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Concetti Chiave

  • Il Concilio Vaticano II, tenutosi dal 1962 al 1965, ha segnato un nuovo percorso per la Chiesa cattolica nel contesto moderno, con ampie riforme liturgiche e dottrinali.
  • Giovanni XXIII ha indetto il Concilio, iniziando un processo di apertura e modernizzazione della Chiesa, proseguito da Paolo VI dopo la sua morte nel 1963.
  • Il Concilio ha visto per la prima volta una partecipazione significativa di delegati non europei e una predominanza di tendenze progressiste rispetto a quelle conservatrici.
  • Tra le principali decisioni del Concilio vi sono state la riforma liturgica, la ristrutturazione della Curia e l'apertura verso altre chiese cristiane e religioni.
  • Le conseguenze del Concilio sono visibili ancora oggi, con un ecumenismo più marcato e una maggiore attenzione a temi sociali e ambientali.
In questo appunto vengono descritti gli eventi legati al Concilio Vaticano II che viene chiamato anche Concilio EcumenicoVaticano II tenutosi tra l'anno 1962 e l'anno 1965. Vengono descritti tutti gli eventi che sono accaduti al suo interno.

Indice

  1. Il Concilio Vaticano II
  2. I papi del Concilio Vaticano II
  3. Il Concilio: 1962
  4. Le principali conclusioni del Concilio Vaticano II
  5. Le conseguenze del Concilio Vaticano II
  6. Le influenze sulla società

Il Concilio Vaticano II

Il Concilio Ecumenico Vaticano II o Concilio Vaticano II si tenne dall’11 ottobre 1962 all’8 dicembre 1965 e pose le premesse del nuovo cammino della Chiesa nella società contemporanea.
Il Concilio Vaticano II è l’assemblea suprema della Chiesa Cattolica ed è composto dal Papa, dai Patriarchi, dai Cardinali, dai Vescovi e dai capi degli ordini religiosi (solo quelli maschili).
Un Concilio prende decisioni in materia di legislazione ecclesiastica, dottrina e liturgia, ma per essere valide le sue decisioni devono essere approvate dal Papa che resta il capo assoluto della Chiesa cattolica.
La Chiesa cattolica ha tenuto 21 Concilii Ecumenici in 1700 anni.
Ogni Concilio prende generalmente il nome del luogo dove si tiene – ad esempio Concilio di Trento o Concilio di Nicea. Il Concilio Vaticano II: Riforme e Impatti sulla Chiesa Cattolica articoloQuello Vaticano si tenne nella basilica del Vaticano a Roma, trasformata per l’occasione in una specie di parlamento, con grandi gradinate di legno poggiate lungo le pareti. Come è facile immaginare, prima del Vaticano II ce ne fu un primo, sempre tenuto nella stessa Basilica: iniziò nel 1870 e fu interrotto dalla presa di Roma da parte del Regno d’Italia.

I papi del Concilio Vaticano II

Il Concilio Vaticano II fu voluto da Papa Giovanni XXIII, Angelo Roncalli che era stato eletto Papa nel 1958, quando aveva 78 anni. Secondo alcuni storici venne scelto dai cardinali proprio per la sua età e per il suo carattere malleabile. Doveva essere un Papa di transizione, cioè un Papa con un regno breve che doveva servire soltanto a rimandare lo scontro tra le varie fazioni che dividevano la Curia. Giovanni XXIII morì cinque anni dopo, nel 1963, senza portare a compimento i lavori del Concilio.
Suo successore fu eletto Paolo VI, Giambattista Montini, che portò a termine i lavori del Concilio nel 1965. Al momento dell’elezione molti osservatori ritennero che il nuovo Papa bresciano avrebbe sospeso i lavori del Concilio visto che stavano cominciando a cambiare, se non a rivoluzionare, molti aspetti della Chiesa.

Il Concilio: 1962

L’11 ottobre 1962 venne convocato il Concilio Vaticano II. Giovanni XXIII sorprese tutti promulgando un’enciclica con la quale dichiarò l’inizio dei lavoro. Il tratto fondamentale dell’enciclica era la richiesta di non guardare più ai cambiamenti che stavano avvenendo nella società come “sventure”. Da allora si iniziò per il Papa quello che egli stesso definì la sua “solitudine istituzionale”: il Papa lavorò infatti senza il sostegno della Curia, schierata su posizioni più conservatrici e intransigenti delle sue. «Nelle attuali condizioni della società umana essi non sono capaci di vedere altro che rovine e guai; vanno dicendo che i nostri tempi, se si confrontano con i secoli passati, risultano del tutto peggiori (…) A noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo»
Il Concilio Vaticano II si svolse nei tre anni successivi in quattro diverse sessioni. Tra vescovi, patriarchi, abati e dirigenti dei vari ordini furono in più di 2000 a partecipare. Per la prima volta nella storia gli europei erano in minoranza e costituivano solo il 33% dei delegati convenuti. Sempre per la prima volta, tra i padri conciliari prevalevano i progressisti rispetto ai conservatori e ciò influì sulle decisioni che il Concilio assunse.

