Concetti Chiave
- La riunificazione dello Yemen nel 1990 ha portato a conflitti interni, culminando con la presa del potere da parte degli Huthi nel 2015.
- Il presidente Hadi, spodestato dagli Huthi, ha stabilito un governo rivale ad Aden, mentre San’a è controllata dagli Huthi sostenuti dall'Iran.
- Una coalizione sunnita guidata dall'Arabia Saudita ha iniziato a bombardare le aree controllate dagli Huthi nel Nord dello Yemen.
- Il conflitto ha causato una grave crisi umanitaria, con un alto numero di vittime civili dovute a violenze, fame e malattie come il colera.
- La guerra, iniziata nel 2015, continua senza una fine in vista, con lo Yemen che rimane in una situazione caotica e devastante.
Indice
La riunificazione dello Yemen
Dopo una lunga divisione, nel 1990, lo Yemen del Nord e lo Yemen del Sud decidono di riunirsi in un unico stato, con San’a che diventa la nuova capitale e Ali Abdullah Saleh il nuovo presidente. Dopo varie ribellioni specialmente nella parte sud dello Yemen, Saleh rassegna le sue dimissioni e al suo posto arriva il sunnita Abd Rabbuh Mansur Hadi, con il compito di guidare per soli due anni lo Yemen fino alle nuove elezioni.
L'ascesa degli Huthi
Nel febbraio 2015, però, il gruppo armato sciita degli Huthi, proveniente dal Nord del paese, conquista la capitale San’a e costringe alle dimissioni il presidente Hadi che si rifugia a Sud ad Aden, che così diventa una seconda capitale dello Yemen. Tutto ciò portò alla formazione di un paese diviso in due: a Nord ci sono gli sciiti con il governo di Saleh nella capitale San’a, mentre a Sud nella città di Aden si è insediato il Presidente spodestato Hadi. In tutto ciò Al-Qa’ida è riuscito a entrare in possesso di vaste zone nella parte orientale del paese.
Intervento della coalizione sunnita
Nel marzo 2015 l’Arabia Saudita sunnita si mette a capo di una coalizione di paesi sunniti comprendente anche Marocco, Egitto, Sudan, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain e Qatar. Questa lega araba formata da nove paesi e capeggiata da Riyad, comiciò bombardando i territori dello Yemen, più precisamente nei territori controllati al Nord dai ribelli Huthi, che come unico alleato hanno soltanto l’Iran, ovvero il più grande stato sciita. Lo Yemen del Nord quindi ora è nel caos più totale ed è controllato dagli Huthi. Intanto sono aumentati i bombardamenti da parte della coalizione sunnita che sta aggravando ancora di più la situazione umanitaria.
Conseguenze umanitarie del conflitto
Un conflitto che sta diventando sempre più cruento, visto inoltre di recente ci sono stati numerosi violentissimi scontri tra lealisti e ribelli: 142 morti tra i militari dei due schieramenti, mentre 7 sono state le vittime civili. Oltre ai militari uccisi, altissimo infatti è anche il bilancio delle vittime civili. Non sono soltanto le bombe saudite a fare strage di civili ma anche la fame (lo Yemen è lo stato più povero del Medio Oriente) e il colera. Questa guerra ha portato ormai a migliaia e migliaia di vittime, portando lo Yemen ad essere un paese spaventoso. Questa guerra, cominciata ormai nel 2015 non è ancora terminata e personalmente non penso finirà molto presto.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la causa principale della divisione dello Yemen nel 2015?
- Quali paesi fanno parte della coalizione guidata dall'Arabia Saudita?
- Quali sono le principali conseguenze umanitarie del conflitto in Yemen?
La divisione dello Yemen nel 2015 è stata causata dalla conquista della capitale San’a da parte del gruppo armato sciita degli Huthi, che ha costretto il presidente Hadi a rifugiarsi a Sud ad Aden, creando così due governi separati.
La coalizione guidata dall'Arabia Saudita comprende Marocco, Egitto, Sudan, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain e Qatar, tutti paesi sunniti.
Le principali conseguenze umanitarie del conflitto in Yemen includono un alto numero di vittime civili, fame diffusa e un'epidemia di colera, aggravate dai bombardamenti della coalizione sunnita e dalla povertà del paese.