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Concetti Chiave

  • Il periodo degli Anni di Piombo inizia con l'attentato di Piazza Fontana nel 1969 e si caratterizza per il terrorismo politico di destra e sinistra, che sconvolge l'Italia per tutti gli anni '70.
  • Il "terrorismo nero", espressione della destra estrema, mira a destabilizzare il paese con attacchi violenti, tra cui le esplosioni a Brescia e Bologna, senza però raggiungere l'obiettivo di un regime autoritario.
  • Il "terrorismo rosso", guidato dalle Brigate Rosse, colpisce figure istituzionali e politici, accusando la PCI di aver tradito il comunismo e puntando a una rivoluzione armata.
  • Enrico Berlinguer, segretario del PCI, propone il "compromesso storico" per unire forze politiche di diversa ispirazione contro il terrorismo e la crisi economica, trovando inizialmente il supporto di Aldo Moro della Democrazia Cristiana.
  • Il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro nel 1978 segna il culmine della violenza terroristica, ma evidenzia anche la resistenza del popolo italiano al terrorismo, portando all'isolamento e all'arresto dei principali terroristi.

Indice

  1. L'inizio del terrorismo politico
  2. Gli anni della violenza nera
  3. Il terrorismo rosso e le Brigate Rosse
  4. La strategia del compromesso storico
  5. L'assassinio di Aldo Moro
  6. La fine della collaborazione tra DC e PCI

L'inizio del terrorismo politico

Il 12 dicembre 1969 a Milano a piazza Fontana viene sganciata una bomba, nella sede della banca nazionale dell’agricoltura: con questo attentato inizia il periodo del terrorismo politico, che durò per tutti gli anni 70; l’Italia in questo periodo subì un duplice attacco:

- il terrorsimo di destra: eredi della Repubblica di salò, volevano riscattare la nazione considerata tradita da un falso parlamentarismo;

- il terrorismo di sinistra:eredi dei partigiani, i continuatori della resistenza, secondo loro tradita dalla nuova repubblica e dalla PCI.

Si verificarono molte lotte studentesche e operaie, caratterizzate da episodi di violenza, inoltre nacquero numerosi gruppi politici che predicavano necessità della nascita di una democrazia parlamentare—> puntando sulla mobilitazione delle masse sociali.

Gli anni della violenza nera

I primi anni 70 furono dominati dalla violenza nera, gruppi di destra; le iniziative del terrorismo nero che hanno avuto maggiore impatto sull’opinione pubblica sono:

- esplosione a Brescia in piazza della loggia, (28 maggio 1974);

- bomba nella galleria esplode sul treno italicus, San Benedetto Val di Sambro (4 agosto 1974);

- stazione di Bologna alle 10:25 esplode una bomba nella sala d’assetto, ( 2 agosto 1980).

Tali attacchi si sommarono a violenti conflitti sociali, come la rivolta che esplosioni in Reggio Calabria nel 1970; l’obiettivo finale era quello di spostare su posizioni autoritarie e antidemocratiche gli italiani (non fu raggiunto)

Il terrorismo rosso e le Brigate Rosse

Il terrorismo rosso: tra fine anni settanta e inizio anni ottanta, si trattò di gruppi di estrema sinistra; accusavano la PCI di aver rinunciato alla prospettiva di una rivoluzione comunista; queste formazioni erano convinte che l’Italia fosse sull’orlo di una guerra civile, che le masse fossero pronte a lottare;

Il terrorismo di sinistra colpì tutti i settori della società (giudici, posizioni, giornalisti, avvocati); mentre quelli che dai terrristi venivano considerati “nemici del popolo” venivano gambizzati; il gruppo più importante del terrorismo di sinistra furono le Brigate Rosse.

