Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il centrosinistra in Italia, dal 1962 al 1976, ha incluso il PSI nel governo con DC, PSDI e PRI, promuovendo riforme sociali significative.
  • Il programma del centrosinistra prevedeva la nazionalizzazione dell'energia elettrica e la riforma scolastica, affrontando resistenze politiche ed economiche.
  • La crisi dell'ideologia di centro e l'autonomia del PSI dal comunismo hanno favorito l'apertura del governo alle forze di sinistra.
  • Nonostante le riforme, il centrosinistra ha affrontato sfide come la contestazione studentesca, le rivolte operaie e la strategia della tensione.
  • Le elezioni del 1975 e 1976 hanno visto un avanzamento del Partito Comunista, segnando la fine dell'era del centrosinistra in Italia.

Indice

  1. Origini del centrosinistra
  2. Programma e ostacoli iniziali
  3. Cause dell'affermazione
  4. Innovazione e resistenze
  5. Realizzazione e difficoltà
  6. Crisi e fine del centrosinistra

Origini del centrosinistra

Con il termine “centrosinistra” si indica una formula politica che dal 1962 al 1976, governò l’Italia a seguito nell’inserimento del Partito Socialista Italiano (PSI)) tra le forze di Governo cioè Democrazia Cristiana (DC), Partito Socialista Democratico italiano (PSDI) e Partito Repubblicano Italiano (PRI).

Programma e ostacoli iniziali

Inizialmente, il programma del Centrosinistra fu caratterizzato da una forte connotazione sociale come la nazionalizzazione dell’energia elettrica, la riforma della scuola (= introduzione della scuola media unica), progetti di riforma fiscale e edilizia. Dovette, però, superare diversi ostacoli provenienti da frange consistenti della maggioranza politica e dal mondo economico ed ecclesiastico, a cui nel biennio 1968/1969 si aggiungere le agitazioni studentesche influenzate dal Maggio’68. Infine, si trovò a combattere contro il clima instaurato dalla strategia della tensione.

Cause dell'affermazione

Quali furono le cause che portarono all’affermazione del Centrosinistra? Innanzitutto, abbiamo la crisi dell’ideologia di centro la cui base parlamentare aveva cominciato a prendere direzioni diverse o verso destra o verso sinistra; inoltre, l’evoluzione della politica internazionale e il fatto che la politica del Partito Socialista di Nenni si era progressivamente reso più autonoma rispetto al comunismo. Tutti questi elementi, fin dal 1953, avevano innescato un dibattito su di una possibile apertura del Governo verso le forze di sinistra.

Innovazione e resistenze

L’innovazione era molto profonda perché, in pratica si trattava di allargare le basi del Governo, inserendovi un partito, come il PSI, che rappresentava fortemente la classe operaia, rimasta fino ad allora pressoché esclusa dalla ricostruzione del dopo guerra. Inoltre, il programma prevedeva un ampio disegno riformatore, incentrato soprattutto sulla programmazione dello sviluppo economico. L’ipotesi del centrosinistra creò resistenze da parte degli USA, della gerarchia ecclesiastica e negli ambienti industriali. L’episodio che contribuì a far capire la necessità di un governo di Centrosinistra fu il Governo Tambroni del 1960 che si reggeva sui voti del Movimento Sociale Italiano (MSI). La piena realizzazione dell’apertura a sinistra si ebbe nel 1962 con il benestare che Aldo Moro ottenne al Congresso di Napoli della Democrazia Cristiana, approfittando anche del nuovo clima del cattolicesimo creato da Papa Giovanni XIII e dalla politica americana avviata dal nuovo presidente J.F. Kennedy.

Realizzazione e difficoltà

Fu così che nel 1962, il governo Fanfani ebbe l’appoggio del Partito Socialista Italiano su di un programma di pianificazione economica e di riforme. Infatti, fu realizzata la nazionalizzazione dell’industria elettrica che portò alla costituzione dell’ENEL. Fu introdotta la scuola media unica e l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 14 anni. Nonostante questo, le elezioni del 1963 registrarono uno spostamento di voti verso le opposizioni di destra e di sinistra per cui il successivo governo Moro, in cui entravano dei ministri socialisti, risultava già indebolito in partenza. Nel frattempo, le difficoltà non mancarono: il processo di sviluppo fu rallentato da una recessione dell’economia internazionale mentre si ebbe la minaccia di svolta autoritaria a seguito del tentato colpo di Stato del generale dei carabinieri Di Lorenzo.

Crisi e fine del centrosinistra

Nonostante l’approvazione dello Statuto dei Lavoratori e il varo delle Regioni a statuto ordinario nel 1970, il centrosinistra fu fortemente scosso dalla contestazione studentesca, sulla scia di quella francese, e dall’autunno caldo delle rivolte operaie. A questo si aggiunse alla fine degli anni ’60 la strategia della tensione iniziata con la strage fascista di Piazza Fontana a Milano. Negli anni ’70, il Centrosinistra trovò nuovi motivi di crisi nella divisione della maggioranza a proposito della legge sul divorzio. Nelle elezioni amministrative del 1975 e in quelle politiche del 1976, il Partito Comunista registrò un’avanzata elettorale importante tale da segnare la fine del centrosinistra.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme attuate dal centrosinistra in Italia negli anni '60?
  2. Il centrosinistra attuò riforme significative come la nazionalizzazione dell'energia elettrica, la creazione dell'ENEL, l'introduzione della scuola media unica e l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 14 anni.

  3. Quali furono le cause che portarono all'affermazione del centrosinistra in Italia?
  4. L'affermazione del centrosinistra fu causata dalla crisi dell'ideologia di centro, dall'evoluzione della politica internazionale e dall'autonomia crescente del Partito Socialista Italiano rispetto al comunismo.

  5. Quali furono le principali sfide affrontate dal centrosinistra durante il suo governo?
  6. Il centrosinistra affrontò sfide come le resistenze degli USA, della gerarchia ecclesiastica, degli ambienti industriali, le agitazioni studentesche, l'autunno caldo delle rivolte operaie e la strategia della tensione.

  7. Come influì il governo Tambroni del 1960 sull'ascesa del centrosinistra?
  8. Il governo Tambroni, sostenuto dai voti del Movimento Sociale Italiano, evidenziò la necessità di un governo di centrosinistra, portando all'apertura a sinistra nel 1962 con il governo Fanfani.

  9. Quali eventi segnarono la fine del centrosinistra negli anni '70?
  10. La fine del centrosinistra fu segnata dalla divisione sulla legge sul divorzio e dall'avanzata elettorale del Partito Comunista nelle elezioni amministrative del 1975 e politiche del 1976.

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