Concetti Chiave
- Dopo la Prima Guerra Mondiale, gli USA diventarono una potenza economica vincitrice e creditrice, con flussi di denaro provenienti da Inghilterra e Francia grazie a piani finanziari come Dawes e Young.
- L'adozione di una politica protezionista portò a un eccesso di produzione industriale, saturando il mercato interno e contribuendo al crollo di Wall Street nel 1929.
- Il crollo della borsa causò una crisi finanziaria ed economica globale, con un aumento della disoccupazione e il fallimento di numerose industrie.
- Franklin Delano Roosevelt introdusse il "New Deal", un pacchetto di riforme economiche e sociali per stabilizzare l'economia statunitense.
- Le misure del New Deal comprendevano inflazione controllata, svalutazione del dollaro, controllo statale sull'economia e investimenti in lavori pubblici.
L'ascesa economica degli Stati Uniti
Fin dal momento in cui la Prima Guerra Mondiale si concluse,l’America,che uscì dal conflitto come vincitrice e soprattutto come creditrice di enormi somme di denaro nei confronti delle altre potenze trionfatrici(Inghilterra e Francia),vide enormi somme di denaro entrare nelle proprie casse grazie anche ad un’intelligente politica economica:gli USA infatti attuarono piani finanziari per aiutare la Germania a pagare i suoi debiti(piani Dawes e Young),rimpinguando in questo modo le casse inglesi e francesi e permettendo così ai propri debitori di pagare gli Stati Uniti stessi. I fiumi di dollari che iniziarono a scorrere nelle casse americane fecero pensare bene agli USA di attuare una politica protezionista per isolarsi dal resto del Mondo e quindi anche dall’Europa.
La crisi del 1929
Tuttavia quella che sembrava essere una grande idea si trasformò nel giro di pochi anni in una vera e propria spada di Damocle: negli stati uniti sorsero grandi industrie che producevano ogni sorta di beni di consumo, il lavoro certo non mancava e il tenore di vita si elevò notevolmente fino a quando la produzione industriale non divenne talmente numerosa da diventare in esubero. Non potendo esportare più di tanto all’estero tali merci il mercato si saturò di prodotti che restavano invenduti. Questo fatto pose le basi per lo scoppio di una poderosa crisi, che si verificò nell’Ottobre del 1929 con il crollo della borsa di Wall Street(crisi finanziaria),che consistette nel crollo di tutte le azioni di borsa,fossero esse azioni di una società,di una industria,di un prodotto. Molti industriali cercarono di tamponare questa emorragia mantenendo i prezzi dei prodotti invariati e riducendo il personale in esubero (incrementando così la disoccupazione) ma ciò non fu sufficiente poiché il ristagno delle merci in esubero comportò il crollo dei loro prezzi, portò moltissime fabbriche e industrie al fallimento (crisi economica).
Il new deal di Roosevelt
Questa devastante crisi economica e finanziaria piegò non solo l’America ma tutto il Mondo, incluso il continente europeo (nella crisi sono da ricercare, ad esempio, le cause dell’ascesa di Hitler in Germania come conseguenza della cessazione del piano di aiuti Young). A risollevare le sorti degli USA ci pensò tra il 1932 e il 1936 il presidente Franklin Delano Roosevelt, che insieme con un’elite d’intellettuali, scienziati ed economisti (il cosiddetto”brain trust”) riuscì a deviare la china dell’economia americana introducendo il”new deal” (nuovo corso). Egli innanzi tutto cambiò le regole del mercato permettendo alla politica di intervenire nel campo economico, ponendo precisi limiti allo sviluppo incontrollato del mercato (economia guidata). Roosevelt promosse inoltre l’applicazione dell’”inflazione controllata”al fine di incentivare i consumi e gli investimenti da parte dei cittadini nonostante il periodo di crisi. Fu così che il presidente fece svalutare del 40% il dollaro facendo aumentare i prezzi sul mercato e introdusse nuova cartamoneta,non senza aver imposto il controllo statale sull’economia nazionale. Roosevelt si mosse anche per difendere i salari minimi e i contratti lavorativi dei dipendenti(politica sociale)e incentivò la realizzazione di lavori pubblici per semplificare i trasporti di uomini e materie. Il denaro necessario per questi interventi lo ottenne applicando una rigida politica fiscale,specie sui redditi più alti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi economica del 1929 negli Stati Uniti?
- Come reagirono gli industriali americani al crollo della borsa di Wall Street?
- Quali furono le conseguenze globali della crisi del 1929?
- In che modo Franklin Delano Roosevelt affrontò la crisi economica negli Stati Uniti?
- Quali misure sociali furono adottate da Roosevelt per migliorare la situazione economica?
La crisi economica del 1929 fu causata da una sovrapproduzione industriale che portò a un eccesso di beni invenduti, saturando il mercato interno a causa delle politiche protezioniste che limitavano le esportazioni.
Gli industriali cercarono di mantenere i prezzi invariati e ridussero il personale in esubero, ma queste misure non furono sufficienti a prevenire il crollo dei prezzi e il fallimento di molte fabbriche.
La crisi economica e finanziaria del 1929 colpì non solo l'America ma anche il resto del mondo, incluso l'Europa, contribuendo a eventi come l'ascesa di Hitler in Germania.
Roosevelt introdusse il "new deal", cambiando le regole del mercato per permettere l'intervento politico nell'economia, promuovendo l'inflazione controllata e incentivando i lavori pubblici.
Roosevelt difese i salari minimi, i contratti lavorativi e incentivò la realizzazione di lavori pubblici, finanziando queste misure attraverso una rigida politica fiscale sui redditi più alti.