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Concetti Chiave

  • Giolitti cambia la politica estera italiana, distaccandosi dalla linea filo-tedesca dei predecessori, per migliorare i rapporti con Francia e Inghilterra e avviare una politica imperialista.
  • L'Italia ottiene il consenso francese per l'espansione in Libia in cambio del supporto alla conquista del Marocco, portando all'inizio della seconda impresa africana nel 1911.
  • La conquista della Libia (1911-1912) vede l'Italia dichiarare guerra alla Turchia e occupare Tripoli, nonostante la resistenza locale e la guerriglia interna.
  • Le conseguenze positive includono il rafforzamento della posizione italiana nel Mediterraneo e l'inserimento nella politica imperialista globale.
  • Le conseguenze negative comprendono delusioni economiche, spese elevate, opposizione socialista e critiche nazionaliste, portando infine alle dimissioni di Giolitti nel 1914.

Indice

  1. Politica estera dei predecessori
  2. Accordo con la Francia
  3. Conquista della Libia
  4. Italia proletaria e nazionalismo
  5. Guerra italo-turca e pace di Losanna
  6. Conseguenze della conquista
  7. Divisioni nel partito socialista
  8. Dimissioni di Giolitti

Politica estera dei predecessori

- la politica estera dei predecessori aveva una tendenza filo-tedesca ed era caratterizzata dai rapporti conflittuali con la Francia e l’Inghilterra (per la campagna militare in Africa di Crispi, seguita dalla sconfitta ad Adua nel 1896)

- Giolitti cambia linea -> per rafforzare la posizione italiana in Europa ed avviare una politica imperialista, mira a stabilire buoni rapporti con la Francia e l’Inghilterra (considerando la Triplice alleanza un patto solo difensivo)

Accordo con la Francia

- fa un accordo con la Francia -> in cambio dell’espansione francese in Marocco, ottiene il consenso alla penetrazione italiana in Tripolitiana e Cirenaica (due regioni della Libia, scarsamente controllate dalla Turchia)

Conquista della Libia

- nel 1911, quando la Francia inizia la conquista del Marocco, l’Italia coglie l’occasione per iniziare la sua seconda impresa africana (appoggiata dai nazionalisti, che stavano emergendo grazie a Corradini Enrico)

Italia proletaria e nazionalismo

- Giolitti sostiene l’opinione pubblica nei nazionalisti e le sollecitazioni dei gruppi industriali e finanziari, allo scopo di guadagnare consensi politici

- inizia a diffondersi la cosiddetta “Italia proletaria”, in quanto considerata sfruttata e umiliata dalla nazioni ricche e potenti

Guerra italo-turca e pace di Losanna

- conquista della Libia (1911-1912):

1) nel 1911 l’Italia dichiara guerra alla Turchia che aveva il dominio della Libia

2) un gruppo di spedizione italiana sbarca a Tripoli (capoluogo) e occupa la fascia costiera

3) i libici non accolgono gli italiani come liberatori ma come invasori -> guerrigliera all’interno del paese

4) nel 1912 l’Italia attacca direttamente la Turchia e occupa Rodi e le altre undici isole dell’Egeo per poi entrare nello stretto dei Dardanelli per minacciare Costantinopoli

5) il sultano chiede l’armistizio e firma la pace di Losanna del 1912, con cui la Turchia riconosce all’Italia il possesso della Tripolitiana e della Cirenaica

Conseguenze della conquista

- rafforzamento delle posizioni italiane nel Mediterraneo

- l’Italia si trova nel mezzo della politica imperialista insieme alle grandi nazioni

- grande delusione

- spese elevate

- ci sono oltre 3000 caduti italiani

Divisioni nel partito socialista

- la maggioranza del partito socialista, essendo contraria all’imperialismo e a favore del pacifismo, si oppone a Giolitti

- il partito socialista si spacca tra:

1) la maggioranza, contraria alla politica imperialista

2) i riformisti, che sono a favore della politica imperialista (tranne Turati che è antimilitarista) -> fondano un partito autonomo: partito socialista riformista italiano

- nonostante Giolitti abbia attuato una politica imperialista, molti nazionalisti lo considerano indeciso e debole e si pongono in contrasto con le sue linee politiche

- non porta ai vantaggi economici sperati, poiché l’area conquistata è prevalentemente desertica e povera di materie prime

Dimissioni di Giolitti

Nel marzo del 1914, Giolitti decide di dimettersi e cede il governo ad Antonio Salandra, un liberale conservatore, che governerà dal 21 marzo 1914 fino al 18 giugno 1916.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo della politica estera di Giolitti?
  2. Giolitti mirava a rafforzare la posizione italiana in Europa e avviare una politica imperialista, stabilendo buoni rapporti con Francia e Inghilterra.

  3. Quali furono le conseguenze positive della conquista della Libia?
  4. La conquista rafforzò le posizioni italiane nel Mediterraneo e inserì l'Italia nella politica imperialista insieme alle grandi nazioni.

  5. Quali furono le conseguenze negative della conquista della Libia?
  6. Ci furono grandi delusioni, spese elevate, oltre 3000 caduti italiani, e una spaccatura nel partito socialista, senza i vantaggi economici sperati.

  7. Come reagì il partito socialista alla politica imperialista di Giolitti?
  8. La maggioranza del partito socialista si oppose all'imperialismo, mentre i riformisti, favorevoli alla politica imperialista, fondarono un partito autonomo.

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