Le principali conclusioni del Concilio Vaticano II

Il metodo di lavoro adottato dal Concilio Vaticano II fu simile a quello delle assemblee parlamentari: temi specifici vennero attribuiti a Commissioni che elaboravano documenti da sottoporre alla discussione e al voto dell’assemblea. Secondo alcuni storici, non furono poche le “correnti” di pensiero che si confrontarono nel dibattito conciliare: oltre al confronto tra i progressisti (soprattutto i delegati francesi e tedeschi) e i conservatori (in particolare della Curia, ovvero dell’Amministrazione vaticana), rilevanti furono gli esponenti del movimento ecumenico (che chiedeva un’apertura nei confronti delle altre chiese cristiane, protestanti e ortodosse); il movimento biblico (che aspirava ad una maggiore libertà nello studio della Bibbia); il movimento liturgico (che proponeva una riforma della liturgia che in sostanza riproduceva quella decisa dal Concilio di Trento mezzo millennio prima).
Tra le decisioni (o indirizzi) più evidenti ed emblematiche del Concilio Vaticano II vi furono in effetti quelle legate alla liturgia: si decise che il sacerdote celebrasse la messa rivolto verso i fedeli e non dando loro le spalle, si incoraggiò la partecipazione attiva dei fedeli alla messa che poteva essere celebrata non più unicamente in latino ma anche nelle cosiddette “lingue volgari”. I canti delle messe non furono più accompagnati solo dall’organo, ma anche dalle chitarre e da altri strumenti. I fedeli poterono dal Concilio in poi partecipare anche con propri interventi alle celebrazioni.
Rilevante fu anche la riforma della Curia. Ad esempio, il Sant’Uffizio, l’ufficio vaticano che dopo il Concilio di Trento aveva preso il posto della “Santa Inquisizione” divenne la Congregazione per la Dottrina della Fede.
Molto significativi anche i cambiamenti dottrinali. Dal Concilio Vaticano II emerse l’idea che la “parola di Dio” era stata “comunicata nella storia” e quindi poteva essere compresa solo tenendo conto del contesto storico. Questa affermazione metteva definitivamente fine all’interpretazione letterale e atemporale dei testi sacri e apriva all’idea che la Chiesa dovesse, in qualche modo, adattarsi ai tempi.
In altri documenti la Chiesa cattolica apriva alle altre chiese cristiane, riconoscendo l’esistenza di elementi di verità anche in loro e che vi sono valori positivi e morali anche nelle chiese non cristiane. In un altro documento il Concilio accettava per la prima volta l’idea della libertà religiosa, riconoscendo che il perseguimento della verità – cioè credere nel Dio cattolico – non poteva essere imposto per legge.

Le conseguenze del Concilio Vaticano II

Molte delle aperture del Concilio Vaticano II si vedono ancora oggi.
I preti vestiti “in borghese”, la partecipazione alla vita politica da fronti più progressisti, l’ecumenismo e l’avvicinamento alle altre religioni, l’apertura ai temi dello sviluppo e dell’ecologia integrale sono elementi figli in qualche modo del Concilio Vaticano II.

Le influenze sulla società

Il Concilio Vaticano II fu portato a termine da Papa Paolo VI che intervenne molto più del suo predecessore nei lavori conciliari. Come e forse più dei precedenti, il Concilio Vaticano II, ha costituito una pietra miliare del cammino della Chiesa Cattolica. Esso ha inciso sulla sua vita, con l'approfondimento della dottrina, le riforme liturgiche e disciplinari, la scelta dei mezzi più idonei all'evangelizzazione.
Ha aperto un’epoca nuova, nella quale la Chiesa compie un passo verso il futuro e progredisce nella propria missione. Notevole è l'influsso dei concili sulla società civile. Chesterton ha detto: «Tutta la nostra civiltà risulta dalle decisioni conciliari. Non si scriverà mai una storia di Europa un po' logica finché non si riconosca il valore dei concili».
Progetto Alternanza Scuola lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il periodo di svolgimento del Concilio Vaticano II?
  2. Il Concilio Vaticano II si è tenuto dall'11 ottobre 1962 all'8 dicembre 1965.

  3. Chi furono i papi coinvolti nel Concilio Vaticano II?
  4. I papi coinvolti furono Giovanni XXIII, che iniziò il Concilio, e Paolo VI, che lo portò a termine.

  5. Quali furono alcune delle principali decisioni del Concilio Vaticano II riguardo alla liturgia?
  6. Tra le decisioni principali ci furono la celebrazione della messa rivolta verso i fedeli, l'uso delle lingue volgari oltre al latino, e l'incoraggiamento della partecipazione attiva dei fedeli.

  7. Quali furono le conseguenze dottrinali del Concilio Vaticano II?
  8. Il Concilio affermò che la "parola di Dio" è comunicata nella storia e deve essere compresa nel contesto storico, aprendo la Chiesa all'adattamento ai tempi.

  9. In che modo il Concilio Vaticano II ha influenzato la società e la Chiesa?
  10. Ha portato a una maggiore apertura ecumenica, all'integrazione di temi come lo sviluppo e l'ecologia, e ha influenzato la partecipazione dei preti alla vita politica.

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