Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Congresso di Vienna del 1814-1815 mirava a restaurare i confini europei pre-1789 e a ripristinare le monarchie spodestate da Napoleone, basandosi sul principio di legittimità.
  • Il congresso cercò di garantire una pace duratura bilanciando il potere tra le nazioni vincitrici, evitando che una potenza prevalesse sulle altre.
  • La Santa Alleanza, formata da Prussia, Russia e Austria, mirava a mantenere l'ordine e a prevenire rivoluzioni, basandosi su valori religiosi condivisi nonostante le differenze confessionali.
  • Il Congresso di Vienna è criticato per aver ripristinato l'assolutismo monarchico e per aver ignorato i principi liberali, portando a una regressione sociale e politica in Europa.
  • Nonostante le critiche, l'ordine politico stabilito dal Congresso di Vienna contribuì a mantenere la pace in Europa fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914.
In questo appunto di Storia si tratta del Congresso di Vienna e del suo sviluppo, delle sue origini e delle sue conseguenze sugli equilibri europei.
Congresso di Vienna: obiettivi e nuova carta politica dell’Europa articolo

Indice

  1. Congresso di Vienna: obiettivi e nuova carta politica dell’Europa
  2. La Santa Alleanza
  3. I contro del Congresso di Vienna

Congresso di Vienna: obiettivi e nuova carta politica dell’Europa

Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia nel 1813 a cui fa seguito l’occupazione di Parigi da parte delle truppe straniere e l’abdicazione dello stesso imperatore, si pone il problema dei danni portati dalla Rivoluzione francese. Col termine “danni”, le potenze vincitrici indicavano gli ideali di libertà, giustizia e di uguaglianza nati dalla Rivoluzione e diffusi da Napoleone: infatti in Francia il re era stato decapitato, la monarchia era stata abilita e le conquiste napoleoniche avevano cambiato del tutto la carta politica dell’Europa.
È cosi le potenze che hanno sconfitto Napoleone , nel 1814, si riuniscono a Vienna per decidere in quale modo riportare l’Europa alla situazione esistente prima del 1789, non tendendo conto e cancellando tutto quello che era successo dal 1789 al 1814. Il lusso e lo splendore con cui sono accolti i diplomatici a Vienna è enorme, questo anche per dimostrare che nonostante le umiliazioni fatte subire da Napoleone, l’Europa era ancora capace di mostrare il suo fasto di sempre.
Il Congresso, che durò nove mesi, aveva gli scopi seguenti:

  • applicare il principio di legittimità, cioè riportare sul trono i re spodestati da Napoleone. Questo principio trovano un sostegno nel concetto secondo cui il re è il rappresentante di Dio sulla terra ed è a lui che Dio assegna il potere politico
  • garantire in Europa una pace duratura, evitando dei cambiamenti rivoluzionari, come invece era successo negli ultimi anni.

Per questo motivo si fa in modo che tutte le potenze vincitrici ottengano gli stessi vantaggi e che nessuna di prevalga sugli altri (= principio dell’equilibrio).
La Francia pur essendo stata sconfitta, partecipa anch’essa al Congresso perché, il suo ministro Talleyrand, con molta abilità, dimostra che anch’essa è stata vittima della Rivoluzione e di Napoleone. La richiesta fu accettata dal Congresso perché una Francia debole non avrebbe permesso di raggiungi l’equilibrio delle forze, come invece si voleva. Oltre a Talleyrand, il vero protagonista del Congresso fu Metternich, il primo ministro austriaco, noto per la sua abilità strategica.
Nel febbraio del 1815, il lavori del congresso sono interrotti, perché arriva la notizia che Napoleone è fuggito dall’isola d’Elba e si stata dirigendo su Parigi. Effettivamente, aiutato dal popolo francese, arriva nella capitale dove instaura nuovamente il suo governo. Tuttavia esso dura solo cento giorni, perché viene definitivamente sconfitto a Waterloo nel giugno del 1815 da Inghilterra e Prussia.
Il Congresso risistema l’Europa in una nuova Carta politica in questo modo:

  • Sui troni di Francia e di Spagna ritornano i Borboni che vi avevano regnato prima del 1789 ed anche le frontiere sono ristabilite.
  • L’Olanda e il Belgio vengono riuniti e formano il regno dei Paesi Bassi
  • La Svizzera diventa una confederazione di cantoni, con diritto alla neutralità
  • La Russia annette la Finlandia ed una parte della Polonia
  • L’Inghilterra acquista nuove colonie e basi commerciali nel Mediterraneo
  • La Germania con la Prussia e l’Austria formano la Confederazione Germanica, alla cui presidenza è posta l’Austria. In modo da limitare la potenza della Prussia.

