Concetti Chiave
- Nel giugno 1945, Bonomi si dimette e nasce il primo governo dell'Italia liberata, presieduto da Parri, esponente del Partito d'Azione.
- I ministeri chiave del governo erano affidati a esponenti del CLN, tra cui Nenni al Ministero dell'intervento e De Gaspari agli esteri.
- Il Partito Comunista Italiano, guidato da Togliatti, giocò un ruolo cruciale nella resistenza con le Brigate Garibaldi e promuoveva una democrazia progressiva.
- La Democrazia Cristiana, guidata da De Gasperi, mirava a riproporre le idee del Partito Popolare in un contesto antifascista.
- Il Partito d'Azione sosteneva posizioni liberali e democratiche, con una forte presenza di militari delle brigate di Giustizia e Libertà.
Indice
Formazione del governo Parri
Il 21 Giugno 1945 Bonomi si dimette e nasce il primo governo dell’Italia liberata con partiti che facevano parte del CLN presieduto da Parri. La cui nomina dipendeva dalla mediazione tra sinistra e centro; era esponente del Partito d’azione e aveva guidato la liberazione del Nord.
Composizione del governo CLN
Nel governo i ministeri avevano esponenti del CLN:
• Ministero dell’intervento, con Nenni il socialista e Brosio il liberale;
• Ministero degli esterni, con De Gaspari;
• Ministero della giustizia, con Togliatti.
Principali forze politiche italiane
Le forze politiche erano:
1. Partito comunista italiano: guidato da Togliatti, protagonista della resistenza con le Brigate di Garibaldi. C’era il progetto di una democrazia progressiva, cioè la conquista del potere democraticamente;
2. Partito socialista: guidato da Nenni con unità proletaria;
3. Partito d’azione: in cui troviamo i militari delle brigate di Giustizia e libertà. Sosteneva posizioni liberali e democratiche per quanto riguarda i diritti civili poliici;
4. Partito repubblicano: con un totale rifiuto per la monarchia;
5. Democrazia Ccristiana: guidata da De Gasperi promossa dal Partito popolare, dai giovani dell’associazionismo cattolica (Moro e Andreotti) e dalla Federazione degli universitari cattolici (Dossetti e Taviani). L’obbiettivo era riproporsi con le idee del Partito popolare e porsi in posizione antifascista;
6. Partito Liberale: comprendeva Croce e Einaudi e aveva una componente monarchica legata ai Savoia con Giannini.