La Belle Époque: innovazioni, società di massa e lotte sociali

L'inizio della Belle Époque

Si sviluppò all’inizio del 900 in Europa apportando un miglioramento nelle condizioni di vita. Questo periodo prende il nome di Belle Époque, ovvero, epoca bella che sottolinea proprio i caratteri di benessere e spensieratezza. L’uso dell’espressione francese dipende dalla centralità che ebbe Parigi in questo periodo.

Innovazioni tecnologiche e trasporti

anche nell’Europa occidentale si ebbe un periodo di espansione, infatti proprio l’economia aveva acquistato forza. In occidente, infatti, non si temevano più le grandi carestie, e ci fu uno sviluppo complessivo sotto diversi aspetti:

- ferrovie;

- energia elettrica (illuminazione delle strade);

- diffusione del tram elettrico (l’elettricità arrivò in casa dei benestanti);

- riscaldamento centralizzato, ascensore e servizi igienici.

- abbiamo però anche nuovi mezzi di trasporto.

1876 → 1° modello di motore a scoppio.

1903 → nasce l’aeroplano.

Ultimi anni dell’800 → nasce la bicicletta come mezzo di trasporto di massa.

Nuovi mezzi di comunicazione

Abbiamo nuovi mezzi di comunicazione:

- aumento dei giornali.

1895 → telegrafo senza fili e poi radio

Nacque anche una nuova forma d’arte, come il cinema, grazie ai fratelli Lumière.

Progresso in medicina e psicoanalisi

Vennero effettuati anche grandi progressi nella medicina:

- pastorizzazione degli alimenti;

- vaccinazione;

- sterilizzazione;

- raggi x e 1° radiografia della storia.

Nascita della psicoanalisi, fondata da Freud alla fine dell’800, grazie a quest’ultima poteva essere individuata l’origine di alcune malattie nervose dell'inconscio.

Società di massa e urbanizzazione

A cavallo tra i due secoli abbiamo anche la nascita delle società di massa, infatti, nelle nuove società, la massa si presenta come oggetto dinamico, quando si parla di società di massa ci si riferisce ad alcune caratteristiche della società occidentale.

La nascita delle società di massa si intensificò grazie alla colonizzazione poiché nell’800 molti lavoratori costretti dalla crisi agraria lasciarono la campagna per lavorare nelle fabbriche. Nacquero città di grandi dimensioni e gli abitanti vivevano più a stretto contatto.

Si sviluppò anche un ceto medio, impiegato nei settori privati del commercio e dei servizi.

Cambiamenti negli stili di vita

Con l’avvento delle società di massa vi fu un cambiamento anche negli stili di vita delle persone, come ad esempio:

furono ridotte le ore lavorative e ciò creò alle persone l’opportunità di usufruire del tempo libero

si moltiplicarono i caffè, ristoranti, sale cinematografiche

nacque il turismo.

Bisogna ricordare anche che con l’aumento del tempo libero lo sport divenne una vera e propria passione, infatti, si svolsero le prima gare ciclistiche:

1903 → 1° tour de France; 1906 → 1° giro d’Italia.

I consumi divennero di massa, mentre prima solo i ceti più alti potevano permettersi i beni di lusso, con le società di massa invece anche le classi meno ricche iniziarono ad acquistare beni secondari.

La produzione di massa → l’aumento della domanda di beni di consumo fu sostenuto da nuove forme di produzione industriale, tra cui il taylorismo → proposto da Taylor nel 1931. Questo metodo mirava a incrementare la produttività eliminando pause inutili e incentivando i salari. Tuttavia, il Taylorismo causava una disumanizzazione degli operai. Il metodo fu adottato da Henry Ford che introdusse la catena di montaggio nelle fabbriche.

Le grandi imprese divennero sempre più complesse, non solo nella produzione ma anche nelle strategie di espansione.

Educazione e suffragio universale

Nei paesi più avanzati nacque quasi ovunque un settore educativo laico e gratuito che permise di abbattere l'analfabetismo .

Il proletariato urbano e anche le masse contadine premevano per il riconoscimento di tutele e diritti. Una delle richieste più diffuse era il suffragio universale maschile, la situazione mutò e i governi liberali di molti paesi scelsero di estendere il diritto di voto a tutti i cittadini maschi, si affermò che tutti dovessero avere diritto alla rappresentanza il diritto di voto continuava a non contemplare la popolazione femminile, le donne fecero sentire in modo sempre più forte la loro voce. Le donne borghesi rivendicavano il diritto di accedere a tutte le professioni anche quelle tradizionalmente considerate maschili come il medico l'avvocato o il giornalista; gli operai invece chiedevano la parità salariale. Dato che erano pagate di meno

Movimento delle suffragette

le donne rivendicano il diritto di suffragio, ovvero il voto, Infatti le suffragette (erano chiamate con disprezzo così), si distinguevano per la capacità di creare un dibattito pubblico tenendo comizi in piazza, scioperi della fame e molte si incatenavano ai lampioni per non essere arrestate. Per l'estensione del diritto di voto alle donne fu necessario aspettare la fine della guerra mondiale.

Partiti socialisti e riforme sociali

Il consolidamento dei partiti socialisti in Europa portò alla creazione della seconda Internazionale 1899 ovvero un organizzazione che riuniva e rappresentanti socialisti e laburisti per combattere il capitalismo, i socialisti criticavano il colonialismo e il materialismo.

Era diviso in: rivoluzionari e riformisti.

I rivoluzionari volevano abbattere La società capitalista, mentre i riformisti credevano in una trasformazione pacifica attraverso le riforme parlamentari.

Il crescente potere dei Lavoratori obbligò i governi a introdurre riforme sociali come la riduzione della giornata lavorativa, Le forme di assicurazione per lavoratori e famiglie e la protezione del lavoro minorile e femminile.

Risposta della Chiesa Cattolica

parallelamente la Chiesa Cattolica rispose alle sfide sociali con L'enciclica “ Rerum novarum” di Papa Leone XII in cui criticava l'eccessivo e sfruttamento operaio e promuoveva la collaborazione tra le classi sociali.