La strategia del compromesso storico

Di fronte a questi scontri, il PCI e le forze politiche parlamentari iniziarono una riflessione sulla strategia da adottare; nel 1973 il segretario del PCI Enrico Berlinguer pubblicò sulla “Rinascita” (rivista culturale); Berlinguer puntava sul un'alternativa democratica” cioè una politica di collaborazione e di una intesa delle forze popolari d’ispirazione comunista e socialista con le forze popolari di ispirazione cattolica; concludendo che per salvare il paese occorreva un compromesso storico tra i partiti che rappresentavano la maggioranza del popolo; la strategia del compromesso storico mirava a una collaborazione tra Democrazia Cristiana (DC) e PCI, questo non soltanto per contrastare la violenza del terrorismo e una svolta autoritaria ma anche per far fronte alla crisi economica.

L'assassinio di Aldo Moro

Moro: la proposta di Berlinguer trovò disponibilità nella parte della democrazia cristiana che faceva capo ad Aldo Moro; la politica di Berlinguer ottenne nuovi consensi al PCI: nelle elezioni del 1975 le sinistre ottennero un notevole successo e conquistarono il governo di città come Torino, Roma, Milano

Nel ‘76 il PCI ottenne 12 milioni di voti elettorali; nel marzo del ‘78 Andreotti costituì un governo di solidarietà nazionale che godeva del voto del PCI e di altri partiti di centro sinistra; ma il giorno in cui il nuovo governo doveva ottenere il consenso delle camere le brigate rosse rapirono Aldo Moro, e dopo 55 giorni di prigionia venne trovato il suo cadavere in un auto—> 9 maggio 1978

L’assassinio Moro rappresenta il punto più alto del terrorismo alla democrazia; nell’arco di due anni vennero arrestati i principali terroristi (Carlo Alberto della chiesa, chi è??); il merito più grande andò al popolo italiano che non concesse il suo appoggio al terrorismo, lasciandolo così isolato.

La fine della collaborazione tra DC e PCI

La fine della collaborazione: La collaborazione tra DC e PCI declino rapidamente; il governo andreotti cadde nel ‘79 e il PCI chiedeva di partecipare pienamente al governo con i suoi ministri, ma la DC non accolse la richiesta; i governi di solidarietà nazionale ottennero importanti successi ma non raggiunsero l’obiettivo indicato: ovvero trasformare l’Italia in una democrazia pienamente occidentale nella quale i due schieramenti, moderato e di sinistra, potessero alternarsi al governo; Moro era infatti consapevole che per realizzare veramente la democrazia bisognava rendere possibile l’alternativa alla guida del governo: cioè consentire al cittadino di cambiare se lo desiderasse, la classe dirigente.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento che ha segnato l'inizio degli "anni di piombo" in Italia?
  2. Gli "anni di piombo" sono iniziati con l'attentato del 12 dicembre 1969 a Milano, quando una bomba esplose nella sede della banca nazionale dell’agricoltura a piazza Fontana.

  3. Quali erano gli obiettivi del terrorismo nero negli anni '70?
  4. Il terrorismo nero, composto da gruppi di destra, mirava a spostare l'Italia verso posizioni autoritarie e antidemocratiche, anche se questo obiettivo non fu raggiunto.

  5. Chi erano i principali bersagli del terrorismo di sinistra e quale gruppo era il più importante?
  6. Il terrorismo di sinistra colpiva vari settori della società, tra cui giudici, politici, giornalisti e avvocati, e il gruppo più importante era le Brigate Rosse.

  7. Qual era la proposta di Enrico Berlinguer per affrontare la crisi politica e il terrorismo?
  8. Enrico Berlinguer propose un "compromesso storico" che prevedeva una collaborazione tra le forze popolari comuniste, socialiste e cattoliche per contrastare il terrorismo e affrontare la crisi economica.

  9. Qual è stato l'impatto dell'assassinio di Aldo Moro sulla politica italiana?
  10. L'assassinio di Aldo Moro rappresentò il culmine del terrorismo contro la democrazia e portò all'arresto dei principali terroristi, ma segnò anche la fine della collaborazione tra DC e PCI, poiché il governo di solidarietà nazionale cadde nel 1979.

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