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di alan29
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Concetti Chiave

  • Durante il controllo anglo-americano nell'Italia meridionale, ci furono forti contrasti tra il re, il governo Badoglio e il CLN, con una netta opposizione da parte dei partiti antifascisti.
  • I partiti antifascisti erano divisi: la destra voleva mantenere la monarchia trasferendo la corona a Umberto, mentre la sinistra mirava a un governo del CLN come passo verso una repubblica.
  • L'Inghilterra voleva ridurre l'Italia a un mercato per i suoi prodotti industriali, smantellando la sua industria e togliendole colonie, per arrestare il declino della sua egemonia mondiale.
  • Gli Stati Uniti, invece, intendevano sviluppare l'industria italiana per esportare macchinari americani, contrastando le intenzioni inglesi e promuovendo una politica più favorevole alla borghesia industriale.
  • Per risolvere le divisioni interne al CLN, Palmiro Togliatti propose di riconoscere l'autorità del re e di Badoglio in cambio di una rappresentanza del CLN nel governo e l'impegno per una futura Costituente.

Indice

  1. Contrasti politici nell'Italia meridionale
  2. Divisioni interne al CLN
  3. Progetti contrastanti di Inghilterra e Stati Uniti
  4. Proposta di Togliatti e reazione del CLN

Contrasti politici nell'Italia meridionale

Nell’Italia meridionale durante il controllo anglo-americano sono esplosi forti contrasti, sia tra il re ed il governo Badoglio da un lato ed il CLN dell’altro, sia all’interno dello stesso CLN. I sei partiti antifascisti sostenevano la necessità che tutti i poteri costituzionali passano dal re a un governo del CLN, cosa che né il re né Badoglio vogliono concedere. Perciò in un suo congresso tenuto a Bari nel gennaio 1944 il CLN ha deliberato l’assoluta non collaborazione con il re e con Badoglio, con i quali i partiti antifascisti sono entrati in forte tensione.

Divisioni interne al CLN

Ma la comune opposizione al re e a Badoglio nasconde strategie diverse. I partiti della destra antifascista (liberali, democratici del lavoro e democristiani) vogliono infatti cancellare dalla scena politica figure troppo legate con il fascismo, quali Vittorio Emanuele III e Badoglio, proprio per salvare l’istituto monarchico, trasferendo la Corona al figlio del re, Umberto (non ancora screditato perché di giovane età), oppure se necessario, a qualche altro membro di Casa Savoia. I partiti della sinistra antifascista (azionisti, socialisti e comunisti) vogliono invece il passaggio dei poteri costituzionali ad un governo del CLN come transizione ad una Costituente e alla Repubblica. Il contrasto con il CLN esplode a febbraio, quando una mozione socialista per l’instaurazione della repubblica vede, in seno alla giunta esecutiva del CLN stesso, favorevoli i rappresentanti socialisti ed azionisti, astenersi i comunisti, contrari i liberali, i democratici del lavoro e i democristiani. A questi contrasti interni si intrecciano anche i contrastanti progetti che Inghilterra e Stati Uniti hanno sull’Italia.

Progetti contrastanti di Inghilterra e Stati Uniti

L’Inghilterra, infatti, vuole approfittare della vittoria sull’Italia per arrestare il declino dell’egemonia mondiale del suo capitalismo, togliendo all’Italia tutte le sue colonie e tutta la sua marina mercantile e smantellando una parte della sua industria, in modo da ridurre il paese a mercato di sbocco di tutti i prodotti industriali inglesi, esportando in cambio solo beni agricoli (l’Italia avrebbe cioè dovuto essere, per l’Inghilterra, un altro Portogallo). Per realizzare questi progetti Churchill, conta sull’appoggio, nella penisola, oltre che della borghesia industriale, dei grandi proprietari terrieri meridionali, e delle alte gerarchie militari e burocratiche, di cui il re e Badoglio sono espressione. Totalmente diverso è il piano degli Stati Uniti. Essi sono ormai la nuova potenza capitalistica egemone nel mondo, per cui vogliono estendere la propria egemonia anche nel Mediterraneo, sottraendola all’Inghilterra. Perciò Badoglio, in quanto uomo di Churchill, è automaticamente mal visto da Roosevelt.

Oltre a ciò l’enorme apparato dell’industria bellica americana non può continuare a funzionare, dopo la guerra, se non anche come produttore del più moderno macchinario industriale. A differenza del capitalismo inglese, il capitalismo americano ha bisogno di più dello sviluppo dell’industria italiana, affinché abbia bisogno di importare macchinari industriale americano e sia in grado di acquistarlo con i mezzi ricavati dalla esportazione dei suoi prodotti industriali. Di qui l’appoggio verso gli Stati Uniti, contro il re e Badoglio, ad uomini politici legati alla borghesia industriale italiana. Tutti questi contrasti intralciano la Resistenza antifascista, che richiede unità d’intenti.

Proposta di Togliatti e reazione del CLN

Alla metà di marzo i contrasti con il CLN si aggravano al punto da farne temere la divisione. Ma alla fine di marzo il capo del partito comunista Palmiro Togliatti, tornato dalla Russia, lancia a Salerno (dove, in febbraio, si era trasferita, da Bari, la sede del governo regio), una nuova proposta che disorienta dall’inizio gli stessi comunisti non meno degli altri partiti antifascisti. Togliatti propone infatti al CLN di riconoscere l’autorità del re e del governo Badoglio, in cambio dell’inserimento di alcuni suoi esponenti nel governo e dell’impegno di questo a far eleggere, subito dopo finita la guerra, una Costituente alla quale sarebbe stata delegata la scelta tra monarchia e repubblica.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le tensioni principali tra il re, Badoglio e il CLN nell'Italia meridionale durante il controllo anglo-americano?
  2. Le tensioni principali riguardavano il passaggio dei poteri costituzionali dal re a un governo del CLN, che il re e Badoglio non volevano concedere, portando a una forte opposizione da parte dei partiti antifascisti.

  3. Quali erano le differenze strategiche tra i partiti della destra e della sinistra antifascista riguardo al futuro politico dell'Italia?
  4. I partiti della destra antifascista volevano salvare l'istituto monarchico trasferendo la Corona a Umberto o a un altro membro di Casa Savoia, mentre i partiti della sinistra volevano il passaggio dei poteri a un governo del CLN come transizione verso una Costituente e la Repubblica.

  5. Qual era l'obiettivo dell'Inghilterra riguardo all'Italia dopo la vittoria?
  6. L'Inghilterra voleva arrestare il declino della sua egemonia mondiale riducendo l'Italia a un mercato di sbocco per i prodotti industriali inglesi, togliendole colonie e marina mercantile, e smantellando parte della sua industria.

  7. Come differivano i piani degli Stati Uniti rispetto a quelli dell'Inghilterra per l'Italia?
  8. Gli Stati Uniti, come nuova potenza egemone, volevano estendere la loro influenza nel Mediterraneo e promuovere lo sviluppo dell'industria italiana per esportare macchinari industriali americani, a differenza dell'Inghilterra che voleva ridurre l'Italia a un mercato agricolo.

  9. Quale proposta fece Palmiro Togliatti per risolvere le divisioni all'interno del CLN?
  10. Palmiro Togliatti propose al CLN di riconoscere l'autorità del re e del governo Badoglio in cambio dell'inserimento di esponenti del CLN nel governo e dell'impegno a far eleggere una Costituente per decidere tra monarchia e repubblica dopo la guerra.

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