Concetti Chiave
- La "belle epoque" fu un periodo di progresso materiale e innovazione tecnologica, con il consolidarsi del consumo di massa grazie a una sovrabbondanza di prodotti industriali.
- L'epoca vide una crisi di identità e ruoli tradizionali, con la diffusione di comportamenti trasgressivi e la nascita della psicoanalisi con Sigmund Freud.
- Il nazionalismo e il razzismo alimentarono una cultura politica aggressiva, portando a un culto smodato della patria e alla superiorità etnica.
- Il pangermanismo fu influenzato dalle teorie di superiorità razziale, promuovendo l'unione dei popoli germanici e l'esaltazione della razza germanica.
- La politica estera di Guglielmo II in Germania, caratterizzata da espansionismo e militarismo, contribuì alla formazione di blocchi di potenze contrapposte in Europa, preludio alla prima guerra mondiale.
Indice
L'era della belle epoque
Dopo la lunga depressione degli anni ‘70 e ‘80 dell’Ottocento, suscitò un diffuso senso di euforia, accompagnato da una grande fiducia in un progresso materiale illimitato. Fu un’epoca nuova, ‘belle epoque’ epica bella dal 1885 al 1915. Ci furono innovazioni tecnologiche, dai servizi igienici alla lampadina elettrica e all’introduzione dell’ascensore, la cinematografia, le prime motociclette, mentre la bicicletta era la protagonista di impegnative gare quali il Giro di Francia e quello d’Italia.
Si consolidò il consumo di massa, una novità resa possibile dalla sovrabbondanza di prodotti industriali immessi sul mercato al quale contribuì la pubblicità.Crisi e nuove ideologie
Emergono segnali di crisi e inquietudini:
- crisi della famiglia e dei ruoli sessuali tradizionali;
- rifiuto dell’ipocrisia borghese;
- diffondersi di comportamenti originali e “trasgressivi”;
- l’individuo sentiva di aver smarrito il senso della propria identità e le solide certezze del passato —> crisi esistenziale
Sigmund Freud metteva a punto il metodo scientifico della psicoanalisi, con cui cercava di far emergere il livello inconscio della mente umana.
Il filosofo Friedrich Nietzsche distrugge i valori borghesi tradizionali ed esaltava la volontà di potenza
Nazionalismo e razzismo
Emerge un nuovo tipo di cultura, espressione di un profondo disagio interiore che alimentò una nuova visione della politica più aggressiva in quanto basata sulla volontà di potenza. Nascono così i prodromi di uno smodato culto della patria di realtà politica (nazionalismo) e di realtà etnica (razzismo).
Le minoranze etniche subivano gli effetti di odi e rancori e si diffonde un’indiscriminata avversione per gli stranieri (xenofobia) e un patriottismo viscerale e intollerante. Si diffuse l’antisemitismo, fomentato da false accuse che traevano origine dalla convinzione dell’esistenza.
Movimento politico il cui fondatore è l’austriaco Theodor Herzl, il suo scopo era quello di creare uno stato ebraico (sarà individuato in Palestina): avendo una propria patria gli ebrei non sarebbero più stati vittime di persecuzioni e discriminazioni.
Ebbe in Europa notevole successo il Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane del francese Arthur de Gobineau, un libro nel quale l’autore teorizza la diversità delle razze e la superiorità della razza ariana. Questa teoria viene ripresa dall’intellettuale tedesco di origine inglese Houston Stewart Chamberlain nell’opera I fondamenti del XX secolo —> si affermò il pangermanesimo, con lo scopo di riunire in un solo Stato tutti i popoli germanici e aveva finito per trasformarsi nell’esaltazione dell’assoluta superiorità della razza germanica.
Espansionismo tedesco e tensioni internazionali
La Germania emerge per la sua forza economico-militare: principalmente caratterizzata da espansionismo economico e aggressività coloniale. Salì al trono Guglielmo II, che decide di liberarsi di Bismarck per poter restare l’unica autorità del Reich e voleva imprimere alla politica estera tedesca un indirizzo personale, chiamato nuovo corso. L’accorta politica di Bismarck venne abbandonata e l’imperatore
adottò una linea improntata al più spregiudicato militarismo, appoggiando le aspirazioni di conquista diventate più aggressive che mai nel paese in seguito al crescente nazionalismo
avviò la costruzione di una poderosa flotta militare e procedette a un energico riarmo dell’esercito per contribuire allo sviluppo dell’industria pesante
Fu tale politica ad allontanare dall’imperatore le simpatie dell’Europa intera e in particolare dell'Inghilterra, la Germania perdeva così un potenziale alleato dato che la rivalità con la Francia avrebbe potuto favorire un’intesa anglo-tedesca. Fu proprio il contrasto fra Inghilterra e Germania a costituire una tra le maggiori cause dello scoppio della prima guerra mondiale.
