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Concetti Chiave

  • Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'Italia affronta una crisi economica e sociale, con il deficit e l'inflazione che peggiorano la situazione, mentre il popolo è influenzato dalla rivoluzione russa.
  • I Fasci di Combattimento, fondati da Mussolini nel 1919, adottano un approccio nazionalista e antisocialista, utilizzando metodi diretti e violenti per guadagnare visibilità e potere.
  • Il Biennio Rosso (1919-1920) è segnato da agitazioni sociali e scioperi violenti, con lavoratori che occupano fabbriche e campi, spinti da ideali socialisti e bolscevichi.
  • Lo squadrismo emerge come forza intimidatoria per reprimere gli oppositori, con le squadre d'azione che espandono la violenza politica e favoriscono l'ascesa del fascismo.
  • La Marcia su Roma nel 1922 segna un punto di svolta per Mussolini, che ottiene il potere formando un governo con una maggioranza fascista, influenzando l'economia con politiche liberiste.

Indice

  1. L’ascesa del fascismo
  2. Biennio Rosso
  3. Lo squadrismo e il delitto Matteotti

L’ascesa del fascismo

L’Italia del Dopoguerra vive un periodo di forte crisi economica: il deficit è profondo, le infrazioni alle stelle e le esportazioni assenti. La rivoluzione russa inizia a influenzare anche il popolo italiano rendendo i contadini più consapevoli dei propri diritti e aizzando a una lotta contro la borghesia.

La classe dirigente liberale è in crisi. Contrariamente sono in ascesa due partiti: il PPI (Partito Popolare Italiano) di Don Luigi Sturzo (democratico e di radice cattolica) e i socialisti, divisi tra massimalisti (crede nella rivoluzione dura di Marx) e riformisti (rivoluzione graduale).
I massimalisti però sono molto più moderati dei bolscevichi in quanto attendono la rivoluzione e non la mettono in atto.
Nel frattempo nascono varie associazioni come i Fasci di Combattimento (1919) fondato da Benito Mussolini: schierato a sinistra ma di stampo nazionalista e antisocialista.
I Fasci avevano uno stile politico estremamente diretto, violento e attivo. Danno fuoco sempre nel 19 alla sede dell’Avanti, il giornale socialista.

Nel 19 la classe dirigente è ancora prettamente liberale e il governo Orlando si sta occupando delle diverse trattative di pace a Versailles per la conquista di Fiume. Il governo Orlando fa infatti appello anche ai 14 punti di Wilson per chiedere l’annessione ma i tentativi sono vani: l’Intesa non accetta.
Dopo le elezioni del 19, che prevede la vittoria del PSI, quest’ultimo decide di non allearsi con la borghesia e i liberali sono obbligati ad allearsi con i popolari per ottenere la maggioranza dei voti. Nasce quindi il governo Nitti, che però non dura; motivo per cui torna al governo Giovanni Giolitti.
“Vittoria mutilata” - G. D’Annunzio
Settembre 1919 D’Annunzio occupa Fiume, insieme a massimalisti e ex combattenti, dichiarando territorio italiano.
Il 12 novembre 1920 viene firmato il trattato di Rapallo: l’Italia si prende Trieste, Gorizia, Istria e Zara. Fiume è considerata città libera, solo dal '24 entrerà a far parte del Regno d’Italia. Motivo per cui viene liberata nello stesso anno.

Biennio Rosso

Tra il 1919 e il 1920 l’Italia vede una serie di agitazioni sociali dovuti all’incremento dei prezzi dei beni di consumo. Si verificano quindi violenti scioperi nelle industrie e nelle campagne del nord, le leghe sindacali rosse (di stampo socialista) e bianche (di stampo cattolico) lottano tra loro. Al sud i contadini occupano le terre.
Nell’estate autunno quasi 400.000 lavoratori occupano quasi tutte le industrie e le fabbriche diventano dei comuni di aspirazione bolscevica. Il governo interviene per mediare, invano. Il socialismo dilaga in Italia e la borghesia è disposta a tutto pur di fermarli.
Dopo il biennio rosso il socialismo dilaga soprattutto in Pianura Padana, molte cooperative.

Lo squadrismo e il delitto Matteotti

Fino ad allora i Fasci non avevano ottenuto una grande consenso e nemmeno dei seggi in Parlamento. Ma tra la fine del 20 e inizio del 21 Mussolini decide di cambiare qualcosa: i fasci abbandonano il programma radicaldemocratico per puntare tutto sulle squadre d’azione (per intimidire e reprimere gli oppositori politici).
Il 21 novembre 1920 avviene un duro scontro a Bologna tra squadristi e socialisti: gli squadristi infatti tentano di fermare con armi l’insediamento della nuova amministrazione socialista ma durante lo scontro i socialisti sparano sulla folla. Questo scatena ritorsioni anti socialiste e lo squadrismo si diffonde sempre di più, giovando le intenzioni di Mussolini.
Nascono al contempo le prime leghe nere, nate per rimpiazzare le leghe rosse socialiste, e di stampo ovviamente fascista.

