ogni donna del suo tempo, a un mondo totalmente maschile e quindi pregiudizi e sessismo continui.
Marie Curie dovette lottare per se stessa e per le donne future e i suoi due premi, avuti con tanti sacrifici, ne testimoniano l'operato. Alla prima candidatura al premio Nobel, infatti, fu esclusa in quanto donna, e nella seconda candidatura, seppure erano già diminuite le riserve, dovette aprire anche in quel caso la strada verso il riconoscimento dei diritti femminili perché venne accusata a causa della sua storia d’amore con il fisico Paul Langevin, che malignamente si riteneva potesse averla privilegiata. La risposta di Marie a queste critiche fu secca: il riconoscimento riguardava il suo contributo alla scienza con la scoperta della radioattività, non alla sua vita privata.
Le prime donne
Molte oggi sono le donne che ricordiamo per il loro apporto scientifico, e tra queste sicuramente si celebrano Marie Curie e Rita Levi Montalcini.
Oltre a loro, eccone alcune che segnarono il mondo in diversi modi:
- Elena Lucrezia Cornaro Psicopia: la prima donna a laurearsi;
- Marya Sibylla Merian: scoprì la metamorfosi delle farfalle e le varie trasformazioni delle vite degli animali;
- Laura Bassi: la prima donna a insegnare in un liceo fisica sperimentale;
- Caroline Lucretia Herschel: la prima astronoma donna a scoprire le comete;
- Elizabeth Garrett-Anderson: la seconda ad entrare alla Sorbona e a lottare per l'Università femminile;
- Helen Taussig: comprese il "morbo blu" per la prima volta, ovvero una malfunzione del cuore nei neonati;
- Barbara McClintock: la prima scienziata ad individuare la forma a doppia elica del DNA;
- Maria Goeppert Mayer: la prima scienziata ad elaborare il modello a guscio del nucleo atomico;
- Rachel Carson: creò il primo movimento ambientalista mondiale, scoprendo i pesticidi tossici.
Domande da interrogazione
- Chi era Marie Curie e quali furono le sue principali scoperte?
- Quali premi Nobel ha ricevuto Marie Curie e per quali motivi?
- In che modo Marie Curie ha contribuito alla scienza durante la prima guerra mondiale?
- Quali sfide ha affrontato Marie Curie come donna scienziata nel suo tempo?
- Qual è stato il contributo di Marie Curie alla radioterapia?
Marie Curie era una scienziata polacca, nota per aver scoperto la radioattività naturale e per aver identificato due nuovi elementi radioattivi: il polonio e il radio.
Marie Curie ha ricevuto due premi Nobel: il primo per la fisica nel 1903, insieme al marito Pierre Curie, per la scoperta della radioattività, e il secondo per la chimica nel 1911, per l'isolamento del radio e la scoperta del polonio.
Durante la prima guerra mondiale, Marie Curie ha lavorato alla creazione di un servizio di radiologia mobile per aiutare i feriti, sviluppando macchine per le radiografie.
Marie Curie ha affrontato pregiudizi e sessismo in un mondo scientifico dominato dagli uomini, dovendo lottare per il riconoscimento dei suoi meriti scientifici e per i diritti delle donne.
Marie Curie ha contribuito allo sviluppo della radioterapia, utilizzando il radio per il bombardamento delle cellule tumorali, un trattamento che oggi è fondamentale nella lotta contro il cancro.