Durante il Congresso, il Metternich definisce la penisola italiana come “un’espressione geografica”. Questo significa che l’Italia non aveva nessun valore politico, tale da costituire uno stato o più stati indipendenti. Infatti, in Italia viene definitivamente riconosciuto il dominio austriaco e cioè:

  • il Veneto e Venezia, che col Trattato di Campoformio del 1797 erano passati sotto la dominazione austriaca, formano con la Lombardia il Regno Lombardo-Veneto, assoggettato all’Austria
  • il trono del Granducato di Toscana è assegnato a Ferdinando III di Lorena, fratello dell’Imperatore d’Austria
  • la figlia dell’ Imperatore d’Austria, Maria Luisa, ex moglie di Napoleone ottiene il ducato di Parma
  • agli Estensi, imparentati con gli Asburgo, hanno il ducato di Modena

Gli stati indipendenti dall’Austria restano soltanto tre:

  • 1)il Regno di Sardegna, con la dinastia dei Savoia. Oltre al Piemonte e la Sardegna, esso comprende anche la Savoia, Nizza e la Liguria
  • 2)lo Stato Pontificio
  • 3)il Regno di Napoli, sul cui trono ritorno il re che era stato cacciato da Napoleone

La Santa Alleanza

Con il termine Santa Alleanza si fa riferimento all'età della Restaurazione che portò il Congresso e dunque all'annullamento dei valori illuministi nati dalla Rivoluzione, quali il libero arbitrio e il potere decisionale del singolo uomo sulla propria vita e sul mondo. Si portò avanti invece una nuova visione che vedeva al centro del dibattito il potere e la volontà divina: da una parte c'erano i sostenitori di un Dio che lo paragonavano ad un'apocalisse, perché dava vita a una serie di azioni e sciagure contro gli uomini che avevano perso il senno; dall'altra c'erano i sostenitori dell'azione divina benevola, coloro che sostenevano che il potere divino non era altro che un'azione diretta al bene, alla benevolenza e alla salvezza dell'uomo.
Con lo zar Alessandro si arriva alla concezione di un'unità, di un patto, di una alleanza sorretta da principi simili e che avrebbe garantito contro ipotetici nuovi impulsi alla guerra o ribellioni: si trattava della Santa Alleanza, cui parteciparono Prussia, Russia e Austria, nonostante le diverse religioni perché all'interno della Santa Alleanza si trovavano infatti luterani, cattolici e ortodossi. Per quest'ultimo motivo non entrò e non accettò l'Alleanza il Papa e neppure il Regno Unito.
Congresso di Vienna: obiettivi e nuova carta politica dell’Europa articolo

I contro del Congresso di Vienna

Con il Congresso di Vienna molte problematiche, che si pensavano risolte, tornarono. Prima fra tutti la questione della monarchia assoluta che tornò a troneggiare, dimostrando un notevole passo indietro per tutta l'Europa. Inoltre l'annullamento dei principi liberali portati dalla Rivoluzione francese diede la sensazione di un ritorno all'Ancien Regime, causa principale dell'insorgere dei moti rivoluzionari. Ciò quindi non aveva senso e rappresentava un brutto dejavù. Ad aggravare il tutto c'era il popolo che era decisamente cambiato grazie alla lega obbligatoria e ai principi nati nella Rivoluzione che vedano una presa di posizione degli uomini e del singolo del tutto inedita, facendo crollare il potere dello Stato o almeno dimostrando che non esisteva soltanto quello. Infatti si andò a creare la prima società civile, con tutto ciò che avrebbe comportato. Per queste ragioni e molte altre il Congresso di Vienna oggi è reputato inutile e offensivo da diversi studiosi che sottolineano come questo abbia portato a una repressione e di conseguenza regressione dell'Europa. In tutto ciò c'è però da ricordare che, nonostante tutto, questo nuovo ordine politico, economico e geografico non portò ad altre guerre prima del 1914.
Per ulteriori approfondimenti sul Congresso di Vienna vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali erano gli obiettivi principali del Congresso di Vienna?
  2. Gli obiettivi principali del Congresso di Vienna erano applicare il principio di legittimità, riportando sul trono i re spodestati da Napoleone, e garantire una pace duratura in Europa evitando cambiamenti rivoluzionari, mantenendo un equilibrio tra le potenze vincitrici.

  3. Quali furono le principali decisioni territoriali prese durante il Congresso di Vienna?
  4. Le principali decisioni territoriali includevano il ritorno dei Borboni sui troni di Francia e Spagna, la creazione del Regno dei Paesi Bassi unendo Olanda e Belgio, la neutralità della Svizzera, l'annessione della Finlandia e parte della Polonia alla Russia, e la formazione della Confederazione Germanica sotto la presidenza austriaca.

  5. Cos'è la Santa Alleanza e quali paesi ne facevano parte?
  6. La Santa Alleanza era un patto tra Prussia, Russia e Austria, basato su principi comuni per prevenire nuove guerre o ribellioni, nonostante le diverse religioni dei paesi membri. Il Papa e il Regno Unito non vi parteciparono.

  7. Quali furono le critiche principali al Congresso di Vienna?
  8. Le critiche principali includevano il ritorno della monarchia assoluta e l'annullamento dei principi liberali della Rivoluzione francese, percepiti come un ritorno all'Ancien Regime, causando un senso di regressione e repressione in Europa.

  9. Quali furono le conseguenze a lungo termine del Congresso di Vienna?
  10. Nonostante le critiche, il nuovo ordine politico, economico e geografico stabilito dal Congresso di Vienna riuscì a mantenere la pace in Europa fino al 1914, evitando ulteriori guerre per quasi un secolo.

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