Fabrizio Del Dongo
Genius
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Tiziano's painting of Charles V on horseback, created in 1548, is notable for its large dimensions and is displayed at the Museo del Prado in Madrid.
  • The artwork commemorates Charles V's victory at Mühlberg in 1547, highlighting both his triumph and the accompanying solitude and weariness from years of political and military struggles.
  • Charles V is depicted as small, thin, aged, with a graying beard, embodying determination while wielding a lance and wearing a gleaming armor, symbolically linked to Roman emperors or St. George.
  • The serene yet solitary background features a forest along the Elbe River, with a sunset casting warm colors, contrasting with the notion of an empire where the sun never sets.
  • Instead of showing defeated enemies, Tiziano opts for a focus on Charles V's solitude, ignoring Pietro Aretino's suggestion to include allegorical figures of Religion and Fame.

Tiziano - Carlo V a cavallo - Analisi

Nel 1548, Tiziano dipinge un olio su tela che rappresenta Carlo V a cavallo, dalle dimensioni notevoli (m 3,32 x 2,79), ora esposto al Museo del Prado di Madrid.
Il quadro fa riferimento alla vittoria riportata dall'imperatore l’anno precedente a Mühlberg, contro i luterani guidati da Giovanni Federico di Sassonia, Grande Elettore. Quest’ultimo fu fatto prigioniero e fu anche ritratto da Tiziano, forse nello stesso anno, quando il pittore fu ospite di Carlo V.
In questa opera, Tiziano non vuole soltanto rappresentare la gloria e la grandezza di Carlo V, ma anche la sua solitudine, la sua stanchezza e la sua tristezza, a causa di tanti anni di lotte politiche e militari.

Infatti, qualche anno dopo, egli si deciderà ad abdicare e si ritirerà in un convento spagnolo.

Il sovrano è rappresentato di piccola statura, magro, invecchiato, con una barba, a piccoli tratti grigia. Tiene lo sguardo fisso davanti a sé, per esprimere la sua determinatezza a portare il proprio compito fino in fondo. In mano porta la lancia ed è rivestito di una bellissima armatura emanante dei bagliori, che tutt'oggi è conservata nella Real Armeria di Madrid. Essa ha un riferimento simbolico: potrebbe ricordarci la potenza degli imperatori romani di cui Carlo V si considerava l’erede oppure quella con cui S. Giorgio trafisse il drago, che comunemente viene associato all'eresia, in questo caso alla dottrina di Lutero
Il paesaggio che fa da sfondo è sereno, ma solitario ed è occupato da un bosco sulle rive del fiume Elba; il cielo è nuvoloso ed è reso giallo-rossastro dalla luce del tramonto; nell'insieme i colori sono caldi e prevale l’ocra ed il rosso. Contrariamente alla retorica proverbiale secondo la quale sull'impero di Carlo V non tramontava mai il sole, la scena è illuminata dalla luce del calar del sole.
Non c’è traccia dei nemici vinti, come, invece, lo spettatore si sarebbe aspettato. Forse questa scelta è stata dettata dall’obiettivo di dare maggiormente l’impressione della solitudine di Carlo V.
Sappiamo che Pietro aretino gli aveva consigliato di inserire nel dipinto le immagini allegoriche della Religione e della Fama, ma Tiziano ha preferito concentrarsi soltanto su quella dell’imperatore

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico dell'armatura di Carlo V nel dipinto di Tiziano?
  2. L'armatura di Carlo V, che emana bagliori, ha un significato simbolico che potrebbe ricordare la potenza degli imperatori romani, di cui Carlo V si considerava l'erede, o quella con cui San Giorgio trafisse il drago, associato all'eresia luterana.

  3. Come viene rappresentata la solitudine di Carlo V nel dipinto?
  4. La solitudine di Carlo V è rappresentata attraverso l'assenza di nemici vinti nel dipinto e un paesaggio sereno ma solitario, con un cielo nuvoloso e colori caldi che prevalgono, come l'ocra e il rosso, illuminati dalla luce del tramonto.

  5. Perché Tiziano ha scelto di non includere immagini allegoriche della Religione e della Fama nel dipinto?
  6. Tiziano ha scelto di concentrarsi esclusivamente sulla figura dell'imperatore, nonostante il consiglio di Pietro Aretino di includere immagini allegoriche della Religione e della Fama, per enfatizzare la solitudine e la determinazione di Carlo V.

Domande e risposte