Tra il '21 e il '22 il movimento operaio è in totale svantaggio e gli atti violenti proseguono grazie al silenzio dello Stato e del Governo. Giolitti decide di integrarli per le liste liberali. Nel maggio del 1921 alle elezioni i fasci vengono inclusi nei blocchi nazionali: aggregazione politica di destra. Mussolini riesce ad entrare in Parlamento.
A giugno del 21 Giolitti si dimette. L’ex socialista Ivanoe Bonomi prende le redini del governo. Immediatamente cerca di temperare le lotte tra fascisti e socialisti, obbligandoli a firmare nell’agosto dello stesso anno un patto di pacificazione.
Mussolini ora punta ad istituzionalizzare i fasci. Le violenze però continuano. Così a novembre del 1921 si tiene il congresso dei Fasci a Roma dove Mussolini sconfessa il patto e fonda ufficialmente il PNF. Nello stesso anno nasce il Partito Comunista italiano, guidato da Antonio Gramsci.
Nel febbraio 1922 cade il governo Bonomi, succeduto da Facta.
Le violenze aumentano e si aggravano sempre di più in tutta Italia: i socialisti non riescono a reagire. Bologna, Ferrara e Cremona occupate con le armi dai fascisti. Tutte queste tensioni interne portano a delle scissioni. Nell’ottobre 22 Turati fonda il PSU (Partito Socialista Unitario).

Mussolini cerca supporto dai parlamentari liberali e promette politiche liberali per il supporto degli industriali. Decide di scommettere tutto sulla debolezza del governo, nel 22 proclama a Napoli la Marcia su Roma. Il 27 ottobre le persone iniziano a entrare a Roma. Facta tenta di proclamare lo stato di assedio ma il re decide di non firmare. Il 30 ottobre il re riceve Mussolini. Lui gli chiede di formare un governo con maggioranza fascista, il sovrano accetta. I fascisti credono nella riuscita della rivoluzione.
Il governo Mussolini attua una politica liberista che giova all’economia del paese, colmano l’inflazione e il bilancio della produzione interna.

Alle elezioni del '24 il PNF ottiene la stragrande maggioranza di voti. Ma il segretario socialista Giacomo Matteotti fa una requisitoria contro il fascismo, mettendo in dubbio la validità dei risultati. Viene rapito dagli squadristi e trovato morto dopo mesi. L’immagine del duce viene intaccata. Con la secessione dell’aventino i deputati dell’opposizione si riuniscono in una sede diversa per richiedere l’intervento del re. Mussolini il 3 gennaio 25 si assume la responsabilità politica, morale e storica del delitto Matteotti.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali dell'ascesa del fascismo in Italia?
  2. L'ascesa del fascismo in Italia fu causata da una crisi economica postbellica, l'influenza della rivoluzione russa, e la debolezza della classe dirigente liberale, che portò alla crescita di partiti come il PPI e i socialisti, mentre i Fasci di Combattimento di Mussolini adottarono un approccio violento e diretto.

  3. Cosa caratterizzò il Biennio Rosso in Italia?
  4. Il Biennio Rosso fu caratterizzato da agitazioni sociali, scioperi violenti nelle industrie e campagne, e l'occupazione delle fabbriche da parte dei lavoratori, ispirati dal socialismo e dalle idee bolsceviche, mentre il governo tentava invano di mediare.

  5. Come si sviluppò lo squadrismo e quale fu il suo impatto?
  6. Lo squadrismo si sviluppò con l'abbandono del programma radicaldemocratico dei Fasci a favore delle squadre d'azione per intimidire gli oppositori, portando a scontri violenti come quello di Bologna e alla diffusione delle leghe nere fasciste.

  7. Quali furono le conseguenze del delitto Matteotti per il governo fascista?
  8. Il delitto Matteotti, in cui il segretario socialista fu rapito e ucciso, intaccò l'immagine del duce e portò alla secessione dell'Aventino, con i deputati dell'opposizione che richiesero l'intervento del re, mentre Mussolini si assunse la responsabilità politica del delitto.

  9. Quali furono le azioni di Mussolini per consolidare il potere fascista?
  10. Mussolini consolidò il potere fascista istituzionalizzando i Fasci, fondando il PNF, cercando supporto dai liberali, e proclamando la Marcia su Roma, che portò alla formazione di un governo a maggioranza fascista, attuando politiche liberiste per migliorare l'economia.

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