L’Inghilterra era preoccupata per il successo economico e industriale dell’impero tedesco, disponeva di industrie all’avanguardia e di una grande abbondanza di materie prime e maestranze qualificate —> permise di dominare il mercato interno e ne conseguì un incremento del commercio estero tedesco e un aumento demografico.
Iniziò in Germania un certo malessere sociale che portò il sovrano all’assolutismo, che gli permise di mantenere sotto controllo l’unica reale opposizione interna costituita dal Partito socialdemocratico tedesco, il quale finì per assumere un indirizzo riformistico.
Formazione di alleanze europee
Il Kaiser Guglielmo II preferì non rinnovare nel 1890 il trattato segreto stipulato nel 1887 con la Russia, e ciò contribuì ad avvicinare il governo zarista alla Francia che stabilì con la Russia un accordo di reciproca assistenza in campo militare
L’accordo costituì la seconda fondamentale tappa nella formazione in Europa di due blocchi di potenze contrapposte.
Si ebbe inoltre il riavvicinamento tra Francia e Inghilterra, una vera e propria riconciliazione della Intesa cordiale, che costituì un motivo di viva sorpresa per tutta l’Europa. L’Inghilterra si avvicinò alla Russia in conseguenza di una seria di eventi:
- la sconfitta subita dalla Russia nel 1905 nella guerra contro il Giappone;
- un accordo raggiunto nel 1907 tra le due potenze circa le zone d’influenza riservate a ognuna nell’ambito dei vasti territori dell’Asia centrale;
- la diminuita tensione anglo-russa nella zona dei Balcani e degli Stretti.
Era evidente che Austria e Germania avevano finito per creare gravissime preoccupazioni ai governi di Inghilterra, Francia e Russia; inducendole a cercare un punto di incontro in senso antigermanico: l’adesione dell’Inghilterra all’accordo militare franco-russo trasformato in Triplice Intesa e consolidato con funzioni di contrappeso alla Triplice Alleanza
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali innovazioni tecnologiche della "belle epoque"?
- Quali furono le principali cause di crisi e inquietudine nella società di fine Ottocento e inizio Novecento?
- Come influenzò Sigmund Freud la comprensione della mente umana in questo periodo?
- In che modo il nazionalismo e il razzismo hanno contribuito alla tensione politica pre-bellica?
- Quali furono le conseguenze della politica estera di Guglielmo II per la Germania e l'Europa?
Durante la "belle epoque", tra il 1885 e il 1915, si verificarono numerose innovazioni tecnologiche, tra cui l'introduzione dei servizi igienici, la lampadina elettrica, l'ascensore, la cinematografia e le prime motociclette. Anche la bicicletta divenne molto popolare, protagonista di gare come il Giro di Francia e il Giro d'Italia.
Le cause di crisi e inquietudine includevano la crisi della famiglia e dei ruoli sessuali tradizionali, il rifiuto dell'ipocrisia borghese, la diffusione di comportamenti originali e trasgressivi, e una crisi esistenziale dovuta alla perdita del senso di identità e delle certezze del passato.
Sigmund Freud rivoluzionò la comprensione della mente umana mettendo a punto il metodo scientifico della psicoanalisi, che mirava a far emergere il livello inconscio della mente, affrontando così le complesse dinamiche psicologiche dell'individuo.
Il nazionalismo e il razzismo hanno alimentato una nuova visione della politica più aggressiva, basata sulla volontà di potenza, contribuendo ai prodromi di un culto smodato della patria e all'esaltazione dell'assoluta superiorità di certe razze, creando un clima di tensione che avrebbe poi contribuito allo scoppio della prima guerra mondiale.
La politica estera aggressiva e militarista di Guglielmo II, inclusa la costruzione di una poderosa flotta militare e il riarmo dell'esercito, allontanò le simpatie europee, in particolare dell'Inghilterra, perdendo un potenziale alleato. Questo contribuì a creare le condizioni per la formazione di blocchi di potenze contrapposte in Europa, una delle maggiori cause dello scoppio della prima guerra mondiale.