Concetti Chiave
- La legge Siccardi del 1850 mirava a ridurre il potere della Chiesa, eliminando il foro ecclesiastico e limitando le donazioni non autorizzate dal governo.
- Dopo l'Unità d'Italia, nel 1871, le leggi delle Guarentigie cercarono di risolvere il conflitto tra Stato e Chiesa, garantendo libertà spirituale alla Chiesa e diritti al Papa.
- Il "non expedit" dichiarato dal Papa impediva ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana fino ai Patti Lateranensi del 1929.
- Nel 1913, il Patto Gentiloni segnò un accordo tra liberali e cattolici, permettendo a questi ultimi di votare per candidati non contrari ai principi cristiani.
- Nel 1919, il Partito Popolare Italiano, guidato da Don Luigi Sturzo, rappresentò il primo partito politico cattolico, contrastando il crescente pericolo comunista.
• 1850 = legge Siccardi: per abolire foro (tribunale) ecclesiastico, diritto d’asilo in chiese e conventi, donazioni non autorizzate dal governo.
• 1861 = Unità d’Italia: nuovo Stato basato su concetto liberale => tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge a prescindere dalla fede.
• Perciò 1864 = Sillabo: elenco di tutti gli errori del mondo moderno secondo papa Pio IX (liberalismo, ateismo, comunismo, socialismo, società borghese, posizioni dell’Illuminismo).
• Dopo Unità d’Italia = 1871 leggi delle Guarentigie: accordo Stato-Santa Sede per annessione di Roma (presa di Porta Pia) e garantire comunque il libero esercizio dell’attività spirituale alla Chiesa (“Libera chiesa in libero Stato” di Cavour), stessi diritti al Papa e al sovrano e indennizzo annuo di 3225000 lire.
Non expedit e anticlericalismo
• Ma Papa non riconosce esistenza di Regno d’Italia per “sottomissione” a decisioni del re e perché egli ha sottratto territori su cui Papa esercitava la sua autorità => rifiuta benefici della legge e proclama non expedit = “non conviene” partecipare a vita politica per cattolici, cioè non eleggere e non candidarsi; questo fino al 1929 = Patti Lateranensi (in verità 1913 = accordi per entrata in Prima Guerra).
• Clero era denominato “i neri”; la Destra Storica lo considerava pericoloso per strumentalizzazione del popolo “ignorante” -> anticlericale.
• Anche Sinistra Storica di Depretis ha come obiettivo di sostenere lo Stato liberale e monarchico vs. reazionari legati alla Chiesa -> anticlericale.
• 1892 = nasce il primo Partito Socialista d’ispirazione marxista => “religione come oppio dei popoli”.
• 1896 = torna la Destra con Antonio Di Rudinì ma come Crispi convinto che Italia fosse minacciata da socialisti e cattolici => no alleanze & ogni rivendicazione popolare dev’essere spenta sul nascere.
• 05/1898 = scioperi per aumento del prezzo del pane a Milano => dopo intervento dell’esercito di Bava-Beccaris, c’è chiusura di giornali e associazioni cattoliche.
• 1913 = Patto Gentiloni: Giolitti e i liberali si accordano con cattolici (anche se il Papa è in disaccordo e la Sinistra storica sarebbe anticlericale) pur di avere una maggioranza in governo. I cattolici possono andare a votare ma solamente per candidati liberali che non propongano leggi contrarie alla morale e ai principi cristiani (Gentiloni era il leader dell’Unione Cattolica, associazione politica ma non ancora Partito.)
• Prima Guerra Mondiale: la Chiesa condanna entrata in guerra per la morale cristiana (“un’inutile strage”) e perché se l’Italia fosse entrata nello scontro dalla parte della Triplice Intesa, avrebbe potuto causare la sconfitta dell’ultima grande potenza cattolica = Austria-Ungheria.
• “Maggio radioso”/1915: D’Annunzio e altri intellettuali utilizzano termini e simboli religiosi in manifestazioni a favore dell’entrata in guerra per dare una carica passionale ai partecipanti in modo che si sentano talmente tanto parte di un unico corpo da affidarsi ottusamente al volere del leader = inizio delle liturgie di massa (si vedano fascismo e nazismo)
• 1919 = nasce primo partito politico cattolico: Partito Popolare Italiano, con leader Don Luigi Sturzo. È interclassista, in altre parole non si vuole dittatura del proletariato, anzi le classi devono rimanere. La sua creazione è stata approvata dal governo perché Nitti (capo di Stato) ha paura del “pericolo rosso” del comunismo, come anche la Chiesa, che teme che in alternativa i cattolici votino dei socialisti.
• Programma di San Sepolcro -> del Movimento dei Fasci: per il problema finanziario proponeva una confisca di tutti i beni delle congregazioni religiose e l'
1) che la Chiesa riconoscesse la sovranità dello Stato italiano e viceversa;
2) che ci fosse una convenzione finanziaria per cui lo Stato avrebbe devoluto un titolo d’indennità alla Chiesa;
3) che il matrimonio in chiesa fosse riconosciuto come atto civile, che fosse insegnata la religione cattolica a scuola e che se un prete avesse lasciato l’abito, non avrebbe potuto avere lavori nel pubblico = concordato vero e proprio.
• Dal 1930: Azione Cattolica = diventò l’unico organismo cattolico accettato, non un partito ma un’associazione a scopo ricreativo e impregnato di propaganda fascista.
• Tra i valori dello Stato fascista c’è anche la religione.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali leggi che influenzarono il rapporto tra Stato e Chiesa nel XIX secolo?
- Come reagì la Chiesa all'Unità d'Italia e alle leggi delle Guarentigie?
- Qual era la posizione della Chiesa riguardo alla Prima Guerra Mondiale?
- Quali furono le conseguenze del Patto Gentiloni del 1913?
- Quali furono le caratteristiche del Partito Popolare Italiano fondato nel 1919?
Le principali leggi furono la legge Siccardi del 1850, le leggi delle Guarentigie del 1871 e il Sillabo del 1864, che definirono i confini tra Stato e Chiesa e le loro rispettive influenze.
La Chiesa, sotto Papa Pio IX, non riconobbe il Regno d'Italia e proclamò il "non expedit", scoraggiando i cattolici dal partecipare alla vita politica fino ai Patti Lateranensi del 1929.
La Chiesa condannò l'entrata in guerra dell'Italia per motivi morali e per il rischio di sconfitta dell'Austria-Ungheria, l'ultima grande potenza cattolica.
Il Patto Gentiloni permise ai cattolici di votare per candidati liberali che rispettassero la morale cristiana, garantendo una maggioranza governativa a Giolitti e ai liberali.
Il Partito Popolare Italiano, guidato da Don Luigi Sturzo, era interclassista e mirava a evitare la dittatura del proletariato, sostenuto dalla Chiesa e dal governo per contrastare il comunismo.